Caparezza

L’universo di Caparezza torna a espandersi con Orbit Orbit, nuovo album e fumetto uscito il 31 ottobre 2025 per BMG. Un progetto ambizioso e doppio – musicale e narrativo – che segna il ritorno del cantautore pugliese a quattro anni da Exuvia, ma anche la sua rinascita artistica e personale dopo un periodo difficile. Qui il link per l’acquisto di una copia fisica.

“Questo è un disco di libertà,” ha raccontato Caparezza durante la conferenza stampa. “Dopo aver parlato di prigionia in Prisoner 709 e di fuga in Exuvia, ora racconto la libertà di immaginare. Per me immaginare è il cibo dell’anima, il motore che mi ha salvato.”

Il titolo, spiega Caparezza, è più di una metafora: “Orbit Orbit è un’onomatopea che ho inventato per rappresentare l’immaginazione. Esiste il ‘mumble mumble’ per i pensieri, ma non c’era un suono per l’atto di immaginare. Per me immaginare è fluttuare, e ‘Orbit Orbit’ è quella vibrazione sospesa, quella sensazione di essere in orbita con la mente.”

L’album nasce da un fumetto scritto di suo pugno, poi divenuto la spina dorsale del disco.
È nato prima il fumetto,” racconta, “perché dopo Exuvia ho vissuto un momento molto buio. Avevo già allora problemi di acufene, che oggi si sono aggravati in una forma di ipoacusia. A un certo punto mi sono sentito svuotato: fare musica non mi dava più felicità, e ho pensato che la mia missione fosse finita. Poi mi sono rifugiato nella mia prima passione: il fumetto. Mi ha salvato.

La scintilla, come spesso accade, è nata da un incontro. Quattro anni fa, Caparezza partecipa a Lucca Comics & Games per presentare una variant cover di Exuvia:
Ero lì, tra gli stand, circondato da autori e disegnatori. Mi sentivo come un ragazzino di quattordici anni. Sono uscito da Lucca con un sorriso enorme. Ho pensato: ‘È incredibile come il fumetto riesca a restituirmi quella mentalità positiva che avevo perso’.”

Da quella sensazione è nata l’idea di scrivere un fumetto originale, poi di creare un disco che ne raccontasse i capitoli in musica. “All’inizio pensavo solo a un album strumentale, un collante tra le pagine. Poi, mentre scrivevo, ho sentito che i due linguaggi potevano dialogare. Da lì mi è sfuggita la mano: oggi ci sono un fumetto di 250 pagine e un album di 14 tracce, il più complesso che abbia mai scritto.

Due binari creativi che si alimentano a vicenda

Orbit Orbit è un progetto concepito come un sistema solare di idee: un fumetto e un disco che vivono di vita propria ma che si completano a vicenda.
Il fumetto e il disco sono due fratelli,” spiega Caparezza. “Si leggono e si ascoltano insieme. Ho immaginato che, finito un capitolo del fumetto, il lettore potesse ascoltare la canzone corrispondente. Di tutti i miei concept album, questo è il più concept di tutti.

Nel fumetto, ambientato tra sogno e realtà, Caparezza stesso diventa protagonista:
La storia parte da me che esco da un bosco e mi ritrovo nel backstage di un concerto, dove tutti sanno chi sono, tranne me. Mi chiudo in un camerino e da lì parte una doppia narrazione: una reale, una immaginata. Tutto ciò che accade nella realtà riverbera nel mondo fantastico.

Un disco sulla libertà e sull’immaginazione

Dopo la prigionia e la fuga dei dischi precedenti, Orbit Orbit è il capitolo della libertà.
Mi sono preso la libertà di non darmi limiti,” confessa l’artista. “È un disco che parla di come l’immaginazione sia lo spazio perfetto per la libertà. Lo spazio è sconfinato, infinito, ed è lì che mi sento a casa.

Le 14 tracce del disco raccontano questa libertà in forme diverse: dal viaggio interiore alla curiosità scientifica, dall’empatia umana al potere salvifico della creatività.
L’album parte con Fluttuo, orbito, un’introduzione che ti trascina nell’atmosfera spaziale, e arriva a Perlificat, un brano corale con 76 elementi tra strumenti e cori, che invita a ‘perlificare’: creare, resistere, generare bellezza. Perché la creatività resta l’unico antidoto contro il buio del mondo.

Caparezza_Orbit Orbit

I brani di Orbit Orbit: tra elettronica, orchestra e poesia

Nel sound di Orbit Orbit convivono sperimentazione elettronica e arrangiamenti sinfonici, frutto di un lavoro totalmente scritto, musicato e prodotto dallo stesso Caparezza.

Mi sono ispirato ai gruppi space come i Kraftwerk e i Rockets, che mi hanno fatto innamorare della musica. Ho voluto riscoprire quella dimensione futuristica, con sintetizzatori, ritmi galattici e suoni che sembrano provenire da un’altra orbita.

Il primo singolo, Io sono il viaggio, pubblicato il 9 ottobre, rappresenta la filosofia del disco: l’essere umano come percorso, non come destinazione.
Segue A Comic Book Saved My Life, una delle canzoni più personali mai scritte da Caparezza:
È il cuore pulsante del disco,” spiega. “Racconto tre momenti in cui il fumetto mi ha salvato la vita. È il mio modo di dire grazie a quell’universo che mi ha accolto quando ero perso.

Tra i momenti più particolari spicca Il banditore, prima cover ufficiale della carriera di Caparezza, dedicata a Enzo Del Re:
Era un artista che si accompagnava percuotendo una sedia. Mi piaceva l’idea di rendergli omaggio: è il brano più folle dell’album.

Non mancano gli omaggi alla cultura pop e alle icone italiane. In Gli occhi della mente c’è un campionamento del brano Deliri di Gianni Morandi, mentre Curiosity (Oltre il bagliore) ospita la voce autentica dell’astronauta Maurizio Cheli, originario di Zocca.

Tra filosofia e introspezione

Sotto la superficie spaziale e surreale, Orbit Orbit è un disco profondamente umano.
“Per fortuna ho una mente razionale, anche se vivo di immaginazione,” dice Caparezza. “La vita è fatta di cose che si ripetono, di imprevisti che diventano parte del percorso. Oggi ho capito che vivere significa accettare la ciclicità delle esperienze.”

La canzone Pathosfera, una ballad intensa, riflette sulla necessità di recuperare empatia in un mondo dominato da cinismo e violenza verbale.
“Non posso nascondere la mia paura di trovarmi in un mondo che non mi appartiene,” confida. “Siamo in un periodo in cui le brutture aumentano. Pathosfera parla proprio del ritorno al sentimento, alla compassione, alla capacità di sentire l’altro.”

In Cosmonaufrago, l’artista veste i panni di un astronauta che torna sulla Terra, raccontando le contraddizioni della libertà: “Essere liberi non significa non avere limiti, ma imparare a convivere con essi,” spiega.

Il numero nove e la simbologia del viaggio

Orbit Orbit è il mio nono disco, e il numero 9 ha un ruolo fondamentale,” rivela Caparezza. “È il numero della rinascita, del completamento di un ciclo. In un certo senso chiude una fase e ne apre un’altra.”

Le ispirazioni visive e musicali attraversano la cultura sci-fi, l’arte e la filosofia: da Galaxy Express 999, che l’artista definisce “il padre putativo dell’opera”, alle influenze elettroniche di Giorgio Moroder, ai suoni sintetici e siderali dei Rockets.

“Volevo creare un disco che fosse come un viaggio interstellare nella mente,” spiega. “Ogni brano è un pianeta, un luogo in cui mi fermo per osservare la realtà da un’altra prospettiva.”

Il fumetto “Orbit Orbit”: Caparezza debutta come sceneggiatore

Accanto al disco, Orbit Orbit è anche un fumetto di 240 pagine, edito da Sergio Bonelli Editore, disponibile in versione standard e deluxe.
Caparezza firma la sceneggiatura, mentre i disegni portano la firma di grandi autori come La Came, Matteo De Longis, Sergio Gerasi, Nicola Mari, Marco Nizzoli, Renato Riccio, Stefano Tamiazzo, Riccardo Torti e Yi Yang.

“È un viaggio onirico, folle e colorato,” racconta. “Un fumetto che rappresenta l’immaginazione nella sua forma più pura. L’ho concepito come un ringraziamento a ciò che mi ha formato.”

L’edizione deluxe include anche un’intervista esclusiva a Caparezza e un approfondimento dietro le quinte sul processo creativo.

Dal fumetto ai palchi: il ritorno ai fan

Dopo la presentazione ufficiale a Lucca Comics & Games 2025, Caparezza partirà in tour per una serie di incontri e firmacopie in tutta Italia – da Bologna a Milano, da Roma a Palermo, fino alla sua Molfetta – per poi tornare live nell’estate 2026 con oltre 20 date nei principali festival italiani.
“Non vedo l’ora di tornare sul palco,” dice sorridendo. “Ma questa volta, per me, il traguardo è già raggiunto. Il semplice fatto di essere qui, di aver ritrovato la voglia di creare, è la mia vittoria.”

Qui il calendario dei firmacopie, Qui il calendario live e Qui il link per l’acquisto dei biglietti.

“La mia libertà è immaginare”

Alla fine del viaggio, Caparezza si risveglia – come nel fumetto, come nella vita.
Mi sveglio e so chi sono,” conclude. “Oggi ho capito che la vita è vivere. Che ogni imprevisto è parte del percorso. Voglio anestetizzare la realtà creando mondi, perché non ci sarebbe una perla se non ci fosse un problema con la realtà.

E così Orbit Orbit diventa non solo un disco e un fumetto, ma una dichiarazione di poetica:
un invito a fluttuare, a immaginare, a orbitare intorno a ciò che ci salva.

Qui il link per l’acquisto di una copia fisica.

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