Dopo il successo del primo capitolo, Alex Warren torna con “You’ll be alright, kid (Chapter 2). Un album che affonda maggiormente le radici nella sua interiorità. Con una scrittura profondamente biografica l’autore spazia tra sonorità folk e pop in un viaggio condivisibile capace di tramutare la vulnerabilità in forza.
È un secondo capitolo che riconferma la personalità introspettiva e profonda di Warren. Con lo scorrere dei brani risulta sempre più evidente che la musica sia stata una vera e propria àncora di salvezza per la sua vita.
Alex Warren, “You’ll be alright, kid”
Il disco include undici tracce, tra brani inediti e già conosciuti al grande pubblico come “Ordinary”, singolo che ha conquistato le vette delle classifiche del Regno Unito. Obiettivo mai raggiunto per un artista solista statunitense, collezionando inoltre milioni di streaming.
A livello di sonorità “Chapter 2” raccoglie stili che gravitano dal pop al folk, dal rock a suggestioni gospel.
“Eternity” spicca nel disco come il brano probabilmente più profondo. Una ballad nostalgica, introspettiva e spiazzante, costruita unicamente da arpeggio e percussioni che si apre e chiude con un caldo accompagnamento di un organo Hammond. Il titolo stesso funge da manifesto dell’identità del pezzo: eterno, ma al tempo stesso delicato ed incisivo.
L’artista californiano è noto al pubblico per i suoi testi riflessivi, ma c’è anche spazio per tracce più energiche come “Outside” e “You can’t stop this”. Due brani ritmici, solari che gridano riscatto, vittoria e indipendenza. Specialmente la seconda canzone menzionata è un brano esplosivo, trascinante e dal ritmo incalzante. Una traccia capace di innescare voglia di alzarsi, correre, ballare e lottare per raggiungere i propri sogni.
Si torna a sonorità folk, country e pop leggero che hanno reso celebre Warren con “First time on earth” e “Bloodline” (feat. Jelly Roll). In particolare quest’ultimo brano racconta di traumi generazionali e relazioni dannose nel contesto familiare. L’artista parla al fratello incitandolo a non rimanere intrappolato nel passato. Del resto Warren ha fatto della vulnerabilità personale e dell’infanzia difficile la sua narrazione autentica.
Anche l’amore è un tema protagonista in questo secondo capitolo del disco. L’autore è sposato da giugno 2024 con Kouvr Annon, ex componente dell’Hype House, collettivo di creators su TikTok che ha avuto un ruolo centrale della carriera di Warren. In questo senso “Never be far” ed “Everything” sono due inediti che comunicano speranza e fiducia, “mai distanti” è una dichiarazione di chi non vorrebbe mai lasciarsi e distanziarsi. Sonorità calme e riflessive caratterizzano l’arco musicale dei due pezzi. In particolare “Everything” è composta da piano, violino e voce, risulta forse la traccia più a tinte romantiche dell’intero lavoro.
Si torna con dinamicità in “Get away car”. Una ballad dalle sonorità travolgenti e coinvolgenti dove l’automobile non è solo un oggetto ma un simbolo che racconta la stagione più complessa e difficile della sua vita, non manca la voglia di riscattare un vissuto che non gli appartiene. Nel contesto del brano risuona forte sul finire della prima strofa la frase: “only fools are satisfied”, ovvero “solo gli sciocchi sono soddisfatti” quasi un mantra contro gli ostacoli verso la meta.
“Who I Am” è la nona traccia di “Chapter 2”; il titolo suggerisce immediatamente un messaggio di autenticità e ulteriore scoperta di sé: “Ma, se cambiassi, mi ameresti ancora? Perché penso che sto ancora diventando chi sono, e se fossi qualcuno che non hai mai conosciuto?”.
Il testo è introspettivo, è palpitante la necessità dell’artista di una maturità emotiva; come chi si sente ancora in piena evoluzione verso il proprio obiettivo umano e artistico.
La conclusione è “On my mind”, in collaborazione con Rosé. È il terzo singolo estratto prima dell’uscita dell’album.
È un brano pop-folk dalle atmosfere malinconiche e tratti anche sognanti. Il tema centrale è la malinconia per un amore finito, ma non del tutto concluso nella mente dei due amanti; l’attico e il pavimento diventano luoghi simbolici di chi non se ne è mai uscito veramente dalla vita dell’altro.
Con “You’ll Be Alright, Kid (Chapter 2)” Alex Warren firma un lavoro maturo confermandosi come un cantautore autentico e sensibile. L’album racconta un percorso interiore, tra amori perduti, traumi irrisolti e momenti di reale riscatto e speranza per il domani. Nel contesto del pop moderno, Warren punta tutto sull’intimità emotiva e la narrazione personale rendendo il titolo dell’album una vera e propria promessa che con questo lavoro appare mantenuta più che mai.
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Nato nel 1988. Da piccolo ascoltava quintali di musica e sognava di: diventare un ghostbusters, guidare una Delorean, cantare nei blues brothers, entrare in Matrix e fare a pugni con Bud Spencer e Terence Hill.
Più in là ha capito che andava bene laurearsi in teologia, scienze della comunicazione digital media e tentare di diventare uno speaker radiofonico.
Brianzolo di nascita, milanese d’adozione, collabora dal 2024 come speaker a RV radio e dopo Sanremo 2025 con iMusicFun