Eros Ramazzotti inaugura un nuovo capitolo della sua carriera e celebra 40 anni di musica con Una Storia Importante / Una Historia Importante, il nuovo album internazionale disponibile dal 21 novembre in tutto il mondo. Qui il link per l’acquisto di una copia fisica.
Un progetto ambizioso, presentato alla stampa nella sua Franciacorta, a Ca’ Del Bosco, il luogo dove oggi vive e che sente come casa.
Il disco arriva a tre anni dall’ultimo lavoro e nasce nel segno delle sue origini, della maturità artistica e di uno sguardo al futuro, tra brani inediti e grandi successi reinterpretati con artisti italiani e internazionali.
Il titolo non è casuale: Una Storia Importante è la canzone che nel 1985 lo lanciò al Festival di Sanremo tra i Big e gli aprì la strada al mercato europeo. Oggi, proprio da quell’eredità nasce un nuovo disco composto da 15 tracce in versione italiana e spagnola, distribuito da Sony Music e realizzato con la produzione di CanovA.
Il progetto intreccia brani storici riarrangiati, nuove versioni in duetto e inediti che ampliano il repertorio di Ramazzotti.
Il primo singolo, “Il mio giorno preferito” / “Mi día preferido”, scritto con Calcutta, Tommaso Paradiso, D’Erme e CanovA, ha già conquistato il primo posto nell’airplay radiofonico italiano nella settimana di debutto, diventando il primo singolo del 2025 a farlo.
Tra gli inediti spiccano:
“Festa” / “Fiesta”
“Domani” / “Mañana”
“Stupide parole romantiche” / “Estúpidas palabras románticas”
“5 secondi” / “5 segundos”
“Buona stella”, firmata con Elisa e già presentata dal vivo allo Ziggo Dome di Amsterdam durante la Première mondiale.
Il disco è impreziosito da una lunga lista di ospiti che Ramazzotti definisce “amici veri”, chiamati a festeggiare quarant’anni di carriera.
Tra le collaborazioni italiane troviamo:
Ultimo, protagonista insieme a Ramazzotti della nuova versione di Un’emozione per sempre;
Giorgia, che torna a cantare con lui in Quanto amore sei, ricordando in conferenza la loro amicizia e la stima reciproca;
Max Pezzali, che duetta in Come nei film;
Jovanotti, firmatario con Eros dell’inedito La mia strada;
Andrea Bocelli, con cui nasce una versione intensa di Se bastasse una canzone.
Sul fronte internazionale, Eros coinvolge:
Alicia Keys, che interpreta con lui una nuova versione de L’Aurora, brano dedicato alla figlia Aurora;
Carín León, star messicana con cui canta Otra como tú;
Kany García, per la versione spagnola di Una emoción para siempre;
Lali, che porta energia latina in Fuego en el fuego.
Alicia Keys ha definito la collaborazione “un’esperienza genuina e piena d’emozione”, raccontando del forte feeling nato in studio anche senza condividere la stessa lingua.
La presentazione del disco a Ca’ Del Bosco è stata moderata proprio dalla figlia Aurora Ramazzotti, rendendo l’incontro un momento intimo e quasi domestico.
Eros si è raccontato con sincerità:
“L’Italia è la mia casa, nel bene e nel male. Abbiamo un Paese bellissimo con grandi risorse, ma dobbiamo imparare ad applicarci di più.”
Parlando di musica e del mercato attuale, Ramazzotti non ha nascosto le sue idee: rifiuta l’uso sistematico dell’autotune, sostiene il ritorno al giudizio sul talento e sulla voce reale,vrivendica la sua coerenza artistica.
“A me hanno detto che l’autotune me lo sono mangiato! Dal vivo, se non hai la voce non vai lontano.”
La “data zero” sarà l’11 febbraio 2026 al PalaUnical di Mantova.
Nel corso della presentazione di Una Storia Importante a Ca’ Del Bosco, Eros Ramazzotti ha dedicato spazio anche a uno dei momenti più attesi del suo grande ritorno: la ripartenza dei tour negli stadi. Un traguardo che, come ha raccontato, mancava da ben vent’anni e che torna a segnare una fase cruciale della sua carriera.
“Manco negli stadi da 20 anni”, ha dichiarato con emozione. Una constatazione che non nasconde né nostalgia né retorica, ma piuttosto una fame artistica che il pubblico non vedeva così evidente da tempo. Il ritorno sulle grandi arene arriva con un tour imponente, Una Storia Importante World Tour, che toccherà più di 30 Paesi tra Europa, Nord America, Canada e America Latina, confermando ancora una volta la dimensione internazionale dell’artista italiano.
Ramazzotti si prepara a riprendere il suo posto là dove la sua musica è nata per risuonare: davanti a decine di migliaia di persone.
Per il cantautore, tornare negli stadi non è solo un traguardo professionale, ma il simbolo di un nuovo inizio:
“Se sei credibile e ci metti il cuore, puoi andare avanti per tutta la vita.”
Il ritorno dal vivo rappresenta il completamento naturale di un progetto discografico che celebra 40 anni di carriera, tra successi storici e nuove collaborazioni, affermando ancora una volta che – come Eros ribadisce – il pop non morirà mai.
Negli stadi, come nella vita, Ramazzotti vuole arrivare con ciò che ritiene davvero fondamentale: la voce, il contatto con il pubblico e la verità nelle canzoni. Un ritorno, il suo, che ha il sapore di una “storia importante” nel senso più vero dell’espressione.
Ramazzotti ha scherzato anche su un sogno nel cassetto:
“Mi inginocchierei sui ceci per fare un duetto con Lady Gaga!”
La chiusura della conferenza è una dichiarazione d’amore ai fan e alla famiglia:
“La musica è la cosa che ho fatto meglio nella vita, insieme ai miei figli. La mia storia importante siete voi.”
Con Una Storia Importante, Eros Ramazzotti non solo celebra quattro decenni di musica, ma riafferma ciò che da sempre lo rende riconoscibile: una voce unica, la centralità della melodia, e una visione del pop come genere senza tempo.
Un album che guarda indietro senza nostalgia e avanti senza paura, con l’entusiasmo di chi non ha alcuna intenzione di fermarsi.
Speaker radiofonico, musicista e collaboratore di diverse testate nazionali e internazionali. Segue come inviato il Festival di Sanremo dal 1999 e l’Eurovision Song Contest dal 2014 oltre a numerose altre manifestazioni musicali. In vent’anni ha realizzato oltre 8.000 interviste con personaggi del mondo della musica, dello sport e dello spettacolo. Nel 2020 ha pubblicato il romanzo “La Festa di Don Martello” e nel 2022 “Galeotto fu il chinotto” e “Al primo colpo non cade la quercia”.
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