Il 2024 è ormai giunto al termine e io, Gabriella Battiato, sono pronta per una nuova serie di irriverenti pagelle!
Non è stato facile selezionare quelli che, secondo me, sono i top e i flop dell’anno e per questo motivo per i voti più alti (10 e 9) ho scelto una… coabitazione! Non perché non abbia avuto le idee abbastanza chiare, ma in quanto secondo me c’è chi ha davvero meritato.
Ho avuto, invece, le idee molto più chiare sui voti negativi! Di personaggi o situazioni che si sono meritati un’insufficienza… ce ne sono stati parecchi!
Di certo non ho la pretesa di essere esaustiva con un articolo così anche perché analizzare un anno intero non è facile, ma… ci ho provato!
E come dice mio suocero Sandrino… “Chi sa fa e chi non sa insegna!” E in questo 2024 quante persone meriterebbero di conoscere questo detto popolare.
Mio marito, invece, per definire certi squallidi personaggi che meriterebbero meno di zero prende in prestito le parole di Samuele Bersani: “Sei solo la copia di mille riassunti!”. Quest’anno ho capito in maniera ancora più chiara quanto questo verso di Giudizi Universali sia… universale e vero!
2024, le irriverenti pagelle di Gabriella Battiato
Olly – voto 10 e lode
Un artista giovane, ma con le idee chiare, che nel 2024 a fari spenti ha davvero conquistato tutti. Prima un singolo Devastante (di nome e di fatto), poi un duetto con Angelina Mango già apprezzatissimo anche nei karaoke (ma anche e soprattutto per diverse settimane in vetta alla classifica FIMI singoli e alla chart Earone che misura i passaggi radiofonici). Poi un album, “Tutta vita”, che ha sorpreso per qualità, per impegno, leggerezza e libertà. Un disco che ormai da due mesi e mezzo sosta, con pieno merito, nelle primissime posizioni delle classifiche. Infine un tour altrettanto devastante, e una serie di sold out che non fanno che confermare l’apprezzamento del pubblico nei confronti di un progetto sincero, schietto e ricco di suggestioni. Il Festival di Sanremo 2025 per Olly potrebbe davvero rappresentare la consacrazione anche nei confronti del pubblico più mainstream. In ogni caso il cantautore genovese merita il massimo dei voti e una lode per nulla scontata!
Cesare Cremonini – voto 10
La rivincita del cantautorato e del pop d’autore. Questo il titolo più adeguato per descrivere il successo di Cesare Cremonini che, dopo un paio di prove sottotono, è tornato con un album superlativo, molto apprezzato anche dal popolo dello streaming. La dimostrazione che le belle canzoni ancora piacciono, ancora oggi sanno conquistare il cuore di chi le sa ascoltare. Nel 2025 vedremo l’ex Lunapop in tour negli stadi e, visti i risultati delle vendite, questa rappresenterà la migliore apoteosi possibile per un progetto che dal vivo promette di essere ulteriormente amplificato. Perché niente lode? Forse per una gestione della comunicazione non troppo coerente con il suo personaggio. Una pecca che merita un punto in meno, bilanciato dal punto in più per la scelta di coinvolgere Luca Carboni nella sognante e struggente San Luca.
ANNA – Voto 10
Dopo qualche anno di attesa e una serie di fortunati singoli, ANNA si è presentata con l’album d’esordio “Vera Baddie” all’inizio dell’estate facendo subito centro. Un disco ricco di collaborazioni che ha mantenuto la vetta della classifica FIMI per 9 settimane. Non succedeva a un’artista donna da oltre 3 lustri. Ottimo anche il riscontro del singolo 30°c che ha addirittura scalato la classifica Earone, piazzandosi alle soglie della Top Five. Inoltre va sottolineata anche la carica live di ANNA, che ha inanellato una serie di soldi out. La lode… Arriverà! Pochissime interviste hanno creato ulteriore curiosità sul suo personaggio, ma il pubblico merita di appagare la propria sete di conoscenza attraverso qualche racconto in prima persona. Intanto nel 2025 la aspetta un tour internazionale e una serie di concerti nei palazzetti!
Max Pezzali – voto 9
Il primo tour negli Stadi a 57 anni! Una serie di risultati live eccellenti, grazie a spettacoli in cui non c’è solo spazio per la nostalgia, ma anche per la consapevolezza che se siamo cresciuti bene è anche grazie alle sue canzoni. Max Pezzali sul palco dimostra ancora di sentirsi perfettamente a proprio agio, creando un’empatia con il pubblico, paragonabile solo a quella di Vasco Rossi con il suo popolo. Il nuovo management ha giovato a Max che mai come oggi è invincibile. La ciliegina sulla torta è sicuramente la serie Hanno Ucciso l’Uomo Ragno, che ha raccontato l’origine della leggenda e che ha conquistato pubblico e critica, facendo anche da volano all’economia turistica di Pavia! Vi svelo un aneddoto! Io che vivo in Lombardia… non ero mai stata a Pavia, ma dopo aver visto la serie ho convinto mio marito a portarmi per un tour nei luoghi culto degli 883! Perché non 10? Per i risultati mediocri del singolo inedito Discoteche abbandonate (il più ascoltato da mio marito, secondo Spotify Wrapped…) e l’ennesima raccolta pubblicata a dicembre che non toglie e aggiunge niente alla carriera di Max.
Geolier – voto 9
Il Festival di Sanremo ha regalato a Geolier quella popolarità nazionalpopolare che gli mancava. L’apoteosi di un percorso partito dal basso, in sordina, che che ha trovato con il tempo e nel tempo una consacrazione semplicemente raccontando la realtà, una realtà per troppo tempo rimasta sommersa. La scelta, poi, di proporre un singolo insieme a Ultimo (utilizzato anche per uno spot di Canale 5) ha certificato che Geolier è ormai da considerare un Big, così come i concerti allo Stadio Maradona di Napoli. L’artista partenopeo non è un fenomeno territoriale e i risultati dello streaming in tutta Italia ne sono una dimostrazione. Perché 9 e non 10? Perché l’ultimo album non merita il massimo dei voti e per… il secondo posto a Sanremo.
Annalisa e Annalaisa – voto 8
Il 2024 per Annalisa è stato a dir poco eccezionale. Dopo un 2023 da protagonista non era semplice ripetere quanto già fatto, eppure la cantautrice savonese ha lavorato a testa bassa conquistando un ottimo terzo posto a Sanremo e risultando, oggi, la cantante donna più certificata nell’epoca FIMI. A coronamento del percorso c’è anche il successo di Sinceramente al di fuori dei confini nazionali, grazie alle versioni in francese e spagnolo. Un’ulteriore conferma della bontà del percorso artistico è arrivata quest’estate, grazie al singolo con Tananai Storie Brevi, uno dei più apprezzati della stagione e che ha conquistato il Power Hits di RTL 102.5. Un pezzo per nulla estivo, ma che ha saputo conquistare tutti!
Un’ulteriore spinta è sicuramente arrivata da Brenda Lodigiani che a GialappaShow ha creato il personaggio di Annalaisa, mettendo in risalto certe sue peculiarità con ironia. Un ulteriore segnale del meritato successo. Perché 8 e non 10? Beh… se avesse vinto Sanremo (e di conseguenza l’Eurovision, ne siamo certi!) il voto sarebbe stato più alto. Poi… siamo certi che ancora non abbiamo visto tutto! Annalisa ha diverse carte da giocare e lo farà al meglio anche nel 2025!
Il Volo – voto 7
Più che sufficiente il 2024 de Il Volo. Il trio formato da Gianluca Ginoble, Piero Barone e Ignazio Boschetto ha conquistato il pubblico dal vivo e in televisione grazie a performance di primo livello, ma abbiamo anche assistito a qualche scricchiolio. Il nervosismo emerso durante la settimana di Sanremo non ha fatto bene a nessuno, così come il primo album di inediti Ad Astra che a oggi non ha ottenuto nel nostro paese nessuna certificazione. Un momento sicuramente di transizione per il trio, che dal vivo e all’estero mantiene un ruolo di primissimo piano, ma che in Italia da qualche tempo fatica un po’. Niente di preoccupante, intendiamoci; la valutazione è ben più che sufficiente, ma è normale a un certo punto della carriera dover riflettere sui punti di forza e su quelli critici. Un modo per capire come gestire i prossimi 15, 20, 25, 30, 35 anni di carriera!
X Factor – voto 6
Si tratta di una sufficienza piena dettata da una media che tiene conto dell’ottima proposta televisiva, ma di una mediocre scelta musicale. Giorgia è stata una perfetta padrona di casa. Sempre precisa, puntuale, attenta, ma allo stesso tempo empatica e materna. Decisamente buona anche la performance dei giudici tra i quali si sono create dinamiche interessanti e funzionali al programma. La pecca, ancora una volta, è legata alla proposta musicale. Perché gli artisti provenienti da X Factor non riescono a trovare una propria dimensione? Ormai citare i Maneskin fa quasi ridere, ma a parte qualche sporadico guizzo è difficile trovare tra i partecipanti al talent qualche talento vero in grado di fare la differenza in un mercato musicale del tutto complicato. Abbiamo l’impressione che nessuno dei 4 finalisti dell’edizione 2024 avrà un fiorente futuro discografico. Spero di sbagliarmi, ma sono quasi certa di avere in mano la verità. Potrei proporre a mio marito una scommessa… Un diamante come pegno potrebbe andare bene? No, dai! In genere mi piace vincere facile, ma questa volta… non voglio eccedere…
Eurovision Song Contest e Junior Eurovision Song Contest – voto 5
Siamo sinceri, le ultime edizioni dell’Eurovision e della sua versione Junior non sono risultate memorabili. Nonostante il forte impegno della RAI, la kermesse sta vivendo un chiaro momento di transizione. Chi vi scrive lo segue da ben prima del ritorno dell’Italia in gara, ma queste ultime edizioni hanno un po’ lasciato l’amaro in bocca. Nel 2022 la Kalush Orchestra non avrebbe meritato di vincere, nel 2023 a Liverpool il lavoro della BBC è stato a dir poco mediocre e i pasticci del 2024 (tra l’ammissione di Israele, l’errore della RAI nella comunicazione del risultato delle semifinali che ha penalizzato Angelina Mango e l’immeritata squalifica di Joost Klein) stanno creando qualche malumore. La gestione degli accrediti stampa dello JESC di Madrid (dove il nostro Simone Grande, con un brano scritto tra gli altri da Paolo Meneguzzi, è stato davvero bravo, ma non troppo valorizzato) e alcune scelte in vista di Basilea 2025 non fanno presagire niente di buono per l’immediato futuro. Un vero peccato visto l’interesse che negli ultimi anni la kermesse ha alimentato nel nostro paese.
Negramaro – voto 4
Che succede a Giuliano Sangiorgi e compagni? Cosa non funziona e cosa non piace al pubblico? Un’analisi è davvero difficile da dettagliare. Obiettivamente il Festival di Sanremo non è andato bene, nonostante un pezzo bello, anche se eccessivamente furbetto, ma sono andati malissimo i concerti estivi (con le tante polemiche per gli annullamenti a pochi giorni dai live per non precisate motivazioni tecniche con le quali si è cercato di celare l’esiguo numero di biglietti venduti). Dopo il pasticcio di Galatina dell’estate 2023 e il discutibile comportamento della band, il pubblico sembra avere voltato le spalle ai Negramaro. Una via senza ritorno? Difficile da prevedere… Di certo l’album Free Love (nonostante qualche guizzo interessante) non ha aiutato a risollevare le sorti del collettivo salentino. Intanto i rivali Modà si avvicinano a grandi falcate al sold out di San Siro, nonostante non pubblichino musica inedita da oltre un anno…
Suzuki Music Party – voto 3
Il primo vero flop musicale di Amadeus dopo un paio di lustri di grandi successi tra il rilancio con Ora o Mai Più e il successo devastante dei suoi 5 Sanremo. Cosa non ha funzionato? Nulla, proprio nulla! Un programma lanciato come il luogo dove presentare in anteprima i brani dell’autunno, lo show (noiosissimo) si è trasformato in un’inutile passerella in cui alcuni artisti hanno addirittura presentato singoli usciti da mesi. I malpensanti hanno immaginato l’intervento della Rai per far modificare l’intento del programma, che proprio non ha regalato nessuna emozione, se non nel dj set finale firmato da Massimo Alberti, con brani degli anni ’60, ’70, ’80 e ’90! Un peccato, ma anche un campanello d’allarme per Amadeus, i cui primi mesi a casa Discovery non sono andati poi così bene.
Bugo – voto 2
Dov’è Bugo? Mah… Per il cantautore un 2024 in cui ha cercato in tutti i modi di far parlare di sé. Prima rilasciando interviste parlando del fattaccio di 4 anni prima all’Ariston, poi proponendo un album tutto sommato brutto brutto e infine con la boutade del ritiro dalle scene. La domanda è… perché? Dove è finito il Bugo cantautore impegnato, indie e scanzonato? Dov’è finita la sua innata ironia e la sua capacità di proporre musica senza prendersi eccessivamente sul serio? Dov’è il Bugo animale da palcoscenico, capace di attrarre con la sua voce roca e la sua potenza illuminata? Probabilmente quella sera di febbraio, oltre ad avergli fornito migliaia di opportunità professionali, lo ha anche appannato artisticamente. Ad aprile 2025 il suo ultimo concerto? Possibile, ma solo perché ormai Bugo non ha più un pubblico e coloro che lo hanno pazientemente seguito negli anni si sono stancati di queste trovate a dir poco ridicole.
Sanremo Giovani – voto 1
Dobbiamo risalire addirittura all’autunno 2002 per trovare un meccanismo di selezione di Sanremo Giovani peggiore. Quell’anno la strana coppia Claudio Cecchetto – Pippo Baudo propose un pessimo talent dal titolo Destinazione Sanremo, che bruciò talenti poco inclini a una formula poco comprensibile (tra cui Simone Cristicchi) e fu un flop su tutta la linea. Sanremo Giovani 2024 è stato uno dei programmi musicali più brutti degli ultimi 4 lustri. Alessandro Cattelan visibilmente scazzato e fuori tempo, i giudici (a parte qualche guizzo di Manola Moslehi) totalmente fuori luogo con alcune battute al limite del ridicolo e un meccanismo suicida che non ha fatto altro che penalizzare molti talenti emersi durante il programma. La regia televisiva pessima (a tratti sembrava di assistere a Una Voce per San Marino…), audio con suoni spesso distorti e le auto presentazioni dei ragazzi per nulla interessanti. Unico aspetto positivo… la musica. A febbraio troveremo 4 proposte interessanti a giocarsi la vittoria finale. Anche se la domanda resta… era proprio necessario ripristinare una categoria morta e sepolta? La risposta è no ed è motivata dai risultati che coloro che hanno partecipato ai Festival di Amadeus direttamente nei Big hanno comunque trovato una dimensione. Di sicuro non tutti, ma quelli pronti… sì… Lo scorso anno superarono la selezione di Sanremo Giovani Clara, i BNKR44 e i Santi Francesi. Artisti che, nonostante un piazzamento nella classifica finale del Festival non eccelso, hanno saputo valorizzarsi. Quando la qualità c’è…
Morgan – voto 0
Devo davvero motivare il voto? Per capire il mio punto di vista è sufficiente cliccare sulla lente di ingrandimento in alto a destra e digitare Morgan e leggere le sue malefatte degli ultimi 12 mesi. Morgan… adesso basta! E basta a tutti coloro che continuano a dargli spazio in nome di non si sa quale talento artistico! Basta!
Questa è la nostra selezione, in cui abbiamo preso in considerazione solamente una minima parte del 2024. Siamo certi che avrebbero meritato una menzione anche i Pinguini Tattici Nucleari, Alfa, Ghali, Marrracash, Laura Pausini, Tananai, Damiano David, i Maneskin, Lazza, Elodie, Emma, Alessandra Amoroso, The Kolors, BigMama, il Concerto del Primo Maggio di Roma, La Notte della Taranta, Fiorella Mannoia, La Rappresentante di Lista, SaraFine, i Santi Francesi, Matteo Romano, Tiziano Ferro, Loredana Berté, Amici, Angelina Mango, Una Voce per San Marino, l’Intelligenza Artificiale, gli Articolo 31, Paola & Chiara e chi più ne ha più ne metta.
Chiudiamo il 2024 così, augurandoci che anche nel 2025 il pubblico continui a seguirci, accordandoci una preferenza legata alla qualità della scelta editoriale, così come dice il buon Simone Zani, che in queste ore sta navigando nei mari del Sud ricaricandosi in vista di una nuova stagione che si preannuncia davvero intensa!
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