Dopo l’esperienza a X Factor 2023 e il doppio sold out a Milano e Roma, Matteo Alieno ha pubblicato il singolo Normale, prodotto da Motta.
“Fare i concerti è la cosa più importante di tutte, è lì che prendiamo vita insieme e mi sento normale.
Non vedo l’ora di suonare ancora, a presto.”
Ha scritto il cantautore sui social, annunciando le nuove date, previste ad aprile (Qui il calendario).
Intervista a Matteo Alieno
Sei reduce da un paio di date particolarmente importanti che hanno confermato il tuo talento e anche l’affetto nei confronti del pubblico.
Il live è quello che in assoluto preferisco. Sono contento perché ho suonato a Roma a Milano. C’era proprio un clima, un’energia pazzesca. Poi suono con degli amici e sono proprio contentissimo di questo.
Cosa rappresenta per te il nuovo singolo “Normale”?
E’ un nuovo inizio anche perché il singolo è stato prodotto da Motta che è un artista che io amo, che stimo da sempre. Un modo per ricevere nuovi consigli da un cantautore che comunque ho sempre stimato. E’ una delle poche canzoni che scrivo e che poi pubblico che non mi dà fastidio quando esce. Perché quando scrivo e poi pubblico il pezzo, di solito poi non l’ascolto più, mi dà proprio fastidio ascoltarlo. Per il momento mi piace, quindi sono contento.
Qual è anche il punto di incontro tra la tua e la sua idea di musica?
Ho conosciuto Motta a una festa a cui mi sono imbucato prima di X-Factor. Ci ho parlato e gli ho espresso tutta la mia stima. Da lì poi ci siamo conosciuti, lui mi ha chiesto di fargli ascoltare dei miei pezzi e poi ci siamo rincontrati dopo il programma e sono contento del risultato.
Motta è anche un guru di un certo tipo di musica e di un certo tipo di approccio. E credo che quell’idea di sentirsi fuori luogo, che è il tema del brano, in qualche modo vi accomuni.
Penso proprio di sì. Penso che entrambi ci sentiamo un po’ fuori luogo rispetto a molte cose e infatti su questo ci siamo trovati. Entrambi parliamo in modo sincero nelle canzoni. La sincerità è una delle strade più percorribili.
Musicalmente parlando, qual è la situazione che ti fa sentire maggiormente fuori luogo?
Credo che c’è la cosa che mi fa sentire più “alieno” è quando ascolto una musica fatta con poco slancio di personalità. Quando vedo qualcuno che si accontenta di fare qualcosa che semplicemente va, magari non mettendoci niente di proprio. Per me è uno sforzo inutile. A Sanremo, invece, c’erano tantissime canzoni fatte per funzionare, ma che funzionano effettivamente. Quello mi piace, è figo, hanno vinto la sfida.
Tornando all’esperienza di X Factor, a mente fredda come valuti il tuo percorso nel talent?
Penso sia stato un bel percorso. Io sono entrato da cantautore, da Matteo e così ne sono uscito. E’ stato un luogo di crescita incredibile. Lì conosci un sacco di persone competenti da un punto di vista musicale e soprattutto un sacco di altri artisti.
C’è qualche aspetto della tua personalità artistica che avresti voluto far emergere maggiormente rispetto a quello che si è potuto vedere a X-Factor?
Avrei voluto mostrare maggiormente la parte di produttore, perché è stata evidenziata quasi solo la figura del cantautore. Io passo un sacco di tempo in studio a produrre, ad arrangiare.
In generale mi sarebbe piaciuto anche raccontare di più del mio lavoro in studio.
Dall’uscita di “Alieni”, il tuo album, qual è l’aspetto della tua musica che credi si sia modificato maggiormente in questo lasso di tempo?
In realtà penso di essere più veloce, nel senso che adesso mi accontento di meno e capisco subito quello che non mi piace o quello che voglio raggiungere. Adesso sono più dritto, cioè sento subito quando una cosa va bene.
Le tue prime due date sono andate molto bene, ma il tour proseguirà a maggio. Cosa dobbiamo aspettarci?
Sto lavorando con una squadra che mi lascia molto libero, ho scritto tante canzoni nuove, ma ora ho bisogno di mettere in competizione le tante canzoni tra loro e scegliere quella che sopravviverà e quindi ho bisogno di mettere più carne a fuoco per scegliere cosa far uscire e cosa proporre dal vivo.
Videointervista
Speaker radiofonico, musicista e collaboratore di diverse testate nazionali e internazionali. Segue come inviato il Festival di Sanremo dal 1999 e l’Eurovision Song Contest dal 2014 oltre a numerose altre manifestazioni musicali. In vent’anni ha realizzato oltre 8.000 interviste con personaggi del mondo della musica, dello sport e dello spettacolo. Nel 2020 ha pubblicato il romanzo “La Festa di Don Martello” e nel 2022 “Galeotto fu il chinotto” e “Al primo colpo non cade la quercia”.