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Tre personalità diverse, un’energia comune e una canzone che punta dritta al cuore: Soniko, Blind ed El Ma arrivano sul palco di Sanremo 2026 – Sezione Nuove Proposte dopo aver conquistato Area Sanremo 2025, superando oltre 500 partecipanti. Un percorso complesso, nato quasi per caso, che oggi si traduce in una delle proposte più fresche e trasversali della categoria.

Sul palco dell’Ariston porteranno Nei Miei Dm.

Intervista a Soniko, Blind ed El Ma, in gara a Sanremo 2026 tra le Nuove Proposte

Partiamo dall’inizio: com’è stata l’esperienza di Area Sanremo e cosa avete provato quando siete stati scelti?

Soniko:
È stata un’esperienza molto intensa. Eravamo in 555 e passare da lì in due è qualcosa di davvero complicato. Credo che la nostra complicità sia stata fondamentale: affrontare quella settimana insieme ci ha aiutato tantissimo. Siamo molto solari, molto uniti, e questa cosa secondo me si è percepita anche sul palco.

Blind:
È stato un percorso difficile, con concorrenti di altissimo livello. Arrivare al risultato che speravamo non era affatto scontato. Quando ci hanno chiamati è stata una gioia immensa, ma anche una grande responsabilità.

Portate a Sanremo un brano molto fresco. Come nasce l’idea di presentarvi insieme?

Soniko:
L’idea è nata due o tre mesi fa, quasi per gioco, durante una cena con Beppe Stanco, che è il manager mio e di Blind. Ci siamo detti: “Perché non provare Sanremo?”. Beppe stava seguendo Blind da tempo e ci serviva una voce femminile forte, riconoscibile.

El Ma:
Io e Soniko ci conoscevamo già perché avevamo fatto un tour insieme. Quando mi ha proposto il progetto ho sentito subito che poteva funzionare.

Soniko:
Ho puntato su El Ma perché ha una potenza vocale incredibile e una timbrica che mi ricordava un po’ Sophie and the Giants, ma con qualcosa in più. Anche le sue origini bulgare, le cadenze linguistiche, aggiungono un’identità speciale al brano.

E la canzone, invece, da dove nasce?

Blind:
In realtà nasce da un mio brano che avevo scritto due o tre anni fa. Faceva parte del mio repertorio, ma non era mai stato utilizzato perché i miei vecchi collaboratori non ci avevano creduto. Oggi, con questa canzone, siamo a Sanremo. Da un certo punto di vista è una bellissima rivincita.

Arrivate da background musicali diversi. Qual è stato il vostro punto d’incontro artistico?

Soniko:
Il sorriso, prima di tutto. Siamo tre ragazzi giovani, con tanta voglia di lavorare e di emergere. Abbiamo approcci diversi, ma condividiamo la stessa energia e lo stesso entusiasmo. Questo ci ha uniti più di qualsiasi genere musicale.

El Ma, il tuo percorso è affiancato da Dariana Koumanova, che conosce molto bene il mondo di Sanremo. Ti ha dato consigli su come affrontare questa esperienza?

El Ma:
Dariana è una persona fondamentale per me. Mi conosce da quando ero molto giovane ed è stata la prima a credere davvero in me. Mi aiuta in tutto: dal modo di stare sul palco, a come parlare, anche solo per dire “ciao” al pubblico. È sempre al mio fianco. La cosa più bella che posso augurare a un artista è avere accanto una persona come lei.

Il testo del brano è molto diretto e immediato. Vi sentite in qualche modo portavoce della vostra generazione?

Blind:
Gen Z, sì. Credo che il brano parli un linguaggio semplice e riconoscibile. È fresco, leggero, ma non superficiale. Può arrivare a persone molto diverse: dai più giovani agli adulti.

Soniko:
Musicalmente è un pop dance che richiama sonorità nate tra gli anni ’70 e ’80, quindi ha una base che può piacere a più generazioni. Non è una ballad e non segue i canoni classici sanremesi, quindi forse non sarà capito subito, ma siamo sicuri che il pubblico lo apprezzerà.

Dal punto di vista della produzione, cosa rende questo pezzo speciale?

Soniko:
Il linguaggio diretto è centrale. Fa parte sia del mio modo di scrivere sia di quello di Blind. Frasi come il “tu tu tu” o “respira un po’ che ti rilassi” sono immediatamente riconoscibili. È una frase che chiunque, uomo o donna, ha detto o pensato almeno una volta dopo una rottura.

Blind:
Abbiamo lavorato molto sul testo per renderlo il più universale possibile, senza perdere spontaneità.

Blind, per te questo Sanremo rappresenta anche una forma di riscatto personale. Come stai vivendo questo momento?

Blind:
Sono passati cinque anni da X Factor e non è stato un periodo facile. Ho avuto meno occasioni live, meno concerti, e questo mi ha penalizzato. Però questa esperienza dimostra che se continui a crederci, prima o poi il tuo momento arriva. Per me Sanremo è un nuovo inizio, e sono felice di viverlo insieme a loro.

El Ma, le tue origini bulgare aprono anche a una dimensione europea. Questo brano può guardare oltre l’Italia?

El Ma:
Sì, credo di sì. La musica non ha confini e questo progetto può parlare anche a un pubblico internazionale. È una grande emozione portare un po’ delle mie radici su un palco così importante.

Ti va di salutare il pubblico in bulgaro?

El Ma:
Certo!
Zdraveyte, az sam El Ma i vi pozdravyavam. Sanremo, ochakvayte ni!

Un’ultima battuta: cosa vi augurate da Sanremo 2026?

Soniko:
Di divertirci e di arrivare alle persone.

Blind:
Di farci conoscere davvero, senza filtri.

El Ma:
Di vivere tutto con gratitudine e verità.

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