cmqmartina kids never sleep

Intervista a cmqmartina che, dopo aver portato nei club italiani la sua energia contagiosa e un sound che unisce cantautorato ed elettronica, arriva a Sanremo Giovani 2025 con Radio Erotika, un brano che vibra di nostalgia, desiderio e libertà.
Cantautrice brianzola classe 1999, con alle spalle un percorso che l’ha vista passare da X Factor ai palchi dei festival più importanti, martina è una delle voci più riconoscibili della nuova scena pop elettronica italiana.

In Radio Erotika — disponibile su tutte le piattaforme digitali dall’11 novembre — la sua voce si muove su ritmi dance e sintetizzatori liquidi, trasformando un viaggio notturno tra Milano e Cattolica in una confessione intima e universale.

cmqmartina porta a Sanremo Giovani 2025 un brano che è insieme corsa, confessione e rito notturno.
Radio Erotika è la sua dichiarazione d’intenti: un pop elettronico che vibra di vita, balla nel buio e non smette mai di cercare la luce.

Qui il videoclip del brano Radio Erotika, sul portale RaiPlay.

Qui le nostre pagelle delle canzoni di Sanremo Giovani 2025.

Intervista a cmqmartina, in gara a Sanremo Giovani 2025

cmqmartina, sei tra i 24 finalisti di Sanremo Giovani. Cosa rappresenta per te questo traguardo?

Sono davvero emozionata e curiosa.
Ci tenevo tanto a partecipare a questa edizione di Sanremo Giovani, e ho scritto Radio Erotika proprio pensando a questo palco.
È un’occasione speciale per portare la mia musica in un contesto diverso, ma sempre restando fedele alla mia identità artistica.

Radio Erotika narra di un viaggio notturno tra Milano e Cattolica. Com’è nata l’idea del brano?

È nata davvero durante un viaggio in macchina, in quell’atmosfera un po’ sospesa che si crea quando attraversi la notte.
Le gallerie, le luci, i pensieri che si intrecciano ai ricordi di una storia finita… tutto ha preso forma in quella corsa.
È un brano che parla di nostalgia, di desiderio e di libertà.
È come un flusso emotivo che scorre tra il cuore e il parabrezza, tra malinconia e voglia di rinascere.

Questi temi — la libertà, il desiderio, la malinconia — sono molto presenti anche nella tua scrittura. Quanto è autobiografico questo brano?

Molto. La mia scrittura è sempre autobiografica, nasce da ciò che vivo e da quello che sento.
Nei miei pezzi cerco di raccontare me stessa, le mie emozioni, i miei bisogni.
Ho sempre avuto una forte esigenza di libertà, e la musica è il mio modo per esprimerla.
Spero che chi ascolta Radio Erotika possa sentirsi attraversato dalle stesse sensazioni, ma anche più leggero, più libero.

Il tuo percorso è legato al mondo dei club e della scena elettronica. Come vivi l’arrivo su un palco come Sanremo?

Per me è un onore.
Sono cresciuta guardando Sanremo fin da bambina e sono molto affezionata al suo immaginario.
Negli ultimi anni il Festival è diventato un contesto molto più aperto, anche verso artisti della mia generazione e sonorità più contemporanee.
Amadeus ha fatto un grande lavoro di rinnovamento, avvicinando il pubblico giovane e rendendo Sanremo un luogo “cool” dove linguaggi diversi possono convivere.

Hai già vissuto un’esperienza televisiva importante con X Factor. Cosa cambia ora?

X Factor è stata una scuola intensa, concentrata in pochi mesi.
Mi ha insegnato molto, soprattutto sul rapporto con la televisione e sul modo di gestire la propria immagine.
Sanremo però è un’altra dimensione: più legata alla musica, al testo, alla performance dal vivo.
Certo, avere già fatto televisione mi aiuta a essere più consapevole, ma so che il mondo Rai ha regole tutte sue, e sono curiosissima di scoprirle.

Ti sei definita più volte un’outsider della musica. In che senso?

Mi sento outsider perché spesso ho scelto di rinunciare a certe occasioni per restare fedele a me stessa e al mio genere.
Non ho mai voluto adeguarmi completamente alle mode del momento, e in questo senso ho fatto “resistenza”.
Ma è una resistenza di cui vado fiera, perché mi ha permesso di mantenere un’identità chiara, anche quando non era la via più facile.

Il tuo ultimo album, Brianzola Issues, ha mostrato una grande maturità sonora e una forte coerenza artistica. Come lo colleghi a Radio Erotika?

Grazie! Sì, penso che Radio Erotika sia una naturale continuazione di Brianzola Issues.
Entrambi nascono da un’urgenza personale, da una scrittura molto intima e da una ricerca di suoni che mi rappresentino davvero.
Nel disco ho sperimentato tanto, ma sempre con una direzione chiara: essere sincera.
E credo che il filo che unisce tutto sia la mia voce, la mia narrazione, quella parte di me che non cambia mai.

Il tuo progetto è nato per unire cantautorato e clubbing, due mondi che sembrano lontani. Come sei riuscito a fonderli?

È nato tutto in modo spontaneo.
Frequentavo molto i club, andavo a ballare techno, e lì ho cominciato a scrivere frasi, rime, pensieri.
Li canticchiavo sopra i beat che sentivo in cassa, e ho capito che quella poteva essere la mia strada.
Con i producer con cui collaboro — persone con cui ho un forte legame umano e artistico — ho costruito un suono che unisse l’energia del club con la scrittura più emotiva del cantautorato.
È da lì che nasce cmqmartina.

I tuoi live sono sempre esperienze liberatorie, vere e proprie feste emotive. Quanto conta per te il contatto con il pubblico?

Tantissimo.
Nei live mi sento libera, fluida, selvaggia.
È il momento in cui mi tolgo ogni filtro e mi lascio attraversare dalla musica.
Mi piace vedere le persone ballare, lasciarsi andare, riconoscersi in quello che canto.
È un’energia reciproca, un rito collettivo. Non è solo musica: è connessione.

Sanremo è un palcoscenico con una storia enorme. C’è una canzone del Festival che senti particolarmente vicina?

Sì, direi due in particolare.
La solitudine di Laura Pausini, che vinse proprio nella categoria nuove proposte, e Luce (Tramonti a Nord-Est) di Elisa.
Sono due canzoni legate alla mia infanzia, due donne giovani e fortissime che hanno portato autenticità e sensibilità sul palco.
Credo che, in modi diversi, rappresentino quello che anche io cerco: essere sincera, dire qualcosa di vero.

In chiusura: cosa speri che arrivi al pubblico da Radio Erotika e dalla tua partecipazione a Sanremo Giovani?

Vorrei che arrivasse la mia verità.
La mia libertà, la mia malinconia, la mia voglia di non omologarmi.
Radio Erotika parla di vulnerabilità, ma anche di forza.
Se qualcuno, ascoltandola, si sentirà meno solo o più libero di esser sé stesso, allora avrò fatto la cosa giusta.

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