Fedez Luca Jurman

Un nuovo episodio di Pulp Podcast si è trasformato in uno dei confronti più diretti e intensi mai avvenuti nel panorama musicale italiano: protagonisti Fedez e Luca Jurman, che hanno discusso a viso aperto di talent show, discografia, Spotify e della crisi del sistema musicale italiano, tra aneddoti personali, accuse e riflessioni sul futuro della musica.

Un episodio, intitolato I teatrini dell’industria musicale, in cui memoria, denuncia e visioni opposte si intrecciano in un dialogo serrato, che sta già facendo discutere artisti e addetti ai lavori.

Luca Jurman ha spiegato:

“Il punto di svolta è stato l’arrivo dei talent show italiani. All’estero il talento resta al centro, qui invece è diventato un prodotto. Da 20 anni la discografia ha perso la sua competenza: i grandi direttori artistici non ci sono più, tutto si basa solo sui numeri.”

Jurman ha ricordato anche il suo distacco da Amici, spiegando di essersi trovato in un contesto televisivo che non gli permetteva più di esprimersi liberamente:

“In tv cercavano di ridurre il mio spazio e farmi apparire in modo distorto. A quel punto ho deciso di uscire e dire la verità da fuori. Da dentro era impossibile combattere certi meccanismi.”

Da allora, Jurman ha scelto di denunciare pubblicamente le distorsioni del sistema, “un mondo dove anche chi non ha competenze viene trattato come un professore”.

Fedez riconosce che i talent show hanno avuto un peso determinante, ma ne ridimensiona l’impatto nel lungo periodo:

“C’è stato uno strapotere dei talent, è vero. Ma la musica non è uno sprint: è una maratona. Quello che resta è la personalità, non il successo lampo.”

Il rapper ha raccontato un aneddoto legato al 2013, quando il rapper Moreno trionfò ad Amici:

“Era un fenomeno fast food, fatto in un mese. Un disco scritto in parte da altri, solo per soldi. Eppure chi lo produceva si presentava come paladina dell’hip hop.”

Fedez ha poi ironizzato anche su Rudy Zerbi, oggi volto fisso del talent:

“Ma nessuno ha mai letto la biografia di Rudy Zerbi? È il discografico che ha fallito di più nella storia e viene ancora presentato come un esempio di successo.”

Il vocal coach ha rivelato anche i dettagli della sua battaglia legale contro Fascino PGT (la società di Maria De Filippi) e RTI.

“Mi hanno accusato di screditare il programma e chiesto 50 mila euro di risarcimento. Poi la cifra è salita a quasi 10 milioni. È una SLAPP, una causa intimidatoria per fermare la libertà di critica.”

La denuncia riguarderebbe l’uso di spezzoni di Amici nelle sue reaction su Twitch. Fedez e Marra hanno difeso Jurman:

“Si tratta di critica, non pirateria.”

Il rischio, secondo tutti, è enorme:

“Se vincesse RTI, sarebbe un precedente gravissimo. Castigherebbero uno per punirne cento.”

Non è mancato un attacco diretto a Spotify, accusata di opacità nei meccanismi di classifica.
Jurman ha ammesso:

“Avevo fatto una campagna per chiedere che Spotify venisse chiusa: il sistema non è trasparente.”

Fedez ha rincarato la dose con un esempio concreto:

“Quando hanno reso visibili le visualizzazioni dei podcast, ci siamo accorti che quelli sempre primi in classifica avevano la metà delle nostre views. Ci hanno detto che le classifiche vengono calcolate in altro modo. Ma guarda caso, in cima ci sono sempre i contenuti delle major o prodotti da Spotify stessa.”

Una riflessione che riapre il dibattito sulla trasparenza dello streaming e sul potere delle piattaforme digitali nel determinare i successi musicali.

Nella parte finale, Fedez ha raccontato anche i motivi del suo addio a X Factor:

“Non me ne sono andato, mi sono fatto cacciare. Non mi emozionavo più. I ragazzi non sono artisti, sono parte di un format televisivo. L’ultimo anno lo facevo solo per soldi, tanti soldi.”

E aggiunge un episodio emblematico:

“Volevano eliminare un concorrente perché si vedevano le rotelle del pianoforte. Ho detto: ‘Andate a cagare, non lo elimino per questo’. Lì capisci che i fili li tirano altri, non la musica.”

Oggi, secondo il rapper, è più utile “farsi la musica in cameretta e usare i propri canali web”, molto più liberi di un talent show.

L’incontro tra Fedez e Luca Jurman nel nuovo episodio di Pulp Podcast non è solo un dibattito sul mondo della musica, ma una radiografia cruda del sistema culturale italiano: dai talent show alle piattaforme digitali, passando per la libertà artistica e la trasparenza.
Un dialogo acceso e necessario, disponibile sul canale ufficiale del podcast.

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