Arisa shock; durante la prima puntata della nuova stagione di Belve, il programma di Rai 2 di Francesca Fagnani, la cantante ha parlato di sé a 360 gradi, tra rivelazioni shock e ammissioni di colpe.
“Io non lo farei, però come ho detto più volte i miei genitori si sono trovati di fronte un essere anomalo e loro erano un po’ inesperti, avevano le loro problematiche. Io li ringrazio sempre perché mi hanno preparata a tutto, posso sopportare qualsiasi cosa.”
Racconta Arisa, “forgiata a botte” dai genitori. La cantante prosegue.
“Sono considerata un’artista difficile, ma lo dicono apposta, perché ho un senso del dovere molto radicato che arriva anche dalle mie origini. Cambio spesso idea e ho bisogno di molto tempo per prendere una decisione.”
Poi Arisa parla della lite con Madame.
“Mi ha mandato un pezzo e poi lei è sparita. Sono passati mesi e mesi. Niente di personale. Io amo Madame, sia chiaro”.
Su Paola Iezzi…
“Se tu sei tranquillo con te stesso… Mi rimprovero di non essermi chiarita meglio. […] Non abbiamo fatto pace, ma non c’è da farla. Io sono pulita, tranquilla e serena.”
Un pensiero, poi, alla comunità LGBTQ+ che, dopo averla adottata, l’ha abbandonata dopo le polemiche della scorsa estate, legate ad alcune dichiarazioni su Giorgia Meloni.
“Mi sono sentita non capita, come una persona che si è battuta per una parte di persone ingrate. Però devo dire che sono le persone ai vertici, non posso fare nomi… quello mi ha deluso tanto. Non sono più un’icona gay? Ma che me ne frega! mi spiace solo che non mi sono fatta capire bene.”
Arisa a Belve ripercorre la carriera parlando del momento più basso della sua carriera e di quello che considera il più alto.
“Il più basso è stato quando ho detto a Simona Ventura che era falsa, non è vero, stavo facendo il mio gioco e lei il suo. Anzi colgo l’occasione per ricordarle che le voglio bene. Il momento più alto, invece, quando ho cantato La notte.”
Infine una presa di coscienza.
“Sto molto attenta a non perdermi, a volte i momenti di solitudine, la troppa introspezione ti porta ad essere più triste del dovuto.”
Speaker radiofonico, musicista e collaboratore di diverse testate nazionali e internazionali. Segue come inviato il Festival di Sanremo dal 1999 e l’Eurovision Song Contest dal 2014 oltre a numerose altre manifestazioni musicali. In vent’anni ha realizzato oltre 8.000 interviste con personaggi del mondo della musica, dello sport e dello spettacolo. Nel 2020 ha pubblicato il romanzo “La Festa di Don Martello” e nel 2022 “Galeotto fu il chinotto” e “Al primo colpo non cade la quercia”.