Dennis Un altro nome

Intervista a Dennis, giovane cantautore che, dopo alcuni anni in cui si è fatto chiamare con il nome d’arte Deddy, torna con il nuovo singolo Un altro nome.

Il brano è accompagnato da un videoclip per la regia di Gabriele Rosciglione e la produzione esecutiva di Federico Galiè. Il video, ispirato al film Fight Club, riprende metaforicamente un incontro di box tra sè stessi, un dialogo interiore dell’artista, una resa dei conti e una presa di consapevolezza di ciò che vuole essere e rappresentare, sia come cantante che come essere umano.  

Questa canzone racconta la crescita di un ragazzo di 22 anni di Torino, con le sue paure, incertezze, vittorie e sconfitte.”Un altro nome” è il primo capitolo di Dennis, che si pone in maniera piú cruda e vera sia nella scrittura che nell’interpretazione e nelle sonorità, senza più maschere. 

Inaugurato la scorsa settimana per lanciare questa nuova canzone, Dennis sarà il promotore di “Un’altra Serata” – un nuovo format musicale per valorizzare artisti emergenti, parallelo al suo percorso di cantautore. Da settembre, con scadenza mensile, presso l’IVY di Corso Trieste a Roma, artisti emergenti si potranno esibire dal vivo e Dennis interagirà personalmente con loro e con il pubblico. Un’occasione unica per scoprire nuovi talenti e godersi buona musica in un ambiente davvero informale. 

Intervista a Dennis

Come stai dopo questa scelta anche così radicale?
Sto bene, mi sento gasato, spronato dalla mia scelta. Felice e orgoglioso soprattutto di portare il mio nome anche nella mia musica.

Cosa rappresenta il nuovo singolo, “Un altro nome” nel tuo percorso?
“Un altro nome” rappresenta il primo step di un percorso, che io insieme al mio team, insieme a Believe, la mia discografica MAST, stiamo preparando e stiamo impostando. Le canzoni le abbiamo, abbiamo un concetto, una direzione e adesso stiamo incasellando i vari step. “Un altro nome” abbiamo pensato fosse il più giusto, sia partendo dalla mia volontà di cambiare nome, di scegliere il mio nome vero, il mio nome all’anagrafe, sia allo stesso tempo anche a livello musicale. Partiamo comunque dal presupposto che l’estate sicuramente è satura di ritmi decisamente più coinvolgenti. Mentre questa è una canzone che, non dico che sia meno coinvolgente, ma è uno di quei brani che non si può ascoltare con leggerezza perché ha un significato, ha delle parole importanti e soprattutto è un racconto di vita vissuta.

Musicalmente proponi un approccio differente. Quali idee hanno guidato la composizione del brano?
Nel brano ci sono molte sonorità che rimandano alla musica internazionale, americana. In questo sono stati estremamente bravi i B-Croma che hanno prodotto il brano. Sicuramente c’è stata una forte ispirazione a quello che è il mondo americano partendo da Lewis Capaldi, James Arthur, Dean Lewis, JP Sax. Quello è il mondo sonoro che raffigurerà Dennis. Sto trovando un’identità artistica che nasce dalle maggiori consapevolezze che ho acquisito.

Il brano può essere considerato un manifesto, una sorta di resa dei conti con se stessi.
Il brano parla della lotta con se stessi e l’abbiamo rappresentato anche nel videoclip. La maggior parte delle volte il più grande ostacolo siamo noi stessi, i nostri pensieri, le nostre paure, le nostre paranoie. Bisogna lottare contro le proprie aspettative, imparare e crescere dagli sbagli e dalle vittorie del giorno prima. Questo è un po’ il senso della canzone. La capacità di evolvere dalla tristezza in un qualcosa di positivo, un insegnamento.

Mi piace la tua volontà di ripartire, senza necessariamente cancellare il passato.
Se io avessi voluto cancellare tutto, mi sarei chiamato Dennis e non sarebbero esistite più le canzoni vecchie, oppure sarebbero rimaste sotto il nome di Deddy. Invece ho deciso di proseguire considerando le canzoni di Deddy come una parte del percorso. Ora su Spotify sono sotto il nome di Dennis. Per me è davvero importante. E’ impensabile voler cancellare una parte della mia vita. Oggi sono fiero di essere dove sono e della persona che sono e lo devo a quello che ho vissuto.

Cosa ti andava stretto del percorso artistico di Deddy?
Del percorso artistico di Deddy mi andava stretto il fatto che probabilmente non ci fosse abbastanza Dennis. Probabilmente anche per mia immaturità, mia incoscienza. Ero diventato un po’ vittima di quello che stava succedendo e ho iniziato a inseguire una hit che non era più musica e quindi mi stavo perdendo. Ho capito che c’era un gap tra Dennis e Deddy e bisognava unire le due cose. Nella realtà bisogna salvare il proprio essere artisti, il proprio essere umano.

C’è un brano che consideri il manifesto di Deddy? Della tua fase precedente.
Il manifesto di Deddy sicuramente resta “0 Passi”, forse “Il cielo contromano”.

A me piaceva tanto il pezzo con Caffellatte…
Per ciò che mi riguarda, quello già faceva parte di un percorso che stava iniziando a cambiare. Credo che da quel momento in poi sia iniziato un percorso diverso.

Hai scelto di comunicare la tua scelta attraverso Instagram con un lungo post. Qual è oggi il ruolo del social per la diffusione del tuo messaggio artistico?
È fondamentale e l’ho capito da poco in realtà. Io sono sempre stato molto schivo nei confronti dei social. Sicuramente per mia ignoranza, però sono sempre stato così. Nella realtà mi rendo quanto che, nel momento in cui esci da un contenitore come quello di Amici, il pubblico ha bisogno di seguirti quotidianamente e i social sono il mezzo migliore. E’ anche il motivo per cui tanta gente si lega a un artista. Il mondo social è importantissimo per continuare un collegamento con il pubblico, raccontare la propria vita, la propria quotidianità e il proprio percorso di creazione artistica.

Oggi qual è l’aspetto della tua musica che ti rende particolarmente orgoglioso?
La verità che c’è nelle mie canzoni di oggi. Potrei prenderti frase per frase di ogni canzone che uscirà e raccontarti l’immagine precisa che ho vissuto nel momento in cui l’ho scritto. Nelle mie nuove canzoni, c’è la mia vita.

Se dovessimo incontrarci fra un anno, quale traguardo ti piacerebbe avere raggiunto?
Sicuramente vorrei che fosse uscito il disco, ma anche il tour. Tra i miei sogni c’è sempre Sanremo, però finché non c’è la canzone, non me la sentirei. Sono estremamente ossessivo-compulsivo sotto certi aspetti; quindi, se le cose poi non vanno come me le sono sempre immaginate, me la vivo male, quindi voglio essere all’altezza dell’aspettativa che mi sono dato. Trattandosi di un’aspettativa grande, forse è meglio scrivere una canzone grande.

📢 Segui iMusicFun su Google News:
Clicca sulla stellina ✩ da app e mobile o alla voce “Segui”

🔔 Non perderti le ultime notizie dal mondo della musica italiana e internazionale con le notifiche in tempo reale dai nostri canali Telegram e WhatsApp.