Negli ultimi giorni Amici 25 è finito al centro di un acceso confronto online dopo che sono riemersi alcuni vecchi commenti attribuiti al cantante Riccardo Stimolo. I contenuti, diffusi dal creator Giovanni Valenzuela, includevano una bestemmia lasciata sotto un post sul Pride nel 2023 e ulteriori commenti ritenuti abilisti nei confronti dell’influencer sorda Jenni Serpi. A questi si sarebbero aggiunte condivisioni di meme offensivi e contenuti di bodyshaming, generando una vasta ondata di reazioni sui social.
Valenzuela, che ha riportato per primo il caso, ha raccontato di non conoscere Riccardo personalmente, ma di aver ricevuto la segnalazione da un amico. Nel suo video ha sottolineato come quel commento fosse solo uno dei tanti attacchi ricevuti durante il mese del Pride, ricordando l’importanza del rispetto e dell’uso consapevole delle parole sui social.
Il caso si è poi allargato ad altri episodi del passato di Stimolo, come la presa in giro del modo di parlare di Jenni Serpi, causato dalla sua condizione uditiva. Dopo ore di polemiche, il cantante ha pubblicato una prima storia di scuse su Instagram, definendo quei commenti frutto di immaturità e superficialità. Ma la questione non si è fermata: il tema è approdato anche nel daytime del programma, dove Riccardo ha chiesto nuovamente scusa, questa volta in video.
Durante un incontro con la sociolinguista Vera Gheno, esperta di linguaggio digitale, l’artista ha riflettuto pubblicamente sulle proprie azioni: «Tre anni fa ho scritto cose che non pensavo. Oggi mi chiedo cosa ci fosse da ridere». Stimolo ha riconosciuto di aver ferito persone reali, ribadendo che l’età non è una giustificazione e scusandosi anche con i propri genitori.
La vicenda ha coinvolto anche altri allievi del talent: alcuni avrebbero mostrato sostegno indiretto alle persone offese, mentre altri avrebbero preso le distanze dal cantante sui social. Il web rimane diviso tra chi considera sufficienti le scuse e chi sostiene che il peso delle parole renda impossibile minimizzare quanto accaduto. Il dibattito resta aperto e pone l’accento su un tema sempre più centrale: la responsabilità digitale, soprattutto per chi si espone nel mondo dello spettacolo.
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