Dargen D’Amico, ospite di Giovanni Floris a DiMartedì, torna a parlare di Sanremo e della presunta censura a Domenica In.
Il cantante, interrotto da Mara Venier nella puntata post Festival e poi, a differenza da quanto affermato dalla conduttrice, non invitato nella trasmissione successiva ha spiegato.
“Credo di avere avuto un trattamento abbastanza elastico in Rai, nessuno mi ha mai chiesto quello che avrei detto, e fatto notare che quello che stavo dicendo non era in linea. Mi hanno interrotto ma ero già entrato nell’argomento.”
Poi Dargen D’Amico ha approfondito.
“Si è reso evidente che il silenzio sui bambini massacrati non corrisponde al sentire delle persone, che vogliono invece che questa cosa si fermi, e che l’Italia faccia valere il suo peso diplomatico in questo senso.
Sappiamo bene che tutti hanno un padrone, ce lo abbiamo tutti. Ma il mio padrone in questo caso è l’umanità: questo silenzio complice mi ha costretto a parlare.
Sono stanco di vedere fratelli e sorelle trattati come cittadini di Serie B anziché come risorse.”
Poi Dargen D’Amico viene stoppato da Giovanni Floris, che da qualche minuto aveva in attesa la segretaria del Pd Elly Schlein.
“È già finito?”
Si interroga sorpreso il cantante che al Festival ha portato il singolo Onda Alta.
Dargen D’Amico censura

Speaker radiofonico, musicista e collaboratore di diverse testate nazionali e internazionali. Segue come inviato il Festival di Sanremo dal 1999 e l’Eurovision Song Contest dal 2014 oltre a numerose altre manifestazioni musicali. In vent’anni ha realizzato oltre 8.000 interviste con personaggi del mondo della musica, dello sport e dello spettacolo. Nel 2020 ha pubblicato il romanzo “La Festa di Don Martello” e nel 2022 “Galeotto fu il chinotto” e “Al primo colpo non cade la quercia”.
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