Dopo le polemiche dei giorni scorsi (ne abbiamo parlato Qui), sono confermati i concerti de Il Volo ad Agrigento nella Valle dei Templi. Un modo per promuovere la città siciliana come Capitale Italiana della Cultura.
I due live sono previsti il 31 agosto e il primo settembre e in quell’occasione “per motivi tecnici e logistici vengono sospese le visite dell’area archeologica e paesaggistica della Valle dei templi per l’intera giornata”.
La regolare fruizione del sito per i turisti riprenderà con i consueti orari a partire dalle ore 8,30 del 2 settembre.
I concerti di Piero Barone, Ignazio Boschetto e Gianluca Ginoble si svolgeranno davanti al Tempio della Concordia. Costruito intorno al 440 a.C., durante il periodo d’oro della colonia greca di Akragas, è un esempio perfetto di architettura dorica. Il tempio, dedicato forse alla dea della concordia o ad altre divinità, è caratterizzato da 6 colonne frontali e 13 laterali, con proporzioni armoniose e una struttura che ha resistito al tempo. Oggi è un simbolo del patrimonio culturale siciliano e un’importante meta turistica, in quanto uno dei templi greci meglio conservati al mondo.
I due concerti saranno finanziati con le risorse destinate dalla Regione a promuovere Agrigento Capitale della cultura 2025, ma verrà in parte pagata anche dal Parco archeologico, che si sta facendo carico anche della parte burocratica della vicenda. Come indicato su agrigentonotizie.it, “Proprio in questi giorni l’ente regionale ha approvato la proposta giunta dalla società del terzetto musicale di cui, come noto, fa parte anche il narese Piero Barone, dal valore di circa 800mila euro. A queste risorse bisognerà appunto aggiungere quelle necessarie per ospitalità, rimborsi spese eccetera.
La ripartizione della somma va al 50% tra i costi artistici e quelli di produzione televisiva.
Duecentomila euro sono previsti per il compenso de Il Volo (inclusi i diritti tv sia per l’Italia che per l’estero) a fronte di 312 mila euro stanziati per le spese artistiche. Vanno aggiunti verosimilmente a vantaggio dei tre cantanti anche 14mila euro per “Partecipazione Il Volo conferenza stampa” e 6.329 euro per “Il Volo testimonial regione Sicilia”. Tra le spese troviamo poi i costi per l’orchestra (42mila euro), le spese per il direttore d’orchestra (16mila euro), il coro (12mila euro), il compenso per batterista, chitarrista e bassista (2700 euro ciascuno), il pianista/responsabile musicale (3.600 euro) e 10mila euro per gli arrangiamenti musicali.
Andando alla produzione televisiva in sé, serviranno 374mila euro per tutto quanto necessario per riprendere i due concerti, che saranno poi mandati in onda a partire da dicembre 2024 su Rai 1 o Mediaset e sulla tv pubblica statunitense “con – dice l’accordo – copertura pari al 97% del vastissimo territorio americano”. Tra le voci più importanti il noleggio dell’unità video (90mila euro), le attrezzature audio con relativo personale (45 mila euro) e poi i lavori di montaggio audio e video per confezionare i prodotto finito (24.500 euro e 12 mila euro). Altri 12.400 euro serviranno per il direttore di produzione.
In totale oltre 689mila euro che, con iva, arrivano a 800mila euro.”
I concerti de Il Volo ad Agrigento, ripresi anche dalla televisione americana, potrebbero non essere aperti al pubblico.
“Rimane accertato che i posti a disposizione saranno pochi per una questione di sicurezza dei pubblici spettacoli. La linea fin qui trapelata è quella di una partecipazione a inviti probabilmente destinata non solo alle “autorità” locali ma difficilmente alla stampa visto che l’evento dovrà essere videoregistrato.”
Speaker radiofonico, musicista e collaboratore di diverse testate nazionali e internazionali. Segue come inviato il Festival di Sanremo dal 1999 e l’Eurovision Song Contest dal 2014 oltre a numerose altre manifestazioni musicali. In vent’anni ha realizzato oltre 8.000 interviste con personaggi del mondo della musica, dello sport e dello spettacolo. Nel 2020 ha pubblicato il romanzo “La Festa di Don Martello”, nel 2022 “Galeotto fu il chinotto” e “Al primo colpo non cade la quercia” e nel 2205 “Ride bene chi ride ultimo”
