Dopo i successi di critica dell’EP “Next Big Thing“, l’8 marzo uscirà “Sangue” (Sony Music/Epic Records Italy/Pluggers), il debutto discografico di BigMama, protagonista della 74esima edizione del Festival di Sanremo con “La rabbia non ti basta”. (Qui la nostra videointervista).
Sangue è un disco sanguigno, vero, in cui rap, dance, pop, e reggaeton si mescolano con quella dose di ironia, che rappresenta la principale caratteristica della scrittura della rapper.
“Nel 2023 ho cercato di trovare la chiave giusta per esprimere concetti tramite la musica. Ho iniziato a sperimentare generi nuovi e nel disco ci sono influenze che vengono da diversi stili musicali.”
Spiega BigMama, in un incontro riservato alla stampa in cui ha presentato Sangue.
“Ho voluto parlare della mia vita proponendo qualche tematica più sensibile, qualcuna meno. Io non so scrivere d’amore, ma preferisco concentrarmi sul dolore. Ho voluto parlare di me al 100%. Io ho iniziato a scrivere per rabbia. Ho sempre sfogato il mio dolore con la musica. I pezzi d’amore sono infiniti, ma sono pochi quelli che arrivano. Non so scrivere d’amore.
Il disco si intitola ‘Sangue’ perché è una tematica importante. Nella vita ho sofferto abbastanza e ho visto scorrere parecchio sangue, in tutti i sensi. Ho avuto un cancro che è partito proprio dal mio sangue ed è un problema del quale ora parlo senza problemi.
Sono, poi, molto legata alla mia famiglia, ai miei fratellini. Legami di sangue indissolubili.
Poi… Nella vita ho fatto tutto da autodidatta. La mia passione è sanguigna! Non mi prendo troppo sul serio. Mi piace tanto ironizzare su me stessa.
Durante il mio percorso mi sono estremamente legata al rap, ma non ho mai voluto rinchiudermi in un genere solo perché è più comodo. Il rap mi ha permesso anche di riflettere, ma io canto, perché me ne frego del giudizio degli altri.”
Spiega BigMama, che poi approfondisce.
“La mia cura è sempre stata la musica. Io ho usato la musica al 100%. Ho sempre desiderato essere al centro dell’attenzione e la musica è sempre stata la mia medicina, la valvola di sfogo che mi ha sempre aiutato. Oggi quando sono nervosa scrivo. Ognuno ha il suo modo per sfogarsi.
L’anno scorso non sono riuscita a partecipare a Sanremo Giovani e ci sono rimasta tanto male. La delusione per non essere stata presa l’ho sfogata in musica, ma anche facendo sport, con la boxe.
Se non fossi entrata tra i Big, non so come sarebbe andata. Quest’anno ci tenevo tanto perché sapevo di avere dei bei pezzi e un messaggio. Una figura come la mia in Italia serve. Mi scrivono che salvo la vita. Forse questo è esagerato, ma io ci credo tanto. Dopo Sanremo le persone, anche grazie a me, sono più consapevoli del loro fisico. A livello televisivo non c’è mai stata un’artista come me. Sono felicissima che Amadeus ha visto una luce in me.”
L’album uscirà l’8 marzo, giorno della Festa della Donna.
“È una casualità. Quest’anno l’8 marzo è di venerdì. Marzo è un mese importante, ma io resto sempre dell’idea che le donne vadano valorizzate tutto l’anno. È un’ottima giornata per ribadire il valore della donna. Nel disco parlo di questo, ma anche nel mio discorso al Palazzo di Vetro dell’ONU ho celebrato la figura femminile, concentrandomi sul comportamento degli altri verso di me in quanto donna.”
Nel disco sono presenti i featuring con Myss Keta e La Nina.
“Myss Keta è una persona che io amo tanto. Lei è stata la prima a spendersi per i giovani e per portare un messaggio queer in Italia. È un onore collaborare con lei. Fino a tre anni fa c’erano pezzi omofobi anche nel rap e nell’hip hop. È un ambiente maschilista. Prima o poi cambieremo la rotta, me lo sento.
Cardi B, Doja Cat, Nicky Minaj sono in vetta alle classifiche internazionali, ma in Italia le donne non hanno ancora questa forza. Il rap parla della realtà e quindi è maschilista. Bisognerebbe fare un passo indietro. Fare una gara non serve a niente. Noi donne dobbiamo fare un nostro campionato e distinguerci per quello che siamo.
Sono innamorata della scrittura de La Nina. È una delle artiste più importanti e preparate nella scena. Le voglio un bene dell’anima.
Sangue significa anche radici. Nel disco, infatti, ci sono richiami del mio dialetto, della mia terra. Non sono mai stata troppo legata alla mia terra. Non ho mai sentito l’esigenza di parlarne troppo, ma lascio a La Nina il dialetto e certi versi.”
Nell’album un pezzo che merita attenzione è Dea, canzone che richiama l’universo sonoro di Lady Gaga, uno degli idoli di Marianna.
“È un pezzo dance che parla della rivalsa nei confronti delle persone che mi hanno trattato male durante tutto l’arco della mia vita. Io credo tanto in me stessa e nelle mie potenzialità. Non ho molti amici e questo è un tema difficile, delicato. Il problema del bullismo e della malattia è superato, ma mi dispiace non avere tempo per coltivare le amicizie.”
Nel disco spicca il brano Veleno, registrato in presa diretta, con il pianoforte suonato da Mark Harris, produttore, arrangiatore e polistrumentista americano da anni in Italia, che negli anni ha collaborato con i più grandi artisti del nostro paese, tra cui Fabrizio De Andrè e Renato Zero.
“E’ un pezzo intimo, intenso. Parla di me, l’ho scritto durante la difficile fase della chemioterapia. Lui mi ha seguito e io ho seguito lui. Io ero spaventata. È stata l’ennesima sfida. È stato un onore condividerla con lui. Una collaborazione che mi ha dato tanto.”
Per ora è stata annunciata soltanto la data dell’Alcatraz di Milano del prossimo 14 novembre, ma ci sarà musica anche in estate!
“Stiamo organizzando il tour estivo! Sarò in giro per l’Italia e presto comunicheremo le date.”

Speaker radiofonico, musicista e collaboratore di diverse testate nazionali e internazionali. Segue come inviato il Festival di Sanremo dal 1999 e l’Eurovision Song Contest dal 2014 oltre a numerose altre manifestazioni musicali. In vent’anni ha realizzato oltre 8.000 interviste con personaggi del mondo della musica, dello sport e dello spettacolo. Nel 2020 ha pubblicato il romanzo “La Festa di Don Martello” e nel 2022 “Galeotto fu il chinotto” e “Al primo colpo non cade la quercia”.
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