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Niko Pandetta, testo e significato del brano “Nato colpevole”

Niko Pandetta

Testo e significato di Nato Colpevole, il nuovo brano di Niko Pandetta, il primo pubblicato dopo aver lasciato il carcere.

Nonostante la reclusione, la sua musica non si è mai fermata: i brani pubblicati negli ultimi anni (come i recenti “Minorile” e “Muay Thai”) hanno continuato a raccontare la sua storia, confermandolo come una delle voci più autentiche, riconoscibili e amate della scena urban italiana.

In una diretta Instagram tenuta negli scorsi giorni, Niko ha voluto ringraziare tutti coloro che gli sono stati vicini durante questo percorso difficile, rinnovando il legame con il suo pubblico e con chi ha continuato a credere nella sua musica.

Guidato dalla voglia di ripartire, l’artista siciliano non ha perso tempo e torna oggi con una nuova canzone, “NATO COLPEVOLE”. Una nuova pagina che si apre con la stessa energia, la stessa verità e la stessa passione che da sempre caratterizzano la sua musica, come dimostrano anche alcuni versi dal tono diretto e tagliente.

Niko Pandetta, testo e significato del brano “Nato colpevole”

Non mi è mai bastato chiedere (eh-eh)
Ciò che voglio devo prendere (eh-eh)
Ora non ci posso credere (eh-eh)
Son risorto dalla cenere (eh-eh)
Hanno detto colpevole

Figli di pua, servi di uno Stato che mangia il più debole
Io sono cresciuto per strada dove non ci sono più regole
Sono un lupo in mezzo a queste pecore
Però loro hanno detto colpevole
Si, loro hanno detto colpevole
Hanno detto colpevole

Il mio nome sopra a quel proiettile
Nella testa il rumore delle sirene
Tutte ‘e sere scappiamo dalle pantere
Queste parlano, sono pettegole
Stanno zitti solo se vedono me
Corro forte e mi vogliono prendere
Ho la scarpa col numero 23

Sono anni che i guai mi rincorrono, io non li cerco, mi cercano loro
è per questo che tengo lontani i miei cari e ‘sta vita la vivo da solo
Colazione fumo una Marlboro, ho la sindrome dell’abbandono
Se ci pensi il cervello mi scoppia,
Non sento ‘sta musica, solo frastuono

Non mi è mai bastato chiedere (eh-eh)
Ciò che voglio devo prendere (eh-eh)
Ora non ci posso credere (eh-eh)
Son risorto dalla cenere, eh-eh (cenere, eh-eh)

Hanno detto colpevole
Figli di pua*a, servi di uno Stato che mangia il più debole
Io sono cresciuto per strada dove non ci sono più regole
Sono un lupo in mezzo a queste pecore
Però loro hanno detto colpevole
Si, loro hanno detto colpevole

Lo sai cosa mi manca?
Qualche zero sul mio conto in banca
Ora che non ci penso alla bianca
Penso a fare ‘sta roba che spacca

Ma il PM non è mai contento
E vorrebbe vedermi lì dentro
Chiudere quelle sbarre di ferro
Sento già l’odore del cemento (yeh)

E non serve che dico che adesso lavoro
Pago le tasse, sono un uomo nuovo
Giuro che mi sono fatto da solo
Però al telefono ci sono loro
Sentono tutto quello che dico
Giuro, ho sbagliato ma mai pentito
Auguro il meglio anche al mio nemico
Con il terzo dito

Non mi è mai bastato chiedere (eh-eh)
Ciò che voglio devo prendere (eh-eh)
Ora non ci posso credere (eh-eh)
Son risorto dalla cenere (eh-eh)
Hanno detto colpevole

Figli di pua, servi di uno Stato che mangia il più debole
Io sono cresciuto per strada dove non ci sono più regole
Sono un lupo in mezzo a queste pecore
Però loro hanno detto colpevole
Si, loro hanno detto colpevole
Hanno detto colpevole

Figli di pua, servi di uno Stato che mangia il più debole
Io sono cresciuto per strada dove non ci sono più regole
Sono un lupo in mezzo a queste pecore
Però loro hanno detto colpevole
Si, loro hanno detto colpevole

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