Luisa Corna è finalista al San Marino Song Contest 2025, il concorso con cui la Repubblica del Titano sceglie il proprio rappresentante per l’Eurovision. Il brano con cui partecipa è “Il Giorno Giusto“, scritto da Luisa Corna con Riccardo Brizi e Lorenzo Cilembrini (Il Cile), noti per la loro scrittura diretta e sincera, hanno saputo tradurre in musica sentimenti universali di perdita e speranza, rendendo “Il giorno giusto” un inno alla resilienza e alla bellezza del passato, con la produzione di RB Music Records, Starpoint International e Keep Hold.
Il brano cattura l’essenza di un amore perduto, intrecciando nostalgia e desiderio di libertà in una melodia che cresce di intensità, creando un’atmosfera unica e coinvolgente. Il video, girato a Porto Ercole / Feniglia, è diretto da Nicholas Baldini, direttore della fotografia Ernico Valotti.
Luisa Corna sarà accompagnata sul palco dal corpo di ballo del Centro Studi Danza Joy Dance, fondato nel 1997, corsi di danza di vari stili con insegnanti e ballerini professionisti per la realizzazione di spettacoli e eventi, anche in ambito televisivo. Le coreografie sono di Silvia Zampetti e Chiara Picciaiola. Le ballerine che prenderanno parte alla performance sono Giusy Romaldi, Roberta Rossi, Arianna Falistocco, Caterina Corpacci.
Sul palco con Luisa Corna anche la Violinista Flavia Fazzi, diplomata al conservatorio di Benevento e alto perfezionamento in violino e musica da camera all’Accademia Nazionale di Santa Cecilia.
Intervista a Luisa Corna, in gara a San Marino Song Contest 2025
Luisa Corna, che sorpresa questa tua partecipazione! Come vivi questa nuova esperienza?
Sono molto contenta! È una bella avventura, visto che porterà il rappresentante di San Marino direttamente all’Eurovision Song Contest.
Che rapporto hai con l’Eurovision?
Mi piace molto, lo guardo sempre! Anche perché, oltre alle canzoni, le performance sono sempre spettacolari. Creano scenografie molto importanti, più elaborate rispetto al Festival di Sanremo, che è già meraviglioso. Lì però aggiungono coreografie e balletti articolati che rendono il tutto ancora più scenografico.
Sono passati 23 anni dalla tua unica partecipazione a Sanremo…
Davvero così tanti? Quando ci ho pensato, ho detto: “Caspita, incredibile!” Ricordo ancora perfettamente la canzone Ora che ho bisogno di te, un bellissimo pezzo e un bel ricordo.
Cosa rappresenta il San Marino Song Contest nel tuo percorso artistico?
È molto importante, perché in Italia ci sono pochi palcoscenici dove si può far ascoltare la propria musica. Il Festival di Sanremo è rimasto uno dei pochi spazi per proporre brani e, se non si riesce a entrare in quella rosa di artisti, diventa difficile farsi ascoltare, anche in radio. Questa opportunità a San Marino mi permette di far conoscere la mia canzone, alla quale tengo tantissimo.
Parliamo proprio del tuo brano Il giorno giusto, scritto con Riccardo Brizi e Il Cile. Come è nato e quali emozioni vuoi trasmettere?
Il titolo rappresenta quel giorno in cui capisci che la relazione o la vita che stai vivendo accanto a una persona non ti appartiene più. È il momento in cui trovi la forza di andare oltre, con sofferenza, ma anche con maggiore consapevolezza. Riccardo Brizi mi ha proposto il brano in una fase iniziale, poi con Il Cile abbiamo lavorato sul testo. È stato un percorso nato dalla voglia di fare musica, senza una meta precisa, ma con il desiderio di creare qualcosa di interessante.
Uno degli aspetti che più mi colpisce è la modernità della scrittura, unita alla tua vocalità sempre riconoscibile.
Sì, il brano ha una doppia anima. All’inizio sembra un pezzo classico, con gli archi che creano un’atmosfera sospesa e un po’ dark, poi prende una direzione completamente diversa. È proprio questa dualità che abbiamo voluto esprimere anche nel videoclip.
Parlando del videoclip, so che è stato girato a Porto Ercole e Feniglia. Perché hai scelto queste location?
Ci servivano due ambientazioni: una più intima e riflessiva, che abbiamo trovato nella pineta con alberi molto fitti, e una più aperta, con il mare e uno strapiombo, che simboleggia la libertà e la decisione. Porto Ercole offriva entrambe queste sfaccettature ed era un luogo facilmente raggiungibile per me, che vivo a Livorno.
Il videoclip amplifica ancora di più il messaggio della canzone. A proposito di Eurovision, hai pensato a qualcosa di particolare per la performance al San Marino Song Contest?
Sì! Ci sarà una violinista, la stessa ragazza del video, e un corpo di ballo. Stiamo ancora definendo i dettagli, ma sarà una sorpresa anche per me!
Nel tuo percorso hai collaborato con molti autori. Cosa cerchi oggi in un brano che ti viene proposto?
Sono istintiva. Se una canzone mi colpisce subito, la sento mia. A volte invece mi capita di non darle peso all’inizio, poi dopo qualche giorno mi torna in mente e capisco che qualcosa mi ha lasciato. In quel caso la riascolto e ci lavoro sopra.
Negli anni hai potuto osservare l’evoluzione della musica italiana. Cosa ti piace e cosa meno del panorama attuale?
Quello che non mi piace è l’omologazione. Quando funziona un certo stile, le sonorità si ripetono tutte uguali. Quello che invece apprezzo, per esempio nell’ultimo Festival di Sanremo, è che ci sono state delle belle aperture a un certo tipo di musica d’autore, che fa parte della nostra cultura e merita di essere valorizzata.

Speaker radiofonico, musicista e collaboratore di diverse testate nazionali e internazionali. Segue come inviato il Festival di Sanremo dal 1999 e l’Eurovision Song Contest dal 2014 oltre a numerose altre manifestazioni musicali. In vent’anni ha realizzato oltre 8.000 interviste con personaggi del mondo della musica, dello sport e dello spettacolo. Nel 2020 ha pubblicato il romanzo “La Festa di Don Martello” e nel 2022 “Galeotto fu il chinotto” e “Al primo colpo non cade la quercia”.
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