Ha preso il via al Tribunale di Monza il processo per diffamazione che vede contrapposti Claudio Baglioni e alcuni volti noti di Striscia la Notizia, tra cui Antonio Ricci, ideatore del programma satirico di Canale 5, Ezio Greggio, Enzo Iacchetti, Gerry Scotti e Antonio Montanari, noto come “Mago Casanova”.
La disputa legale è legata al libro satirico Tutti poeti con Claudio. Dispensa essenziale per il poeta moderno, che ironizza sulla produzione artistica di Baglioni. Nel testo, e in alcuni servizi televisivi del programma, il cantante romano è stato descritto con toni sarcastici, definito “smemorato” e “distrattone”, con l’insinuazione che avrebbe copiato versi da poeti e letterati senza dichiararlo.
Secondo l’accusa, una parte di un’intervista rilasciata dall’artista nel 2013 sarebbe stata utilizzata fuori contesto per suggerire la sua consapevolezza riguardo ai presunti plagi. Claudio Baglioni ha così deciso di intraprendere un’azione legale contro Striscia la Notizia.
Antonio Ricci, ideatore del tg satirico, ha ribadito che quanto riportato nel libro e nei servizi televisivi rientra nel legittimo esercizio del diritto di satira. In passato, il programma aveva già ottenuto l’archiviazione dell’accusa di stampa clandestina legata al libro, ma ora resta in piedi la contestazione per diffamazione.
Il processo, che coinvolge una delle figure più iconiche della musica italiana e un programma noto per la sua vena ironica, promette di sollevare dibattiti sul confine tra satira e diffamazione. Baglioni, da sempre riservato e lontano dalle polemiche, si trova ora al centro di una vicenda che mette a confronto libertà di espressione e tutela della reputazione.
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