In radio e in digitale Vivo Morto o X, la rivisitazione di Giuliano Sangiorgi dello storico brano di Ligabue; primo estratto da Buon compleanno Elvis Covered, disco in uscita il 26 settembre. Qui il link per l’acquisto di una copia fisica.
Con questo brano, prodotto da Federico Nardelli nella nuova versione, si apre un nuovo capitolo nell’anno delle celebrazioni di Buon compleanno Elvis, il disco che permise al rocker di Correggio di ottenere una popolarità più mainstream e lo consacrò come uno degli artisti più significativi del decennio.
«Pensare di omaggiare un disco entrato ormai di diritto nella storia del rock italiano ti spinge inevitabilmente a cercare dei riferimenti nel panorama della grande musica internazionale di sempre, nella speranza di riuscire a trovare la chiave giusta per comprendere le vere ragioni di un successo senza tempo – afferma GIULIANO SANGIORGI – Ma arrivare a scoprire tante affinità tra due pianeti solo apparentemente distanti tra loro, come “Immigrant Song” dei Led Zeppelin e “Vivo morto o X” di Luciano Ligabue, è stato molto più facile di quanto potessi ipotizzare. E non soltanto perché la “X”, simbolo di un’esistenza che vorrebbe essere sempre libera e autonoma, ma che invece è spesso condotta in modo anonimo, in balia di forze esterne e in ostaggio di pregiudizi e condizionamenti, ben si concilia con il concetto che sta alla base del capolavoro di Jimmy Page: la forza e il coraggio dei popoli che decidono di migrare verso terre lontane, affrontando i pericoli del viaggio e l’ignoto per esplorare nuove frontiere, immaginate come luogo di nuove opportunità. Mentre registravo la mia voce, quasi sotto ipnosi, sono quindi naturalmente “scivolato” in quell’urlo di guerra vichingo, che ora squarcia in due, due grandi canzoni. Ed è stato quando ho riascoltato per la prima volta la take che ho veramente capito. Esite solo una grande musica. E quella grande musica, i grandi del pianeta, li unisce proprio tutti. Buon compleanno, allora, anche a te, Elvis! Con tutto il mio cuore».
Vivo Morto o X nasce dall’idea di collegare i simboli 1, X, 2 della schedina del Totocalcio alla vita quotidiana di ognuno: qui la X diventa metafora di una vita decisa da altri, da fattori esterni, più che dalla persona stessa.
Ligabue, attraverso un testo tutto in seconda persona, denuncia la tendenza di chi detiene autorità a imporre scelte personali sugli altri, senza spiegazioni, fin dalla nascita. Le prime parole, «Nato da un sospiro, o da un temporale, l’ostetrica ti batte, non ti chiede: “Come va?”», incarnano il tema della mancanza di libertà e autonomia individuale. La canzone riflette sul senso di alienazione e sulla difficoltà di vivere una vita decisa da condizionamenti esterni. Tra riff di chitarra incisivi e un ritmo sostenuto, il pezzo diventa una dichiarazione di ribellione contro l’omologazione e l’ingerenza altrui.
È un invito a prendere in mano la propria vita, a scegliere per sé stessi e non seguire passivamente le aspettative imposte. La X simbolizza l’anonimato e la passività, ma allo stesso tempo sprona a trasformare la propria esistenza in un percorso autentico. Con “Vivo Morto o X”, Ligabue combina forza musicale e riflessione sociale, confermandosi come cantautore attento alla libertà e all’individualità.
Speaker radiofonico, musicista e collaboratore di diverse testate nazionali e internazionali. Segue come inviato il Festival di Sanremo dal 1999 e l’Eurovision Song Contest dal 2014 oltre a numerose altre manifestazioni musicali. In vent’anni ha realizzato oltre 8.000 interviste con personaggi del mondo della musica, dello sport e dello spettacolo. Nel 2020 ha pubblicato il romanzo “La Festa di Don Martello” e nel 2022 “Galeotto fu il chinotto” e “Al primo colpo non cade la quercia”.
