Gli EUGENIO IN VIA DI GIOIA, che tutti conoscono per la loro imprevedibile creatività e il desiderio di aprirsi sempre a nuove sfide per veicolare la loro musica, anche per il lancio del prossimo singolo inedito “PORTAMI”, si sono inventati un esperimento che ribalta i canoni della comunicazione, un’esperienza alternativa che, come è sempre successo, racconta qualcosa di loro e al contempo raccontare qualcosa di noi, di una società travolta da relazioni effimere.

Da sempre in direzione ostinata e contraria, proseguono così il loro viaggio personale e artistico con un esperimento sociale e digitale coraggioso, al tempo stesso distopico e realista, che ha preso vita al Porto di Genova ieri, domenica 17 marzo e continuerà fino a venerdì 22, coinvolgendo l’intera collettività.
Ma questa volta gli Eugenio non ci saranno, partiti per un viaggio senza smartphone, li hanno abbandonati al Porto di Genova (Porto Antico, al Molo Vecchio) posizionandoli all’interno di una teca rivolta verso il mare, fulcro di un’installazione simbolica, fisica e digitale.
“Lascereste tutto a terra per viaggiare senza navigatore, senza programmi, senza cellulare e alcun contatto con il mondo?”
Prima della partenza, ieri sera, l’annuncio sui social e poi l’inquadratura sul Porto di Genova in diretta continua per 5 giorni da uno degli smartphone sul canale YouTube degli Eugenio in Via Di Gioia. La band ha invitato i passanti ad animare la diretta con messaggi, gesti, contenuti, performance, oggetti o semplici istanti di vita quotidiana fino al rientro, previsto per il 22 marzo alle 8 del mattino, quando terminerà questa lunga maratona non-stop.
Se uno smartphone riprende costantemente tutto ciò che accade, gli altri 3 telefoni, collegati agli account Instagram e TikTok dei ragazzi, sono a disposizione del pubblico che può attivarli nel momento in cui vuole, lasciare il suo contributo e diventare protagonista di questo spazio reale e virtuale al tempo stesso.
Il confine tra reale e digitale è quasi impercettibile oggi, ma la forma artistica ha bisogno ancora di un luogo fisico, pubblico e libero per poter contare su un porto sicuro di incontro, di sperimentazione e di scambio culturale.
In questo senso, la totale autonomia nella gestione delle performance e l’occupazione, in senso civico, dello spazio fisico del Porto, diventa per tutte e per tutti una scelta di partecipazione attiva, atterrando sul digitale, mezzo che notoriamente amplifica le voci senza alcun filtro critico.
Il palcoscenico a terra è stato disegnato direttamente dagli Eugenio e riprende la copertina della nuova release, un cerchio che non si chiude, una sorta di conchiglia, sempre aperta e mai escludente, in cui la persona, esprimendo la propria artisticità, diventa preziosa.
“Immaginiamo uno spazio che sia un megafono per coloro che sono desiderosi di partecipare, parlare, incontrarsi, comunicare, esibirsi, fermarsi, prendersi cura e tempo per sé e gli altri: questo significa interagire con l’installazione.”
Il porto, come piattaforma fisica, e la teca, saranno lo spazio in cui tutto ciò che succederà contribuirà a trasformare un luogo pubblico e di passaggio in un punto di incontro significativo che si riempie spontaneamente di senso.
Uno spazio che diventa partecipazione in cui la cittadinanza può essere parte attiva e le persone possono essere semplicemente loro stesse modificando i connotati del luogo e plasmando, con la propria presenza e azione, la realtà.
In attesa che tornino gli Eugenio chiunque è invitato a prendere parte a questo progetto con il proprio contributo al fine di rendere ancora una volta il risultato finale un’opera collettiva.
In pre-save da oggi, lunedì 18 marzo, il nuovo brano “PORTAMI” (https://eivdg.lnk.to/portami), in uscita venerdì 22 marzo.
Foto di Debora Savian

Speaker radiofonico, musicista e collaboratore di diverse testate nazionali e internazionali. Segue come inviato il Festival di Sanremo dal 1999 e l’Eurovision Song Contest dal 2014 oltre a numerose altre manifestazioni musicali. In vent’anni ha realizzato oltre 8.000 interviste con personaggi del mondo della musica, dello sport e dello spettacolo. Nel 2020 ha pubblicato il romanzo “La Festa di Don Martello” e nel 2022 “Galeotto fu il chinotto” e “Al primo colpo non cade la quercia”.
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