Morgan ha chiuso la chat creata per comunicare con la stampa e ora ha scelto come spalla Luca Jurman per parlare male di tutto e tutti; vittima dell’ennesimo attacco Maria De Filippi e Amici.
“Quando io ho fatto Amici mi sono messo in discussione nella cosa che so fare meglio di tutti, che è fare il direttore artistico della squadra. Scegliere i brani, capire la direzione giusta. Quelle sono cose che nessuno sa fare come me. Li mi ha detto ‘il ruolo era sbagliato, non era il tuo…’ mi ha screditato nella mia forza. Guarda, quando tu vuoi colpire una persona gli devi colpire il centro produttivo forte, il suo centro novralgico.”
Ha affermato Morgan riferendosi a una non meglio definita “lei”, che in molti hanno associato a Maria De Filippi.
Poi Morgan parla dell’addio ad Amici, dove appunto ha lavorato nel 2017.
“Ti dico solo una cosa fantastica. L’ultima puntata lei mi dice in riunione: Facciamo così Morgan, il pubblico è contro di te. Tu fingi una specie di incaz*atura, esci e te ne vai. Io parlerò di te in modo tale che il pubblico andrà tutto dalla tua parte. Ed io: Guarda non ho voglia di questa scenetta. Lei: Tranquillo, fidati facciamo così. E così ho fatto.
Ho simulato una sorta di incaz*atura farlocca e sono uscito. Quando sono ritornato non ci potevo credere. Non potevo credere alla bassezza. E lei mi guarda contento e mi fa: Contento?. Sai cosa ho detto? Sono comunista, sono comunista. Diamocela a gambe ragazzi. Ho preso i miei quattro assistenti e gli ho detto: andiamo e scappiamo.”
Speaker radiofonico, musicista e collaboratore di diverse testate nazionali e internazionali. Segue come inviato il Festival di Sanremo dal 1999 e l’Eurovision Song Contest dal 2014 oltre a numerose altre manifestazioni musicali. In vent’anni ha realizzato oltre 8.000 interviste con personaggi del mondo della musica, dello sport e dello spettacolo. Nel 2020 ha pubblicato il romanzo “La Festa di Don Martello” e nel 2022 “Galeotto fu il chinotto” e “Al primo colpo non cade la quercia”.