Zucchero Sugar Fornaciari torna finalmente a esibirsi dal vivo nella sua città, con Diavolo in Re, due concerti unici, speciali e che si svolgeranno il 10 giugno 2023.
L’artista celebrerà idealmente i primi 40 anni di carriera discografica con due live alla RCF Arena di Reggio Emilia (ne abbiamo parlato Qui), che si trasformerà nell’Arena più grande d’Europa, con i suoi 35mila posti.
Entusiasta il Sindaco di Reggio Emilia Luca Vecchi.
“Zucchero è un grande reggiano! Per la città sarà un grande momento per la relazione che lo lega alle sue origini, alla sua terra. Un paio di anni fa mi ha chiamato dicendomi che avrebbe voluto organizzare un grande concerto a Reggio Emilia. Il Covid ha rallentato tutto, ma ce l’abbiamo fatta e questo è un bel messaggio per il futuro.”
Parola, poi, a Ferdinando Salzano, Amministratore Delegato di Friends&Partners.
“Zucchero ha un rapporto molto stretto con il pubblico. Celebrare 40 anni di carriera all’interno di uno spazio che un artista considera casa è un elemento che completa i grandi eventi.
Durante i due concerti si celebrerà la sua storia. Ci sarà il Sugar Boulevard, la memorabilia, una mostra prima del concerto e diversi spazi gastronomici dedicati a Zucchero. Sarà una festa per tutta Italia.”
Molto felice anche Stefano Bonaccini, Governatore della Regione Emilia Romagna.
“Conosco Zucchero attraverso la musica. L’Emilia Romagna ha regalato tanti artisti alla storia della musica anche internazionale. Nei giorni scorsi, per esempio, ero a Los Angeles per celebrare Luciano Pavarotti. Quella che ci si presenterà a giugno è un’opportunità incredibile. Siamo nella regione che ospita l’Arena più grande d’Europa.
Sono orgoglioso di sottolineare che questa è l’unica regione che ha una legge a sostegno della musica. La musica, la cultura e la bellezza ci salveranno.
Quello che investiamo nella musica poi ci torna con gli interessi. L’Arena diventerà un crocevia. Un progetto che farà bene all’Emilia Romagna e all’Italia.”

Zucchero presenta Diavolo in Re
“Questa è l’Arena più grande d’Europa e sono onorato che abbiano pensato a me per inaugurarla. A Reggio ho suonato pochissimo, ricordo un concerto a Campovolo, ma da allora saranno passati almeno 35 anni. Poi sono stato al Teatro Municipale, ma in quel caso la mia esigenza era raccontare la mia musica in una dimensione più intima.
Quello del prossimo giugno è il concerto in cui celebro l’amore che provo per questa terra. So che è cambiato tutto rispetto a quando ero ragazzo, ma nella mia mia memoria voglio salvaguardare l’immagine di allora. Erano tempi diversi… La gente era più genuina. Sulle mie radici, poi, ci ho fatto un album intero… Chocabeck. Non sono molto politically correct, la mia terra è così e la rappresento.”
Durante l’evento del 9 e 10 giugno non potranno mancare gli ospiti.
“Quando organizzo una festa, mi piace l’idea di condividerla. Vorrei farmi e farvi una sorpresa. Quando feci il concerto a Viareggio per raccogliere fondi per le famiglie delle vittime del disastro ferroviario, ho invitato tanti amici. Certe cose succedono anche all’ultimo momento.”
L’evento sarà registrato, ma non è ancora noto se le immagini verranno utilizzate per una trasmissione televisiva, per un docufilm o altro.
L’ultima esibizione di Zucchero a Reggio Emilia fu nel settembre 2012, in occasione di Italia Loves Emilia.
“Un momento incredibile, perché ci siamo ritrovati con lo spirito giusto. Un’affinità così non l’ho trovata neanche nei grandi festival nel mondo. Tra gli artisti c’era una forte sensazione di solidarietà. Ci siamo trovati sul palco insieme a cantare, anche senza aver provato. Un momento di libertà.”
Un pensiero, poi, a Bella Ciao, il brano che Laura Pausini si rifiutò di cantare in tv in Spagna.
“Come si fa a polemizzare su un brano che dovrebbe unire? Ognuno comunque fa quello che si sente di fare. I Fornaciari sono così, non sono mai stati buonisti o politically correct. Io ho cantato Bella Ciao, ma per me non ha un significato politico. Per me non deve dividere, è solo una bellissima canzone. Su una canzone così non mi farei menate. Poi… Bisogna anche saperla cantare!”
Laura Pausini, nel bene e nel male, si è schierata, ma c’è chi non lo fa…
“Ognuno decide della sua vita e della sua carriera. Io vivo di musica, anche quando non sono in tour. Mi sveglio sempre con idee musicali da sviluppare. Il mio essere musicista è totale. Io ho un calendario sempre aperto. Dove mi chiamano e mi pagano io vado, non riesco a immaginarmi una vita senza musica. Io sento il bisogno di suonare. Altri pensano anche ad altro, ma non si schierano? Peggio per loro!”
Una riflessione sugli artisti della nuova generazione, che sembra abbiano meno stimoli e poca intenzione di impegnarsi e di schierarsi.
“Ai più giovani non frega nulla di nulla. Alcuni di loro vengono da un vissuto e hanno bisogno di riscatto. Devo dire che mi piacciono. Nei testi fanno quello che il rock non fa più. Appena hanno un po’ di successo… Diventano pop e i testi perdono forza ed efficacia…”
Molti degli artisti più giovani, oggi, riempiono gli stadi…
“È cambiato il pubblico, è diventato molto più basico. Una volta andavi allo stadio a vedere i grandi, ma ora è tutto cambiato. Le Arene oggi sono la dimensione giusta per la mia musica! Io preferisco suonare in spazi nati per la musica. Oggi rischio di non riempire San Siro. Sono cambiate le dinamiche. In un’Arena mi sento abbracciato. Preferisco suonare in questi posti anche all’estero. La differenza la fa sempre la bellezza! La bellezza favorisce la mia musica.”
Un pensiero, poi, alla situazione politica.
“Le abbiamo private tutte… Proviamo anche questa! Coloro che hanno vinto le elezioni hanno dato qualche segnale un po’ strano, e vedremo quanto dureranno! Io faccio il mio mestiere e mi concentro su quello. Siamo in democrazia, il popolo ha deciso così.
Il mondo dimostra di non avere più voglia di reagire, ora si accontentano tutti. Sono un po’ disilluso in queste cose!
Se una situazione politica come quella di oggi si fosse verificata ai tempi miei o di Guccini… Ci sarebbe stata una mobilitazione forte!” Zucchero Diavolo in Re

Nuovi progetti discografici
L’ultimo disco di inediti di Zucchero risale al 2019, quando fu pubblicato D.O.C.
“Per ora non ho nulla in programma, perché non ho avuto il tempo di lavorarci. Ho finito i concerti in America solo qualche settimana fa e devo ancora recuperare alcune date che avevamo messo in vendita prima del Covid. Avrò un’altra quarantina di concerti in giro per il mondo prima di potermi concentrare sulla scrittura di qualcosa di nuovo. Magari prima di giugno proporrò qualcosa di nuovo e inaspettato…”
Un anno fa fu pubblicato l’album di cover Discover, che il 2 dicembre uscirà in edizione limitata e numerata in formato vinile colore lime trasparente e colore blu trasparente.
“Discover? Un disco senza tempo che continua a funzionare.”
Foto di Daniele Barraco Zucchero Diavolo in Re

Speaker radiofonico, musicista e collaboratore di diverse testate nazionali e internazionali. Segue come inviato il Festival di Sanremo dal 1999 e l’Eurovision Song Contest dal 2014 oltre a numerose altre manifestazioni musicali. In vent’anni ha realizzato oltre 8.000 interviste con personaggi del mondo della musica, dello sport e dello spettacolo. Nel 2020 ha pubblicato il romanzo “La Festa di Don Martello” e nel 2022 “Galeotto fu il chinotto” e “Al primo colpo non cade la quercia”.
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