Con 8 candidature all’attivo e unico artista nominato in due diverse categorie nel 2024, PAOLO BENVEGNÙ è il vincitore del Premio Tenco con “È inutile parlare d’amore” come “Migliore Album in assoluto” (disco prodotto insieme a Luca “Roccia” Baldini) e secondo classificato nella categoria “Miglior Canzone” con “L’Oceano” feat. Brunori Sas.
Una premiazione che arriva dopo il plauso ricevuto per i suoi ultimi lavori inediti “Solo Fiori” (candidatura con “Non esiste altro” feat Malika Ayane nella categoria “Migliore Canzone” nel 2023) e “È inutile parlare d’amore“, e che riporta Benvegnù con lustro e merito ai vertici della scena cantautorale italiana.
Marco Gallorini e Andrea Marmorini, soci fondatori di Woodworm, sulla vittoria dell’ambito premio:
«Siamo sinceramente emozionati per questo importantissimo riconoscimento a Paolo, l’artista con il quale abbiamo iniziato la nostra avventura discografica, l’uomo sempre pieno di meraviglia e generosità, uno dei più grandi cantautori contemporanei, nonché la release numero 100 del nostro catalogo. Grazie di cuore ai giornalisti che hanno scelto di premiare tutto questo.»
Intervista a Paolo Benvegnù dal Premio Tenco 2024
Come hai vissuto la conquista della tua prima Targa Tenco dopo… ben 8 candidature?
Sono il cantante di un gruppo che si chiama Paolo Benvegnù, strano ma vero. Come scrittore delle canzoni e cantante della band, insieme ai miei compagni siamo ancora increduli. Continuiamo a pensare che non sia vero, e finché non avremo qualcosa di tangibile tra le mani, sarà difficile crederci fino in fondo. È una sensazione meravigliosa perché inseguire un sogno, per certi versi, è la cosa più bella.
Come vivi l’emozione di questo magico palco dell’Ariston e come sono andate le prove?
Le prove sono state un po’ surreali. Portare quello che facciamo nella nostra piccola sala prove sul grande palco dell’Ariston fa ridere, è tutto così immenso rispetto a dove siamo abituati a suonare. Stiamo vivendo questo momento come un privilegio talmente grande che è quasi difficile afferrarlo. Forse è un aspetto infantile, ma ci aiuta a continuare la nostra ricerca musicale con ancora più dedizione.
I fiori sono un tema ricorrente nei tuoi brani. Qual è il loro significato per te?
I fiori rappresentano la vita nella sua forma più pura: esposti a ogni vento, trasformano tutto ciò che toccano. La loro bellezza risiede nella loro caducità, nella trasformazione in frutto. Mi piace pensare che anche noi, in un certo senso, siamo come fiori: fragili, ma in grado di cambiare e trasformare il mondo che ci circonda.
Nei tuoi testi c’è una crudezza molto diretta. Pensi che oggi manchi coraggio nel cantautorato?
Non è solo una questione di cantautorato, manca coraggio all’umanità in generale. Il coraggio di deporre le armi, di arrendersi al mistero dell’altro. Oggi manca la volontà di dialogare, di confrontarsi con chi è diverso. Nella musica, il coraggio sta nel raccontare il mondo per quello che è, crudo e a volte spietato, come l’ho vissuto io.
Il tuo nuovo album ha collaborazioni con artisti importanti come Malika Ayane, Neri Marcorè e Rachele Bastreghi. Ci racconti qualche aneddoto?
Con Malika è stato tutto merito del nostro amico Gino Pacifico, che ci ha messo in contatto. È stata una collaborazione piena di gioia ed entusiasmo, cosa che ha contagiato anche me. Con Neri Marcorè, invece, è stato un po’ diverso: lui ci ha sentito tramite un amico comune e ha deciso di partecipare al disco. La cosa divertente è che ogni tanto mi chiama imitando qualcuno e per i primi minuti non capisco che è lui!

Giornalista professionista dal 2010, Laureata in Scienze Umanistiche per la Comunicazione e con un Master in Giornalismo a Stampa, Radiotelevisivo e Multimediale. Nella sua carriera ci sono quotidiani, radio (RTL 102.5), tv locali, periodici sia cartacei che web, uffici stampa. Nata e cresciuta a Varese, ha seguito il richiamo della Città dei Fiori (ma soprattutto della musica, sua principale passione) e si è trasferita a Sanremo, la città del Festival della Canzone Italiana, che segue come inviata da diversi anni.
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