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Intervista ad Astol: “La musica è un’estensione del mio modo di essere”

Astol

La nostra intervista ad Astol in occasione dell’uscita del nuovo EP Amori (Giu ’23 – Mag ’24), fuori per BeatSound / ADA Music Italy a partire dallo scorso 17 maggio.

Il progetto è stato accompagnato in radio dal singolo “All’Old”, pubblicato lo stesso giorno, brano che segna la quarta collaborazione con i Desideri.

Amori (Giu ’23 – Mag ’24) chiude e delimita idealmente l’ultimo anno di Astol, caratterizzato da ricerca e sperimentazione, raccogliendo i precedenti estratti “Sirena”, “Torna da me” con Daniel Cosmic, “Fino alle 6”, “Bella e stronza”, “Romantica e bugiarda” feat. Biondo e “Sarah” con Lansky & Ranzy.

Intervista ad Astol

Come si è sviluppato il processo creativo e l’idea che ti ha portato a creare un concept album che racconta questo ultimo arco della tua vita?

«La delimitazione del tempo è un aspetto che ho voluto sottolineare con il sottotitolo, rimarcarlo all’attenzione di chi mi ascolta. Quello appena trascorso è stato un anno sicuramente di passaggio, di transizione e di crescita personale, sia da un punto di vista artistico che professionale. Oggi mi sento pronto ad affrontare ed a costruire quello che verrà».

È un progetto che consideri più la chiusura di un cerchio, l’inizio di un nuovo percorso o entrambe le cose?

«Entrambe le cose, rappresenta sia la chiusura di un cerchio che un nuovo inizio, da tutti i punti di vista. Tutte le esperienze che ho vissuto, comprese le competenze che ritengo di aver appreso e acquisito, mi sono servire per arrivare a maturare ciò che sono oggi. Adesso mi sento pronto per mettere in pratica le cose che ho imparato e costruire quello che voglio davvero. Non mi va di spoilerare troppo, ma invito tutti a seguirmi per restare aggiornati sulle mie prossime novità».

La tracklist è composta da sette canzoni che raccontano altrettante storie d’amore, episodi che hanno fatto parte della tua vita anche in passato e che hai messo in musica nel corso dell’ultimo anno. È stato più difficile raccontare vicende passate, e che nel frattempo hai avuto modo di metabolizzare, oppure situazioni più fresche e vicine nel tempo?

«Come hai giustamente sottolineato, queste sono sette storie che ho scritto nell’ultimo anno, chiaramente non tutte vissute in questo lasso di tempo. Di conseguenza, sono andato a scavare nelle mie esperienze passate. La musica d’altronde è questo: un’estensione del mio modo di essere, un modo per esprimermi, rappresentarmi e condividere con le persone che mi ascoltano tutte quelle che sono le mie vicende personali. Diciamo che mi è venuto tutto molto spontaneo, sia raccontare di situazioni lontane che di situazioni più vicine nel tempo. Questo perché, di base, cerco di vivere quello che mi succede mettendoci l’anima, con tutto l’amore che posso. Per quanto riguarda le storie un po’ più datate, sicuramente c’è voluta più concentrazione, ma il principio di veridicità non cambia».

Per concludere, qual è il tuo personale bilancio del tuo percorso finora e quali sono invece gli obiettivi che ti poni per il futuro?

«Sono grato alla musica e alla gente che mi ha seguito negli anni, non potevo chiedere di meglio. Ho vissuto delle esperienze molto belle, ho fatto tantissime date da vivo, ho conosciuto un sacco di persone, ho visto tanti sorrisi e ricevuto tanti abbracci. Oggi mi sento pronto per provare ad andarmi a prendere quello che realmente vorrei fare ottenere, perché sento di avere le idee chiare e la voglia di fare bene per proseguire in questo sogno che ho la fortuna di vivere ogni giorno».

Videointervista ad Astol

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