A poche settimane dall’assemblea generale dell’EBU, in programma a dicembre a Ginevra, sembra ormai quasi certo che Israele parteciperà regolarmente all’Eurovision Song Contest 2026. Dopo settimane di tensioni e ipotesi di esclusione, la visita a Gerusalemme dell’amministratore delegato dell’emittente pubblica austriaca ORF, Roland Weissmann, ha segnato una svolta importante.
Durante l’incontro con il presidente israeliano Isaac Herzog e con Golan Yochpaz, CEO di KAN (emittente pubblica israeliana), Weissmann ha espresso pieno sostegno al diritto di Israele di prendere parte al concorso europeo, sottolineando il valore storico della sua presenza in una manifestazione che nel 2026 celebrerà il suo 70° anniversario.
Secondo quanto riportato dai media locali, la minaccia di un’esclusione di Israele sarebbe dunque rientrata quasi del tutto. Dopo il cessate il fuoco nella Striscia di Gaza, la votazione che avrebbe dovuto decidere sul caso è stata infatti sostituita da una sessione di confronto prevista per dicembre.
Golan Yochpaz, CEO di KAN, ha ribadito che “non esiste alcuna base legale né giustificazione” per l’esclusione di Israele, ricordando come il Paese abbia sempre rispettato i regolamenti dell’EBU e continuerà a farlo. Anche il presidente Herzog ha sottolineato l’importanza di preservare l’indipendenza editoriale e operativa dell’emittente nazionale.
Il ruolo dell’Austria si è rivelato decisivo per sbloccare la situazione, con la visita del CEO di ORF considerata da molti una conferma di fatto della presenza di Israele al prossimo Eurovision 2026.

La musica è la sua grande passione, segue come inviata l’Eurovision Song Contest e il Festival di Sanremo. Negli anni ha collaborato con diverse emittenti radiofoniche. Ama i gatti, il Giappone e la cultura manga!
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