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Il Volo emoziona le ATP Finals 2025: l’Inno di Mameli risuona all’Inalpi Arena

Il Volo ATP Finals 2025

Un’Inalpi Arena gremita, la tensione di una finale attesissima tra Jannik Sinner e Carlos Alcaraz e, al centro del campo, le voci de Il Volo a intonare l’Inno di Mameli. È questo il momento che ha aperto la finale delle ATP Finals 2025 a Torino, un’esibizione che ha commosso pubblico e artisti, trasformando il prepartita in un vero evento spettacolare.

Per Gianluca Ginoble, Piero Barone e Ignazio Boschetto non era la prima volta alle prese con l’inno nazionale, ma l’atmosfera dell’arena e l’energia del pubblico hanno reso questa esibizione particolarmente intensa. «Non eravamo nel nostro contesto abituale, non davanti al nostro pubblico di sempre, ma l’emozione è stata ancora più forte. Ci è arrivato un affetto immenso», raccontano.

Una chiamata last-minute impossibile da rifiutare

A rivelare i retroscena della performance sono Gianluca e Piero, che spiegano come l’invito sia arrivato letteralmente all’ultimo momento. «Siamo in tour europeo, ieri eravamo a Budapest – spiega Pieroma quando ci hanno chiesto di cantare alle ATP Finals abbiamo detto sì immediatamente. Credo sia la richiesta a cui abbiamo risposto più velocemente nella nostra vita».

Nonostante i ritmi serrati del tour, Il Volo non ha voluto mancare a un appuntamento considerato unico e irripetibile.

I tre artisti sono anche appassionati di tennis e giocano spesso insieme. Piero è considerato “il Sinner del gruppo”, Ignazio viene paragonato ad Alcaraz per l’energia e l’istinto in campo, mentre Gianluca scherza sul suo ruolo da arbitro: «Per ora mi limito a guardare loro due».

Essere al centro dell’arena ha permesso loro di cogliere le affinità tra musica e sport: dedizione, sacrificio, concentrazione assoluta e la capacità di sostenere la pressione di migliaia di persone.

Piero riflette su ciò che accomuna i grandi talenti: «Sinner e Alcaraz sono nati per fare questo. Lo hanno scoperto da bambini e oggi vivono della loro passione. Sono un’ispirazione».

Una storia che, in qualche modo, ricorda anche il percorso del trio, che ha iniziato a calcare le scene da giovanissimo, trasformando un talento precoce in una carriera internazionale: «Anche noi abbiamo capito presto la nostra vocazione. È un percorso durissimo, ma bellissimo».

Gianluca cita Ennio Morricone: “Il silenzio è musica”. E proprio questo silenzio sacro, rotto solo dallo scambio di colpi, lo ha colpito profondamente. «Migliaia di persone che trattengono il respiro per non disturbare. È quasi meditazione. Poi arrivano esplosioni di gioia: è un po’ come una standing ovation».

Una metafora perfetta per descrivere l’intensità di un tennis che, come la musica, vive di attesa, ritmo ed emozione.

Foto dai social de Il Volo

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