Besa

Intervista a Besa, rappresentante dell’Albania all’Eurovision Song Contest 2024 con il brano Titan. Il paese lo scorso anno ha ottenuto un buon ventiduesimo posto nella finale con il collettivo Albina and Familja Kelmendi.

https://www.youtube.com/watch?v=nrjFhjpm7D8&pp=ygUPYmVzYSBldXJvdmlzaW9u

Eurovision 2024, Intervista a Besa, rappresentante dell’Albania

Prima di tutto parliamo di “Titan”, la tua canzone. Come è nata?
Era un periodo diciamo un po’ difficile per me e ho cercato di esternare quello che stavo provando scrivendo una canzone. Sono tornata dopo tanti anni al FIK e mi sembrava il brano giusto. In effetti è stato così.

Come ti fa sentire cantare una tua creatura?
E’ bello perché anche la canzone si è trasformata, è cresciuta durante questo processo. Mi sento molto bene perchè sono soddisfatta della forma che “Titan” ha assunto. E’ una canzone con un messaggio forte, molto importante. Siamo titani e possiamo affrontare aualsiasi difficoltà.

Come vedi la scena musicale nel tuo paese?
La musica in Albania ha molti colori e ci sono tanti stili. Ci sono tanti artisti e quest’anno penso che sia un tocco un po’ più internazionale rispetto al passato.

Cosa conosci della musica italiana?
Mi piace Elisa, mi piace Giorgia, Vasco Rossi lo adoro, i Måneskin li amo. Chi altro? Mahmood, mi piace tanto.

I Måneskin hanno dato una rilevanza all’Eurovision non da poco. Come pensi che sia cambiata appunto la prospettiva che hanno le persone dell’Eurovision grazie al loro successo?
I Måneskin hanno riportato quel rock and roll in quella forma che era molto interessante, molto fresca, molto innovativa. Appunto penso che abbia dato la libertà agli altri artisti di esprimersi come vogliono essere.

Ti piacerebbe partecipare a Sanremo?
Sì, perché no. Certo. In Albania noi guardiamo Sanremo, da tanti anni. E’ fantastico.

C’è una vicinanza territoriale, ma non solo tra Italia e Albania, c’è una vicinanza soprattutto di cuore e tra l’altro qualche anno fa un artista italo albanese, ha rappresentato proprio l’Italia, ovvero Ermal Meta. Tu come senti l’Italia? Cosa rappresenta per te l’Italia?
L’Italia per me è come una grande sorella, ecco. Conosco la cultura italiana, sono cresciuta guardando la TV italiana. Ho dimenticato un po’ la lingua perché sono passati tanti anni; ho anche vissuto in Francia e in Inghilterra, però siamo molto vicini.

Tu hai parlato appunto prima del FIK, mancavi da un po’ di tempo e anche cambiata un po’ la regola perché una volta chi vinceva andava direttamente all’Eurovision, adesso invece c’è un meccanismo un po’ diverso e tra l’altro per esempio lo scorso anno, aveva penalizzato un artista che in Italia è molto nota, ovvero Elsa Lila. Tu vedi questa scelta che poi ti ha premiato?
Hanno fatto una scelta più giusta come meccanismo, perché il Festivali i Këngës c’è da 50-60 anni, perciò essendo soltanto il tramite che ti porta all’Eurovision, aveva perso un po’ di valore. Molti di loro vogliono andare all’Eurovision e molti di loro vogliono presentarsi al Festivali i Këngës, senza per forza ambire all’ESC. Quindi secondo me questa distinzione è giusta.

Com’è andato questo mese?
Questo mese è stato molto veloce, abbiamo avuto tanto da fare, però adesso è più eccitante, i giorni passano molto in fretta e dunque siamo pronti. Tutto sta andando bene, siamo emozionati.

Hai avuto possibilità anche di visitare Malmö?
Pochino, Malmö sembra un po’ tranquilla. Siamo andati al parco e poco altro. Io devo proteggere la mia voce e dunque non vado fuori!

Foto di Alma Bengtsson EBU

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