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Francesco Guccini e Fabri Fibra, primo incontro a Pavana: “L’Avvelenata unisce due mondi opposti”

Francesco Guccini Fabri Fibra

Un incontro inedito e storico: Francesco Guccini e Fabri Fibra si sono ritrovati faccia a faccia a Pavana, nella casa del cantautore, per un servizio speciale pubblicato sul Venerdì. Due artisti lontani per generazione e linguaggio, ma uniti da un brano che ha segnato la storia della musica italiana: L’Avvelenata.

Nel suo ultimo album, Fabri Fibra ha deciso di riprendere uno dei testi più iconici e furiosi di Guccini, scritto 49 anni fa. Lo stesso rapper, che oggi ha proprio quell’età, ha raccontato di aver vissuto con emozione la concessione del brano da parte del Maestro: «Gli ho scritto e lui mi ha risposto con un vocale dicendo che gli faceva piacere. È stato un momento fantastico, mi ha fatto capire che ero sulla strada giusta».

Una canzone generazionale

L’Avvelenata è stato un manifesto di ribellione e disincanto per un’intera generazione. Oggi, in un’epoca in cui le invettive passano soprattutto dai social network, il brano torna con nuova forza grazie al rap, genere che da sempre si nutre di denuncia e critica sociale.

L’incontro a Pavana, curato dal giornalista Luca Valtorta, ha mostrato le affinità tra il cantautore e il rapper: entrambi, con stili diversi, hanno dato voce al malessere, alla rabbia e al bisogno di autenticità delle loro epoche.

Come ha osservato Guia Soncini, che ha intitolato la sua rubrica proprio L’Avvelenata, la canzone di Guccini resta un punto di riferimento imprescindibile per comprendere il rapporto tra musica e società, ieri come oggi.

Il risultato è un ponte tra passato e presente: Guccini e Fibra, due avvelenati diversi ma uniti dalla stessa urgenza di raccontare la verità.

Già lo scorso luglio Fabri Fibra aveva parlato dell’importanza del brano e aveva espresso, al Corriere della Sera, il desiderio di incontrarla.

“Questa è stata una delle ultime tracce registrate per il disco: completava il quadro alla perfezione. L’unica incognita era quella di ottenere la liberatoria da Guccini. Ho incrociato le dita, poi ho avuto modo di scrivergli e lui mi ha risposto con un vocale dicendomi che gli faceva piacere. È stato un momento fantastico, mi ha fatto capire che ero sulla strada giusta. Da lì in poi non ho più avuto modo di sentirlo, anche perché con le interviste, la promozione e i live, non sto sentendo nessuno. Spero, comunque, di avere presto occasione di ringraziarlo di persona”

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