La musica nei videogiochi ha compiuto un percorso straordinario, che parte dagli anni Ottanta con i primi brani a 8-bit e arriva fino all’impiego delle orchestre sinfoniche nei progetti più recenti. Un’evoluzione che ha trasformato un semplice accompagnamento sonoro in un elemento focale per l’esperienza di gaming, capace di orientare le emozioni, esaltare i momenti narrativi e rafforzare l’immersione. Ed ecco un approfondimento sulla storia della musica nei videogiochi e sugli esempi di maggior successo.
Dagli esordi fino ai tempi recenti
All’inizio le limitazioni tecnologiche obbligavano i compositori a lavorare con pochi suoni sintetici, ma i risultati furono comunque straordinari. Proprio queste restrizioni permisero la nascita di capolavori divenuti immortali nel tempo, come la colonna sonora di Super Mario Bros del 1985, creata da Koji Kondo. Quei brani brevi e ripetitivi, pur nella loro semplicità, riuscivano a imprimersi nella memoria e a sostenere il ritmo delle partite.
Con il passare degli anni la tecnologia ha ampliato le opzioni creative. Negli anni Novanta le console iniziarono a supportare brani digitalizzati di qualità superiore, e si iniziarono a registrare le tracce con strumenti reali. Titoli come Final Fantasy VII del 1997 dimostrarono che la musica poteva avere un ruolo narrativo decisivo, accompagnando i momenti più drammatici e le climax emotive.
Nel 2001, con Halo Combat Evolved, il compositore Martin O’Donnell propose una colonna sonora corale e orchestrale che segnò un punto di svolta: di fatto, mostrò come un videogioco potesse avere la stessa forza epica di una produzione cinematografica. Nel 2011 “The Elder Scrolls V: Skyrim” rafforzò ulteriormente questa tendenza, grazie ai brani registrati con cori e orchestre, capaci di trasmettere la grandiosità del mondo esplorabile e di amplificare ulteriormente il senso di immersione.
La musica? Non è un semplice sottofondo
La musica, col passare degli anni, ha iniziato ad interagire direttamente con il gameplay, alle volte fondendosi magistralmente con gli effetti sonori. Si trovano molti esempi di ciò, anche nelle nicchie riguardanti i browser games. Un esempio pratico può essere fatto citando una slot machine online classica come Aviator, dove musica ed effetti sonori contestuali si uniscono per creare un’atmosfera davvero coinvolgente.
In alcuni titoli, poi, le scelte del giocatore modificano il ritmo o l’intensità della colonna sonora, rendendo ogni partita diversa. Questo accade, ad esempio, nelle produzioni dove la musica accelera nei combattimenti o si attenua durante le fasi esplorative. Nei giochi action e avventura come Tomb Raider o Metal Gear Solid, i temi musicali accompagnano le azioni dei protagonisti, Lara Croft e Solid Snake, creando un legame immediato tra giocatore e personaggio. In questo modo la musica diventa una guida invisibile che segnala il pericolo, annuncia un momento cruciale o dona sollievo quando ci si ripara nei luoghi sicuri.
Un approccio differente è stato adottato da titoli open world come Grand Theft Auto V del 2013. In questo caso la musica si integra nell’esperienza del giocatore attraverso decine di stazioni radio, ognuna con un genere specifico e con i propri conduttori radiofonici. Un sistema che ha reso più realistico il viaggio all’interno di Los Santos, ampliando la percezione di libertà del giocatore.
Foto su licenza Depositphotos

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