Fabio Concato Madame

Fabio Concato in un’intervista parla della musica attuale, soffermandosi su rap e trap ed elogiando Madame.

Mi diverto ancora e ancora mi sento un ‘facente parte’ della produzione musicale. Si viaggia, si aprono e chiudono valigie, si va incontro alle persone, che poi è la parte più bella del gioco. Mi piace cantare ai concerti per chi è venuto lì e ti vuole bene.”

Queste le sue parole al Corriere della Sera. Fabio Concato, poi, si sofferma sulla nuova generazione cantautorale.

I cantautori ci sono ancora, eccome. […] La musica popolare può essere anche molto complicata e difficile, non va banalizzata. Bisogna essere attenti al modo di accostare le parole. Oggi esistono questi rapper, alcuni fenomenali, per carità, ma io fatico molto a leggere i loro testi con le orecchie, per così dire. Duecentomila parole tutte insieme appiattiscono una canzone: non credo che tra quarant’anni canteremo i brani più visualizzati oggi. Mi sembra manchi un po’ la musica.”

Per Fabio Concato c’è una sola eccezione, Madame.

Prendiamo le donne: a parte Madame, una fuoriclasse, una che appena senti due note pensi ‘questa è Madame’, quasi tutte sono ottime fotocopie di voci anche belle, però troppo simili. La differenza la fa la qualità, sempre. La riconoscibilità. Però lo stile non s’inventa a tavolino, non lo creano i discografici. Ci sono canzoni di cinquanta o sessant’anni fa che stanno ancora benissimo in piedi, si chiama scienza degli accordi. I classici li canteremo sempre. Endrigo, Dalla e Lauzi sono immortali. […] Mi piace questa Italia trasversale e non teorica, non social ma in carne e ossa: la mia natura raminga ne se compiace molto.”

Infine un messaggio.

La buona creanza non è debolezza o mancanza di carattere. Essere gentili non significa essere cogli*ni”