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Andrea e Matteo Bocelli emozionano al Borgo Laudato Sì: un inno alla fede e al creato

Andrea e Matteo Bocelli Oscar

Andrea Bocelli e il figlio Matteo hanno cantato il Cantico delle Creature all’inaugurazione del Borgo Laudato Sì di Castel Gandolfo, alla presenza di Papa Leone XIV.

Sono 55 gli ettari su cui si estende il nuovo Borgo Laudato Sì, inaugurato a Castel Gandolfo come luogo di spiritualità, natura, accoglienza e formazione. Nato su volontà di Papa Francesco, il Borgo vuole concretizzare i principi dell’enciclica Laudato Sì, promuovendo sostenibilità, economia circolare e attenzione ai più fragili.

Durante la cerimonia, Papa Leone XIV ha percorso i giardini e i palazzi del Borgo, incontrando religiosi, collaboratori, studenti e famiglie. Nelle sue parole l’invito a custodire il creato come vocazione fondamentale dell’uomo: “Un compito impegnativo ma affascinante, che costituisce un aspetto primario dell’esperienza cristiana”.

Il momento più toccante della giornata è arrivato con la musica. Andrea Bocelli e suo figlio Matteo hanno eseguito il Cantico delle Creature, sulle note di Fratello Sole Sorella Luna (Dolce è Sentire), accompagnati dall’orchestra e dal coro della diocesi di Roma diretti da monsignor Marco Frisina.

Non un concerto, ma un’unica interpretazione che ha trasformato il canto in preghiera universale, capace di unire fede e bellezza. Il tempo si è fermato, fino all’esplosione di un applauso commosso che ha coinvolto anche il Papa.

Il duetto tra padre e figlio ha rappresentato un passaggio di testimone artistico e spirituale. Se Andrea Bocelli, con la sua voce potente, ha da sempre portato speranza in tutto il mondo, la presenza di Matteo ha aggiunto freschezza ed emozione, rendendo quel canto un simbolo di continuità tra generazioni.

Bocelli, già protagonista di momenti memorabili come il concerto solitario nel Duomo di Milano durante la pandemia, ha donato al Borgo Laudato Sì un battesimo di musica e spirito, suggellando con la sua arte il messaggio di custodia del creato e fraternità universale.

Oltre alla dimensione spirituale, il Borgo ospiterà un Centro di Alta Formazione che accoglierà fino a 2.000 studenti l’anno da tutto il mondo, con programmi dedicati a rifugiati, persone fragili e lavoratori svantaggiati. Sarà anche un luogo aperto al pubblico, visitabile da circa 250.000 persone ogni anno, con produzioni agricole sostenibili e percorsi di ecologia integrale.

Un luogo che, come sottolineato da Papa Leone XIV, vuole essere “un seme di speranza” per costruire giustizia, pace e armonia con il creato.

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