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Vinicio Capossela, le date instore per la presentazione di “Tredici Canzoni Urgenti”

Vinicio Capossela

Tredici Canzoni Urgenti è il nuovo album di Vinicio Capossela in uscita il 21 aprile, presentato in un instore tour. Qui il preorder. Intanto è sold out il concerto di presentazione del 20 aprile al Conservatorio di Milano. Un atto unico con musiciste, musicisti e ospiti.

Al fianco degli ospiti reali il disco è popolato da ospiti ideali, a partire proprio da quel “lucido decodificatore della Storia” che risponde al nome di Bertold Brecht, citato anche nel brano La parte del torto, quella che lo scrittore e drammaturgo tedesco affermava essere “di chi doveva lottare per la giustizia e la libertà sovvertendo il sistema borghese”, in contrapposizione ai “posti buoni occupati dai ricchi che detengono capitale e potere”. Nell’aria da duello western che permea la canzone di Capossela, questa contrapposizione oggi non esiste più perché i bisogni degli ultimi sono stati trasformati in paura dell’altro, legittimando “gli istinti più bassi, la legge del più forte, il razzismo e ogni forma di discriminazione nel nome della maggioranza e della Nazione”.

Insieme a Brecht l’ideale ospite d’onore di Tredici canzoni urgenti è Ludovico Ariosto, evocato in due braniIl primo è Ariosto Governatore, una ballata ispirata alle lettere scritte durante l’esercizio del suo ruolo di governatore in Garfagnana, lettere che esprimono la frustrazione di non potere incidere su una realtà in cui il potente è sempre intoccabile e l’umile è oggetto di ogni vessazione. Il secondo, tornando sul tema della guerra, è invece Gloria all’Archibugio, una marcia di tono rinascimentale che rievoca l’Orlando furioso e le guerre d’Italia, laddove Ariosto individua l’inizio di nuove e più terribili forme di devastazione nella rivoluzione operata dalle armi da fuoco, che secoli più tardi porterà agli ordigni di distruzione di massa.

La guerra alla guerra è l’unica guerra che bisogna combattere. E così, in forma di filastrocca circondata dal suono degli archi e dal pianoforte, in Staffette in bicicletta – con la partecipazione di Mara Redeghieri – Capossela celebra il lato più umano della Resistenza, la componente femminile fatta di quelle donne che tenevano in vita la linea del fronte fornendo cibo, vestiti, assistenza logistica ma soprattutto calore umano: “quel loro farsi madri, figlie, sorelle e compagne dell’umanità ci sia d’esempio e ci sorregga ora che sentiamo il mostro risorgere sotto i nostri piedi“.

Il più celebre dei canti partigiani viene parafrasato da Margherita Vicario nell’incipit del brano La cattiva educazione, canzone che ci riporta a un’altra guerra di sopraffazione, compiuta spesso fra le mura domestiche e generata da una cultura tossica, patriarcale, misogina che ha trasformato l’Amore in uso e abuso della sessualità, del corpo, della violenza e del possesso. E probabilmente a una cattiva educazione contribuisce anche quella delega all’intrattenimento digitale che gli adulti operano verso i bambini: così come, nella solarità dei ritmi caraibici di Cha cha chaf della pozzanghera, quasi un gioioso inno di protesta in lode del bambino che è in noi, irrompe la malinconia per la perdita della fisicità che accompagna l’infanzia delle ultime generazioni, chiamate a conoscere il mondo più per interposizione tecnologica che per esperienza diretta.

A ritmo di swing invece viene inchiodata la struttura che sorregge questo mondo alla deriva, quel capitalismo predatorio di cui si canta in All you can eat, formula diffusa globalmente che privilegia l’idea del consumo a quantità nel nome del risparmio, il consumare fine a sé stesso – che diventa anche consumo di socialità – secondo un modello economico che sta disseccando il Pianeta. In questa omologazione individualistica c’è anche quella incapacità di essere padroni della propria volontà, di usare la propria intelligenza senza la guida di un altro, che è la condizione appositamente coltivata da ogni Potere, in tutti i tempi: la condizione di Minorità, una canzone che affronta un’altra drammatica urgenza dei nostri tempi, ovvero la situazione delle carceri, specchio fedele delle disparità sociali, istituzione che ha rimosso la rieducazione per collassare nella sola forma utile al sistema: la reclusione.

Di fronte a tutto questo, rimaniamo seduti Sul divano occidentale illusi di essere parte della Storia in diretta, emotivamente coinvolti dalle pressioni create dal sistema dell’informazione, bombardati di “emergenze” fino a cadere esanimi aspettando la consegna del cibo ordinato a domicilio.

E invece dovremmo riscoprire il potere dell’immaginazione e fare ogni cosa Con i tasti che ci abbiamo, titolo della canzone che chiude il disco: da quello che c’è in cucina al pianeta che abbiamo a disposizione, fare con ciò che si ha e non con quello che si desidererebbe avere, confrontandosi con la finitezza delle cose e intravedendo una possibilità in ogni limite. Dovremmo individuare Il bene rifugio vero, come canta Capossela in questa “ninna nanna romantico-finanziaria”, non nei beni economici ma nell’amore, che è rifugio ma anche rivoluzione perché trasforma la fragilità in forza e oppone l’unione alla disgregazione generata dalla guerra. “Nella convinzione che le sole cose che contano sono quelle che non hanno prezzo, quelle che vengono donate” è necessario infine comprendere qual è stato, nelle nostre vite, Il tempo dei regali, titolo di un brano ispirato dal libro di Patrick Leigh Fermor, che in ultima analisi individua nella vita stessa il regalo più grande, soprattutto dopo due anni di confinamento pandemico.

Tredici canzoni urgenti è così un modo per il cantautore di condividere, attraverso la musica e le parole, l’unica cosa che ha da offrire, la propria urgenza di guardare insieme a un presente sempre più spaventoso e difficile da afferrare, di vincere la tentazione all’indifferenza e ritrovare lo spazio per l’impegno e il confronto, per non lasciare che la legge del più forte si imponga sulla Terra e il fatalismo ci travolga.

Vinicio Capossela, le date instore per la presentazione di “Tredici Canzoni Urgenti”

Tredici canzoni urgenti è una produzione La Cùpa, su etichetta Parlophone per Warner Music Italy. Questa la tracklist.

1. Il bene rifugio
2. All you can eat
3. La parte del torto
4. Staffette in bicicletta 
(feat. Mara Redeghieri)
5. Sul divano occidentale 
(feat. Bunna, Sir Oliver Skardy, Raiz)
6. Gloria all’archibugio
7. Ariosto Governatore
8. La crociata dei bambini
9. La cattiva educazione 
(feat. Margherita Vicario)
10. Minorità
11. Cha cha chaf della pozzanghera
12. Il tempo dei regali
13. Con i tasti che ci abbiamo

Vinicio Capossela presenterà il disco con un INSTORE TOUR con firmacopie in collaborazione con Feltrinelli, queste le date in programma: 

22 aprile Bologna con Ermanno Cavazzoni (ore 18.00 laFeltrinelli P.zza Ravegnana c/o LabOratorio San Filippo Neri)
24 aprile Parma con Diego Sorba (ore 18.00 laFeltrinelli Via Farini c/o Colonne 28)  
26 aprile Firenze con Sandro Veronesi (ore 18.00 laFeltrinelli Red P.zza della Repubblica)
27 aprile Roma con Marianna Aprile (ore 18.00 laFeltrinelli via Appia)
05 maggio Bari con Antonella Gaeta (ore 18.00 laFeltrinelli via Melo
08 maggio Napoli con Gian Maria Tosatti (ore 18:00 –  Feltrinelli c/o Foqus)

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