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Cesare Cremonini riempie San Siro e guarda al futuro: “Sono ancora affamato di musica e di vita”

Cesare Cremonini

Con 550mila biglietti venduti e tredici stadi già sold out, Cremonini Live 2025 si conferma il tour dei record per Cesare Cremonini, che domenica 15 giugno ha acceso San Siro con uno show monumentale da 27 brani e due ore e mezza di musica, il più lungo della sua carriera. Una serata carica di emozione, energia e consapevolezza, in cui il cantautore bolognese ha mostrato tutto il suo desiderio di evoluzione, mettendo al centro la musica, la sua voce e la voglia di sperimentare.

Cuore del tour è l’album Alaska Baby, nato da una crisi personale che Cremonini ha trasformato in arte. Otto i brani nuovi in scaletta, scelti non come riempitivi ma come fondamenta narrative dello spettacolo. «Era il momento di voltare pagina», spiega l’artista. «Il vecchio schema – le hit e tre brani nuovi – non avrebbe funzionato. Volevo che il pubblico vedesse un artista che si mette in gioco, non uno che si accontenta del karaoke».

Lo show è infatti una vera e propria opera pop: scenografia curata da Gio Forma, laser, luci in movimento e una band storica arricchita dall’elettronica di Alessio Natalizia. Cremonini cambia pelle durante lo spettacolo: suona il pianoforte trasparente, imbraccia la fisarmonica, balla, racconta, emoziona.

Cremonini ha lavorato duramente per arrivare pronto a questo appuntamento: si è isolato sulle Dolomiti, ha seguito una dieta ferrea – “no sugar, no social, no alcol” – e ha costruito ogni dettaglio dello show come se fosse un’opera d’arte. «Mi sento in forma, fisica e mentale. Il palco è il mio rifugio. Il tour è una bolla che mi protegge».

Il concerto, aperto da Alaska Baby e chiuso da Un giorno migliore, è una narrazione che attraversa passato, presente e futuro. Dai classici generazionali come 50 Special e La nuova stella di Broadway, ai momenti intimi con Acrobati e Poetica, ogni canzone è legata a un frammento della sua biografia. «Non ho mai cantato per fare cassa. Il mio compito è trasformare la vita in visione».

A Milano sono saliti sul palco Elisa, per una commovente Aurore Boreali, e Luca Carboni, con cui ha condiviso San Luca. «Un’anima gentile, una leggenda», ha detto Cesare Cremonini, commosso per il ritorno live del collega dopo la malattia. Ma non è finita: a Roma, per una delle due date all’Olimpico, si riformerà anche il trio con Jovanotti, per un momento che si preannuncia indimenticabile.

Il Cremonini Live 2025 è solo l’inizio. Il tour proseguirà anche nel 2026 con nuove tappe nei luoghi simbolo della musica live in Italia: il 6 giugno al Circo Massimo di Roma, il 10 all’Ippodromo SNAI La Maura di Milano, il 13 all’Autodromo di Imola e il 17 alla Visarno Arena di Firenze. «Vogliamo allargare la produzione e farla crescere ancora», ha anticipato. Qui il link per l’acquisto dei biglietti.

A 26 anni dall’inizio della sua carriera, Cesare Cremonini non ha alcuna intenzione di fermarsi: «Mi sono costruito il mio pubblico con costanza. Ci ho messo dodici anni per riempire il Forum. Ora voglio che sappiano che sono ancora affamato, che ho ancora tanto da dire. Quando arriverà il momento di fermarmi, lo capirò. Ma non è questo».

Cremonini Live 2025 è molto più di un tour. È un manifesto artistico, un viaggio interiore e collettivo, il racconto di chi ha fatto della sincerità la propria forza e del palco il luogo in cui condividere – senza filtri – il presente e i sogni che verranno.

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