A poche settimane dall’assemblea straordinaria indetta dall’EBU per decidere sulla partecipazione di Israele all’Eurovision Song Contest 2026 di Vienna, il broadcaster pubblico israeliano KAN ha diffuso una nota ufficiale.
La decisione di convocare un voto tra tutti i membri dell’Unione Europea di Radiodiffusione arriva dopo che il board esecutivo non è riuscito a trovare un accordo sulla questione, segno di una spaccatura interna senza precedenti.
Nel comunicato, KAN ribadisce con fermezza la propria speranza che l’Eurovision resti un evento culturale e non politico, fedele alla sua identità originaria. L’emittente sottolinea inoltre che il concorso, giunto alla sua 70ª edizione, è nato come simbolo di unità, solidarietà e condivisione tra popoli.
“L’eventuale esclusione di Israele – si legge nella nota – andrebbe contro lo spirito del contest e potrebbe avere gravi ripercussioni sui valori per cui l’EBU si è sempre distinta”.
KAN ricorda inoltre che, secondo gli statuti dell’EBU, decisioni straordinarie come l’esclusione di un Paese membro richiedono il voto favorevole di almeno il 75% dell’assemblea generale. Una soglia molto alta che, secondo il broadcaster israeliano, garantisce la serietà e l’eccezionalità di una scelta di questo tipo.
La votazione è attesa per novembre 2025 e rappresenterà un momento cruciale nella storia della manifestazione. Qualunque sia l’esito, Eurovision 2026 sarà ricordato non solo per il suo anniversario, ma anche per il dibattito acceso sul rapporto tra musica, politica e inclusione.
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