Vittorio Sgarbi sottosegretario Morgan.
Vittorio Sgarbi è stato nominato Sottosegretario alla Cultura nel nuovo Governo guidato da Giorgia Meloni. Il critico d’arte ha spiegato in diverse interviste il suo punto di vista e su un programma di valorizzazione delle opere d’arte, ma non dimentica Morgan, al quale vorrebbe affidare un ruolo importante.
“Bisogna conservare, non spostare, alterare, sconvolgere, distruggere. Un paesaggio tutelato dall’articolo 9 è sacro. Tu non puoi mettere al posto dei muretti a secco il fotovoltaico. Così come non puoi distruggere la Tuscia mettendo al posto della vite e dell’ulivo i campi fotovoltaici. Ci sono principi fondamentali che vanno rispettati. Occorre conservare nel modo più totale, più radicale possibile. Che poi nell’ambito dei beni culturali la conservazione ha un’accezione totalmente positiva.”
Vittorio Sgarbi, sottosegretario alla Cultura, chiama Morgan
In un’intervista a Repubblica, Vittorio Sgarbi ha parlato di Morgan e della volontà di coinvolgerlo per un progetto serio e strutturato.
“Bisogna creare un dipartimento ad hoc per la musica, che deve essere affiancata all’arte, e lui avrà un ruolo.”
Immediata la risposta di Morgan, che nelle scorse settimane aveva espresso tutto il suo apprezzamento per il lavoro di Giorgia Meloni.
“Sono pronto a mettere tutto il mio impegno per riunificare tanti temi che riguardano la musica, ma che al momento risultano sfilacciati e tenuti separati, ristabilendo una competenza e un ruolo istituzionali, anche per salvaguardare quel prodotto culturale che è la canzone, sia popolare o d’autore.”
Speaker radiofonico, musicista e collaboratore di diverse testate nazionali e internazionali. Segue come inviato il Festival di Sanremo dal 1999 e l’Eurovision Song Contest dal 2014 oltre a numerose altre manifestazioni musicali. In vent’anni ha realizzato oltre 8.000 interviste con personaggi del mondo della musica, dello sport e dello spettacolo. Nel 2020 ha pubblicato il romanzo “La Festa di Don Martello” e nel 2022 “Galeotto fu il chinotto” e “Al primo colpo non cade la quercia”.