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Giornata internazionale contro la violenza sulle donne: significato, simboli e 10 canzoni per ricordare e riflettere

Giornata internazionale contro la violenza sulle donne

Il 25 novembre si celebra in tutto il mondo la Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, istituita dall’ONU nel 1999. La data non è casuale, ma ricorda l’assassinio delle sorelle Mirabal, tre attiviste politiche della Repubblica Dominicana torturate, violentate e uccise il 25 novembre 1960. Da allora, milioni di persone in tutto il mondo si uniscono per far sentire la propria voce contro una piaga globale che attraversa culture, classi sociali e confini.

Negli ultimi anni, simboli potenti come le scarpe rosse e le panchine rosse sono diventati iconici. Le scarpe rosse nascono dall’installazione dell’artista messicana Elina Chauvet a Ciudad Juárez, città segnata da migliaia di femminicidi. Il rosso ha poi iniziato a rappresentare una memoria collettiva, un grido visibile nelle piazze, nei parchi e nei paesi: un invito a non distogliere lo sguardo da una realtà ancora troppo diffusa, soprattutto negli ambienti familiari e domestici.

Parlare di violenza significa anche chiedersi come la società possa agire. Sostenere una vittima significa ascoltarla, rispettarne i tempi, credere alle sue parole e indirizzarla verso centri antiviolenza e reti di supporto specializzate. Educare a relazioni sane, in casa come nelle scuole, è un passo fondamentale per sradicare gli stereotipi e prevenire comportamenti tossici fin dall’infanzia. Allo stesso modo, riconoscere la violenza assistita come forma di abuso sui minori è essenziale per proteggere chi vive in ambienti familiari pericolosi, dove i conflitti agiti sugli adulti lasciano cicatrici profonde anche nei figli.

Giornata internazionale contro la violenza sulle donne: 10 canzoni per ricordare e riflettere

Anche la musica, da sempre specchio sociale e voce collettiva, negli anni ha raccontato il dolore delle donne e la resistenza contro la violenza. Molti artisti italiani e internazionali hanno scelto di affrontare il tema con coraggio, ciascuno con una prospettiva diversa. Ecco 10 canzoni che aiutano a comprendere, sentire e ricordare.

Quello che le donne non dicono” di Fiorella Mannoia è un brano che racconta la forza silenziosa, la resilienza e la dignità delle donne spesso costrette a sopportare più di quanto dicano. La canzone non parla direttamente di violenza fisica, ma del peso invisibile che molte donne portano, dando loro finalmente una voce.

Donna” di Mia Martini affronta la contraddizione tra l’immagine idealizzata della donna e la realtà fatta spesso di sofferenza, giudizi e pressioni sociali. La Martini denuncia la fragilità di un ruolo che dovrebbe essere rispettato ma troppo spesso non lo è.

Un domani” di Annalisa e Mr. Rain riflette sulle relazioni tossiche, sui legami che fanno male ma dai quali è difficile staccarsi, raccontando la necessità di trovare il coraggio di guardare avanti e immaginare una rinascita.

L’Amore esiste” di Francesca Michielin diventa una dichiarazione di contrasto alla violenza: l’amore esiste davvero solo quando non fa paura, e il brano, con delicatezza, separa l’amore autentico dal possesso e dal dominio.

Because of You” di Kelly Clarkson racconta dal punto di vista di una bambina il trauma della violenza domestica vissuta da un genitore, mostrando come la sofferenza familiare possa lasciare segni profondi anche nelle generazioni successive.

Love the Way You Lie” di Eminem e Rihanna affronta frontalmente il ciclo della violenza di coppia, con una narrazione realistica in cui vittima e aggressore sono intrappolati in un rapporto distruttivo da cui è difficile uscire.

Til It Happens to You” di Lady Gaga parla delle vittime di abuso sessuale e del dolore invisibile che sopravvivono senza essere credute o comprese, invitando chi ascolta a smettere di giudicare ciò che non conosce.

Praying” di Kesha è una canzone di rinascita dopo anni di sofferenza e manipolazioni, un urlo che afferma la possibilità di rialzarsi e ritrovare forza dopo l’abuso.

Run the World (Girls)” di Beyoncé non racconta direttamente la violenza, ma celebra il potere e l’autonomia femminile. È un brano che ricorda che la lotta non riguarda solo il dolore, ma anche affermazione, identità e emancipazione.

Stop!” dei Jamelia affronta la fatica emotiva provocata da relazioni dannose e dal continuo bisogno di difendersi, raccontando la necessità di mettere un limite per proteggersi.

La musica non risolve la violenza, ma la racconta, la fa vedere e la rende condivisibile. In una giornata come il 25 novembre, può diventare uno strumento di sensibilizzazione, memoria e dialogo. Perché nessuna donna si salva da sola, ma tutte insieme sì.

Foto su licenza Depositphotos

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