L’attesa è finita: IL VOLO ha pubblicato AD ASTRA (Epic Records/Sony Music Italy), il nuovo progetto discografico, il primo composto interamente da inediti.
Un viaggio sonoro dal sapore internazionale composto da 11 tracce a coronamento dei 15 anni di carriera: AD ASTRAè un vero e proprio abito fatto su misura, cucito sulle tre distinte e complementari personalità di Piero Barone, Ignazio Boschetto e Gianluca Ginoble, tre artisti che con la loro incredibile voce hanno conquistato il pubblico di tutti i continenti.
“Ad Astra è il disco che celebra i nostri 15 anni di musica insieme ed è il nostro primo album di inediti: per noi è un importantissimo traguardo e siamo molto soddisfatti del lavoro che abbiamo fatto insieme ad un team eccezionale di autori e producer che hanno cucito su misura i brani sia dal punto di vista musicale che del testo. In questi anni siamo cresciuti, ognuno di noi con la propria personalità e le proprie passioni. Il risultato è Ad Astra, un progetto in cui emergono le nostre diverse sfumature personali e vocali, che provano che dalla diversità nasce la scintilla. Non vediamo l’ora di rivedere i nostri fan in giro per il mondo e di poter finalmente cantare dal vivo i nostri nuovi inediti! – IL VOLO
A tracciare un ponte tra il passato e il presente troviamo Capolavoro, il brano con cui il trioha incantato l’Italia alla 74esima edizione del Festival di Sanremo. AD ASTRA è uno slancio verso il futuro che, mantenendo viva la natura del trio e rimanendo fedele al suo inconfondibile stile, esplora adesso le vette di nuovi universi. Occupa un posto d’eccezione all’interno della tracklist Saturno e Venere, la speciale collaborazione con IRAMA, nata da una bella amicizia e stima.
Nato da un intenso lavoro di oltre un anno condiviso con un eccezionale team di autori e producer tra i più importanti del momento – Michelangelo, Federica Abbate, Edwin Roberts, Michael Tenisci, Federico Nardelli, Luca Faraone, Stefano Marletta – AD ASTRA rappresenta una nuova dimensionemusicale tra atmosfere intimistiche e suggestioni celestiali. Il concept album sfida i confini del visibile e proietta gli ascoltatori nei misteri profondi dell’universo, attraverso le difficoltà della vita fino alle stelle, Per Aspera… Ad Astra.
AD ASTRA è disponibile in 5 diversi formati (IlVolo.lnk.to/AdAstra): cd, cd autografato (esclusiva Amazon), LP colorato, LP colorato autografato (esclusiva Amazon), LP nero. Qui il link per l’acquisto.
Il trio porterà la sua nuova musica e i brani principali del suo repertorio in un World Tour in partenza da aprile per Cina e Giappone per poi arrivare in Italia con Tutti Per Uno (un progetto di Michele Torpedine), quattro speciali eventi-concerto all’Arena di Verona – 9, 11 (sold out), 12, 13 maggio. Le prime tre serate verranno successivamente trasmesse in prima serata su Canale 5 e vedranno la partecipazione di numerosi importanti ospiti del panorama musicale italiano. Il tour italiano proseguirà fino a settembre con Tutti Per Uno – Capolavoro, 20 appuntamenti nelle più suggestive venue d’Italia, mentre ad ottobre Il Volo porterà la sua musica nelle principali capitali europee, tra cui Parigi, Berlino, Praga e molte altre.
Nel 2025 il trio sarà in tour negli USA, in Canada e in America Latina.
Intervista a Il Volo
Abbiamo atteso per tanto tempo il primo album di inediti e ora finalmente è arrivato. Cosa rappresenta per voi?
Rappresenta intanto una crescita artistica, anche perché abbiamo aspettato 15 anni non a caso, ma per raggiungere una maturità musicale e personale. Volevamo essere in grado di lasciare un messaggio e non dire cose futili. In questo album ci sono tanti messaggi positivi, adatti per tutte la fasce d’età. Tocchiamo vari temi, alcuni anche piuttosto complessi. Oggi possiamo dire che siamo davvero felici di ciò che abbiamo proposto.
Merita una menzione l’introduzione all’inizio. Perché avete scelto proprio un’overture strumentale?
Il brano che apre l’album ha una sonorità un po’ eterea ed è un po’ quello che era il nostro obiettivo. Ci tenevamo a incuriosire fin dalla prima traccia. ‘Ad Astra‘ è un concept album che racconta quello che siamo diventati e la nostra crescita. Poi… Generalmente un intro si trova nei dischi rap!
Quello di ‘Ad Astra‘ è un viaggio che poi vogliamo riportare anche dal vivo nei nostri concerti.
Dal punto di vista testuale, il disco si caratterizza proprio per una sorta di celebrazione della vita. In ‘Chiaro di luna’, per esempio, date già subito l’idea di quello che ascolteremo.
Questo disco racconta la speranza nel futuro, nonostante il periodo storico che stiamo vivendo. ‘Chiaro di Luna’ è uno dei nostri brani preferiti, perché c’è questa esplosione di archi all’inizio.
Possiamo dire che l’obiettivo è quello di rendere il classico contemporaneo. Noi non abbandoneremo mai nei nostri brani, anche nei progetti futuri, gli archi. Però ci sono diversi modi per inserire gli archi in un disco. In questo album abbiamo cercato, grazie ai produttori, anche di rendere gli archi contemporanei.
‘Noi dentro quest’attimo siamo pezzi di un miracolo per destino o per fortuna’. Un verso scritto su misura per voi e che celebra i nostri 15 anni insieme.
Dobbiamo davvero ringraziare gli autori dei testi. Questo disco rappresenta ciò che siamo diventati oggi. 15 anni insieme sono tanti. Insieme abbiamo vissuto diverse fasi. Bambini, adolescenti, giovani uomini. Ormai abbiamo trent’anni, quindi è chiaro che abbiamo sentito l’esigenza di mostrare una parte di noi che non avevamo mai mostrato. Da ‘Il Mondo’ a ‘Caruso’ fino ad arrivare a ‘Grande Amore’ a ‘Capolavoro’. Questo è un nuovo capitolo, come un libro, lo diciamo spesso. Questo è un nuovo capitolo ed è giusto fare cose che non abbiamo mai fatto per capire fin dove possiamo spingerci.
È indubbio che la scelta di autori di età diverse offre il giusto mix tra classico e contemporaneo.
Quello che volevamo mantenere di base è una certa eleganza e prestigio senza cadere nel banale. Non abbiamo mai avuto intenzione di scimmiottare il pop, perché ci sono migliaia di artisti che lo fanno meglio di noi. Quindi non volevamo perdere la nostra personalità, ma l’obiettivo è sempre stato quello di dare una certa contemporaneità alle melodie e ai testi.
È chiaro che ‘Un amore così grande’ è una grande canzone, ma scrivere un testo del genere oggi sarebbe fuori contesto. Quando si lavora su un nuovo repertorio, bisogna comunque stare al
passo con i tempi e con l’evoluzione.
“L’infinito” è un bel esempio di canzone d’amore con un testo moderno. Come vi siete approcciati a un brano come questo?
Con ‘L’infinito’ è stato amore al primo ascolto. E’ un brano in cui si mette in risalto più l’interpretazione che la vocalità. E’ stato bello anche sperimentare, perché alla fine noi con questo album non solo
abbiamo cercato di mandare dei messaggi, ma anche abbiamo sperimentato in studio, perché in 15 anni discografici non abbiamo mai provato a spingerci così oltre. Ed è stato molto interessante e divertente.
Siamo in tre, tutti e tre completamente diversi. Nel disco ci sono canzoni diverse l’una dall’altra e
anche all’interno del gruppo abbiamo le canzoni preferite singolarmente. Grazie a questo disco ognuno si può esprimere con la propria voce, perché l’obiettivo era un po’ quello di mostrare che siamo
diversi e puntare nella nostra diversità che è la nostra forza.
Questo disco celebra anche l’unicità di ogni persona e in questo caso voi come tre artisti, ma anche come gruppo.
Ci sono alcuni brani che esaltano questo concetto e che si legano tra loro. ‘Il mondo all’incontrario’ è molto coerente con ‘Opera’. Il testo di ‘Opera’ ti fa riflettere su quanto è importante la vita in ogni istante. Un invito a vivere ogni giorno a 360°, senza sperare e pensare troppo al domani. Godiamoci il momento. Sappiamo benissimo che ci sono persone che in questo momento stanno soffrendo e dovremmo tutti non sottovalutare questa triste realtà.
In ‘succede’, invece, vi confrontate con Michelangelo. Apparentemente due mondi opposti…
Una chicca, no? Che forse il brano è più elegante del disco. C’è anche un’ispirazione al Brit-pop di Adele. Abbiamo fatto un grande lavoro, ci hanno aiutato anche durante le registrazioni. Come dicevamo prima, ci sono dei brani dove non c’è bisogno del grande virtuosismo, ma semplicemente di un’interpretazione molto intima che ci mette in una luce nuova.
Anche con Irama siete riusciti davvero a trovare la chiave. Qual è il punto di incontro tra la vostra e la sua idea di musica?
Con Filippo c’è sempre stata una grande stima intesa. Abbiamo avuto modo di collaborare con lui l’anno scorso all’Arena di Verona. Poi quando ascolti un brano cerchi di immaginarlo, no? Noi avevamo già inciso Saturno e Venere, ma sentivamo che mancava qualcosa. Irama è stato il primo nome al quale abbiamo pensato. Filippo è stato carinissimo e abbiamo realizzato e collaborato e il risultato… Si può ascoltare!
La chiusura con una Suite Prog io credo che sia veramente quella quella chicca che proietta davvero verso il futuro. Mi piace pensare questo disco come un percorso circolare.
Abbiamo cercato di non omologarci e ci siamo riusciti grazie anche al rapporto con gli autori. Tutti loro hanno imparato a conoscerci seguendoci dal vivo, nei nostri concerti. Abbiamo pensato tutti insieme a una chiusura così destrutturata a livello di forma canzone, immaginandoci i live. Vogliamo creare uno show che sia davvero uno spettacolo, finalmente proponendo i nostri brani. Il nostro obiettivo con questo disco è quello di emozionare, non solo con le nostre voci, ma con le nostre canzoni.
Ad aprile sarete in Cinela e Giappone e tra l’altro appunto nel Paese del Sol Levante l’attesa nei vostri confronti è altissima perché lo scorso anno è stato anche proiettata nei cinema una vostra esibizione. Cosa si aspetta il pubblico asiatico da Il Volo?
Abbiamo iniziato a fare concerti da quelle parti intorno al 2016 e ci è richiesto un tributo ai Tre Tenori, perché la musica lirica lì è amata e davvero molto rispettata. In Oriente è amata tutta la musica italiana! Anche in Corea ci sono tanti gruppi che cantano brani di artisti di casa nostra con un italiano perfetto!
In Italia, invece, Arena di Verona, poi un tour estivo che seguirà la linea di quanto proposto lo scorso anno. E poi ancora estero.
Sarà un tour impegnativo perché ci terrà impegnati due anni. Abbiamo deciso di, iniziare da Cina e Giappone per poi concentrarci in Italia per quasi 30 date. Poi Europa, America, Sud America. Ogni paese… ha le sue esigenze, le sue richieste. Noi in questi 15 anni abbiamo avuto modo di capire
cose è più apprezzato e cosa meno. Sarà un bel tour, ci divertiremo tanto. (Qui il calendario e Qui il link per l’acquisto dei biglietti)
Intervista a Il Volo Ad Astra
Foto di Leandro Manuel Emede
Speaker radiofonico, musicista e collaboratore di diverse testate nazionali e internazionali. Segue come inviato il Festival di Sanremo dal 1999 e l’Eurovision Song Contest dal 2014 oltre a numerose altre manifestazioni musicali. In vent’anni ha realizzato oltre 8.000 interviste con personaggi del mondo della musica, dello sport e dello spettacolo. Nel 2020 ha pubblicato il romanzo “La Festa di Don Martello” e nel 2022 “Galeotto fu il chinotto” e “Al primo colpo non cade la quercia”.