Venerdì 1° aprile è uscito in radio e in digitale Finalmente a casa, il nuovo singolo inedito di Lorenzo Lepore.
Il giovane artista riconferma ancora una volta le sue doti di cantautore già emerse significativamente durante l’ultima edizione di Musicultura, una delle più importanti manifestazioni musicali italiane, ritrovandosi fra i quattro vincitori e aggiudicandosi, con Futuro, il Premio per il Miglior Testo.

«”Finalmente a casa” comincia con un semplicissimo “Buongiorno”. – spiega Lepore – Il buongiorno di tutti. Ci troviamo a spasso in una soleggiata mattinata di una qualsiasi città. C’è chi corre al lavoro, chi si ferma a comprare del pane o chi scatta felice una fotografia. Tutto scorre serenamente fino al calar della sera.
Una sera dove però non tutti possiedono un tetto sopra alla testa.
Il protagonista scopriamo, infatti, essere un senzatetto che, su un marciapiede, prova a prendere sonno in una delle tante notti in cui la vita lo sfida a sopravvivere alla sua lotta più grande. Invoca una casa. Un posto lontano che è sepolto in un vecchio ricordo ma che si fa vicino ogni volta che ricomincia a sognare. Sognare di fuggire via da tutto quel dolore. Volando sopra una scia che lo sollevi dalla città per volare un posto migliore. La via di uscita di quest’uomo è tragica. Come lo è la condizione di vita di migliaia e migliaia di persone su questo pianeta, abbandonate nello spegnersi lentamente. Il titolo inizialmente può alludere a una condizione di serenità, tuttavia viene pronunciato solo alla fine del brano, ovvero nel momento in cui questa persona giunge nella sua casa e smette di soffrire.»
Lorenzo Lepore Finalmente a Casa
La canzone è un inno alla solidarietà sociale, all’inclusione, all’ascolto e alla comprensione dell’altro. Nasce infatti dall’esperienza di volontariato del cantante con Casa Africa, una ONLUS romana che, fra i vari progetti, si occupa di donare cibo, vestiti e beni di prima necessità ai clochards nei pressi della Stazione Termini.
«Trovarmi a contatto con i senzatetto nella stagione più fredda dell’anno è stato per me un colpo al cuore. – racconta – Mi sono interrogato sulla vita. Sul fatto che spesso ingigantiamo i nostri problemi quando c’è chi ne ha di molto più grandi. Continuo a chiedermi perché esiste così tanta misera e non si riesce ad aiutare concretamente queste persone. Trovarmi vicino a loro e sentire le loro storie mi ha portato a scrivere una canzone troppo importante per me.
Ho provato a mettere in musica la disillusione, la speranza e la disperazione di queste persone. C’è il sorriso del giorno e il dolore profondo del gelo della notte. La ricerca di una casa troppo lontana che un vecchio ingegnere, ormai senzatetto, si accontenta di disegnare su un vecchio cartone.»
Lorenzo Lepore si augura di far conoscere, grazie a questo brano, Casa Africa come le tante altre ONLUS di volontariato che operano in Italia, ma soprattutto, nel suo piccolo, desidera richiamare l’attenzione di chi governa affinché si adoperi a risolvere realmente questa importante problematica sociale trovando una dimora a coloro che non ne hanno una.
«Sarebbe bellissimo proporre un progetto per riabilitarli e far sì che siano loro stessi, una volta inseriti nuovamente nella società, a venir coinvolti in questa missione.»

Speaker radiofonico, musicista e collaboratore di diverse testate nazionali e internazionali. Segue come inviato il Festival di Sanremo dal 1999 e l’Eurovision Song Contest dal 2014 oltre a numerose altre manifestazioni musicali. In vent’anni ha realizzato oltre 8.000 interviste con personaggi del mondo della musica, dello sport e dello spettacolo. Nel 2020 ha pubblicato il romanzo “La Festa di Don Martello”, nel 2022 “Galeotto fu il chinotto” e “Al primo colpo non cade la quercia” e nel 2205 “Ride bene chi ride ultimo”
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