Intervista a Matteo Amantia, anima degli Sugarfree, primo classificato dopo la prima puntata di Ora o mai più, il programma del sabato sera di Rai 1, condotto da Marco Liorni.
Intervista a Matteo Amantia, in gara a “Ora o mai più”
Ciao Matteo. Come stai vivendo l’esperienza a “Ora o mai più”? Sembra quasi una versione alternativa e parallela del Festival di Sanremo…
È un’emozione incredibile! Come Sugarfree siamo stati lontani dalla TV nazionale per molto tempo, quindi tornare nel mainstream è stato speciale. Ritrovare amici come Pago e condividere il palco con artisti storici come Patty Pravo e Alex Britti è stato fantastico. Il programma ha uno studio meraviglioso, un’orchestra straordinaria: un’esperienza unica dall’inizio alla fine.
Non sei mai stato un personaggio troppo legato ai social. Cosa ti ha spinto a partecipare a un programma dove ci si confronta con artisti dalla visibilità diversa?
A volte le opportunità arrivano al momento giusto. Anche se continuiamo a fare tour estivi ogni anno, avevamo prodotto poco negli ultimi tempi per mancanza di ispirazione. Ultimamente, però, è tornata la creatività e abbiamo scritto molto. Quando è arrivata questa occasione, con Giuseppe Lo Iacono (il batterista degli Sugarfree), ci siamo detti: “Prendiamola al balzo e lanciamoci”. E così abbiamo fatto.
Alcuni criticano il messaggio del programma “Ora o mai più”. Come rispondi a chi lo definisce una vetrina poco utile a rilanciare artisti?
Capisco le critiche, ma per me è un’opportunità per mettermi in gioco, divertirmi e imparare. Non penso alle statistiche o ai risultati discografici: mi concentro sull’esperienza, sulla visibilità e sul confronto con artisti di alto livello. È un’occasione in più, non un punto di arrivo definitivo.
Gli Sugarfree hanno precorso i tempi con “Cleptomania”, che inizialmente non fu subito un successo. Cosa ricordi di quell’epoca?
“Cleptomania” è partita in sordina e ci sono voluti mesi prima che esplodesse. Questo dimostra che nella musica non ci sono regole fisse: tutto può succedere. Quell’esperienza ci ha insegnato l’importanza della pazienza e della determinazione.
Com’è stato partecipare al Festival di Sanremo nel 2006 con “Solo lei mi dà”?
Sanremo è un’esperienza incredibile, ma anche molto stressante. Sei sotto pressione: tutta l’Italia ti guarda, i media sono concentrati su di te. Esibirsi su quel palco è un’emozione fortissima. Nonostante lo stress, è una delle esperienze più significative della mia carriera.
Hai trovato un feeling speciale con Alex Britti, che è il tuo coach a “Ora o mai più” e che fu in gara a Sanremo 2006 come te. Com’è il vostro rapporto?
Con Alex mi sono trovato benissimo. È una persona tranquilla e di grande umanità. Abbiamo un’anima rock che ci accomuna e, pur non essendo amici intimi, c’è sempre stata una stima reciproca. Grazie a questo programma, il nostro rapporto si sta rafforzando.
Catania è stata un faro musicale per decenni. Cosa pensi sia successo negli ultimi anni?
Catania ha vissuto momenti meravigliosi a livello musicale, ma anche periodi più bui. Ultimamente manca il fermento culturale di una volta, ma credo che il vulcano, metaforicamente, si risveglierà. È solo una fase di down, e sono sicuro che torneremo a vedere grandi cose.
Che ricordi hai di Carmen Consoli, che hai incrociato ai tempi della scuola?
Carmen era già straordinaria. Ricordo le feste dell’istituto, dove suonava la sua chitarra senza sosta. È stata ed è tuttora un esempio del grande fermento musicale che c’era a Catania in quegli anni.
Quali sono i tuoi piani per le prossime esibizioni a “Ora o mai più”?
Durante il programma interpreteremo cover, il che è stimolante e impegnativo. Mi piace mettermi in gioco con pezzi che magari non sono nelle mie corde, ma cercherò di studiarli a fondo per dare il massimo. È un’opportunità per crescere artisticamente.

Speaker radiofonico, musicista e collaboratore di diverse testate nazionali e internazionali. Segue come inviato il Festival di Sanremo dal 1999 e l’Eurovision Song Contest dal 2014 oltre a numerose altre manifestazioni musicali. In vent’anni ha realizzato oltre 8.000 interviste con personaggi del mondo della musica, dello sport e dello spettacolo. Nel 2020 ha pubblicato il romanzo “La Festa di Don Martello” e nel 2022 “Galeotto fu il chinotto” e “Al primo colpo non cade la quercia”.
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