Claudio Baglioni apre a Lampedusa il suo ultimo tour “Grand tour la vita è adesso” con un concerto gratuito il 27 settembre. Ma scoppia la polemica: l’evento costa oltre 700mila euro di fondi pubblici.
Claudio Baglioni ha scelto Lampedusa per la data “zero” del suo ultimo tour, il “Grand tour la vita è adesso”, che nel 2026 toccherà 40 città italiane. Il concerto, previsto per il 27 settembre 2025, sarà gratuito per il pubblico e rappresenta un ritorno simbolico sull’isola dove il cantautore ha organizzato per dieci anni il festival O’Scià.
Dietro l’entusiasmo per l’annuncio, però, si è aperta una polemica sui costi dell’operazione, che superano i 700mila euro (compresa l’imposta). L’evento rientra nel progetto “L’isola, i giovani e il futuro”, finanziato dall’Agenzia italiana per la gioventù: una tre giorni di attività culturali, ambientali e formative dedicate ai ragazzi, culminante proprio con il concerto di Baglioni.
Secondo la determina comunale, l’organizzazione è stata affidata direttamente alla società Friends and Partners Spa. Il sindaco di Lampedusa, Filippo Mannino, ha precisato che né Baglioni né i musicisti “prenderanno un euro” per esibirsi: i fondi coprono esclusivamente i costi di produzione e l’ospitalità di oltre cento partecipanti al progetto.
Non tutti, però, condividono questa scelta. L’associazione Obiettivo Pelagie e altre realtà locali, come riportato dal Fatto Quotidiano, sottolineano come i fondi avrebbero potuto essere destinati ad altre priorità dell’isola, come il rifacimento delle strade, il sostegno agli studenti fuori sede, l’assistenza ai malati o la ristrutturazione della guardia medica di Linosa.
“Un evento musicale di questa portata può essere importante per l’immagine dell’isola – scrivono – ma non può prescindere da una valutazione responsabile delle risorse pubbliche e delle reali necessità della comunità”.
Il primo cittadino, dal canto suo, rivendica la ricaduta positiva in termini di visibilità e turismo: “Settembre è stato riempito di visitatori grazie a questo evento – spiega Mannino – e senza questo finanziamento i fondi sarebbero andati a un altro comune”.
Il sindaco aggiunge anche che se Baglioni avesse richiesto un cachet, i costi sarebbero stati molto più alti: “Almeno 600mila euro in più per tre ore di musica. Invece qui viene solo per amore di questa terra”.
Quella di Lampedusa sarà l’unica data gratuita del tour di Claudio Baglioni, che nel 2026 porterà in tutta Italia i successi della sua carriera e una nuova versione dello storico album “La vita è adesso”, a 40 anni dalla sua pubblicazione.
Un evento che promette di regalare emozioni ai fan, ma che continua a dividere l’opinione pubblica tra chi vede in questo concerto un atto d’amore per l’isola e chi invece contesta l’uso delle risorse pubbliche per un’iniziativa di spettacolo.
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