La RAI ha presentato oggi – in conferenza stampa – la partecipazione italiana allo Junior Eurovision 2025, 23° edizione del Contest. Al centro dell’evento, la giovane promessa Leonardo Giovannangeli, 11 anni, finalista di The Voice Kids, che porterà sul palco europeo il brano intitolato “Rockstar”.
L’appuntamento è fissato per sabato 13 dicembre, con la diretta da Tbilisi prevista su Rai 2 alle 16.40, in onda anche su Replay e una replica su Rai Gulp. A condurre lo show sarà Mario Campa, veterano dell’emittente che arriva così all’ottava edizione di Junior Eurovision.
Leonardo Giovannangeli è un giovane talento romano, noto al grande pubblico per la sua partecipazione a The Voice Kids. La conferenza stampa ha sottolineato il suo percorso, l’emozione e la preparazione che lo accompagnano verso questa nuova sfida.
«Mi sto preparando al meglio con il mio brano Rockstar, perché vogliamo che sia perfetta per l’Eurovision», ha dichiarato Leonardo.
Durante l’incontro, il giovane cantante ha parlato con naturalezza della sua passione per la musica, nata quando aveva solo due o tre anni: ballava sulle note dei brani che ascoltava, si appoggiava ai mobili e sognava già di palcoscenici importanti. Crescendo, ha scoperto le icone del pop e del rock: da Michael Jackson ad Alex Baroni, passando per James Brown, Elvis Presley e Little Richard.
Leonardo ha condiviso anche il suo grande sogno: diventare una rockstar, un obiettivo che si lega perfettamente al titolo del brano che porterà sul palcoscenico europeo.
Il brano “Rockstar”: storia, significato e creatività
La canzone “Rockstar” è il cuore dell’esperienza eurovisiva di Leonardo. Durante la conferenza, è stato spiegato che il brano è stato scritto da tre autori: Leonardo stesso, la sua maestra di canto Claudia Zennecchia, e il produttore Giancarlo Prandelli.
«Il testo parla di me e del mio sogno di diventare un cantante e una rockstar… Parla anche del fatto che continuo a sognare, anche se questo mondo purtroppo è brutto. Però io continuo a sognare», ha detto il giovane artista.
Questa dichiarazione è significativa: non si tratta semplicemente di un brano giocoso, ma di una riflessione sincera su speranza, ambizione e difficoltà. La scelta creativa trasmette autenticità e un messaggio potente: non arrendersi, continuare a credere nei propri sogni.
Quando è arrivato il momento di parlare di ciò che lo muove, Leonardo ha offerto una riflessione toccante sul potere della musica:
«Penso che la musica unisca perché cantare, suonare, ballare è un modo per esprimere le proprie emozioni… è come un’armonia che si lega fra i nostri cuori».
Per il giovane partecipante, la musica non è solo intrattenimento, ma un linguaggio universale capace di creare connessioni profonde fra le persone. Il motto dell’Eurovision, “United by Music”, per lui non è solo uno slogan, ma una realtà vissuta: la musica è vibrazione, è relazione, è uno strumento potente di espressione e unità.
Leonardo ha dichiarato di aver ascoltato gli altri brani in gara e, pur non volendo “mettere un artista più in alto dell’altro”, ha individuato nella canzone francese un potenziale sfidante. Un commento rispettoso e consapevole, che dimostra anche curiosità per il panorama europeo.
Leonardo ha anche affermato di essere curioso di scoprire la Georgia: non la conosceva prima, ma ha già sentito dire che è un paese bellissimo. L’aspetto interculturale della competizione lo affascina molto.
Lo show italiano: produzione, trasmissione e dettagli tecnici
La produzione italiana sarà curata da Rai Kids, che garantirà una copertura integrale dell’evento. La diretta sarà trasmessa su Rai 2 e garantita anche sui canali digitali come Replay. Inoltre, la RAI ha confermato la resa dello show accessibile, con sottotitoli e audio-descrizione, grazie all’impegno della Direzione Relazioni Internazionali e Affari Europei.
A dare il benvenuto a Leonardo e a portare la sua esperienza ci ha pensato Mario Acampa, conduttore storico che ha seguito diverse edizioni del Junior Eurovision. Durante la conferenza, Mario ha voluto dare un consiglio al giovane artista.
«Devi semplicemente godertela, perché è un’esperienza che ricorderai tutta la vita», ha affermato. «È un’emozione incredibile stare sul palco dell’Eurovision quando sei così giovane.»
Acampa ha evidenziato l’importanza di vivere la competizione non solo come gara, ma come momento di crescita personale: le emozioni che si provano sul palco, l’incontro con altri ragazzi e la magia di un evento europeo rimangono per sempre nella memoria di chi vi partecipa.
Inoltre, Acampa ha sottolineato il ruolo di tutto il team RAI: non solo nella diretta, ma anche nei momenti di pre-show e after-show previsti per estendere la festa fino alle 19:30, con contenuti esclusivi per il pubblico italiano.
Mario ha evidenziato come lo Junior Eurovision rifletta spesso il “sentire dell’epoca”: le performance, gli show, il ritmo sono in evoluzione. Tuttavia, ha espresso un dispiacere: spesso non c’è abbastanza tempo per presentare a fondo ogni artista e il messaggio dietro le canzoni. Manca, secondo lui, una sorta di spazio “dietro le quinte” da parte dei broadcaster per raccontare la storia di ciascun giovane partecipante.
L’importanza della partecipazione italiana e il ruolo della RAI
La conferenza stampa ha messo in luce l’impegno della RAI, in particolare della Direzione Relazioni Internazionali e Affari Europei, nel portare avanti la partecipazione italiana al Junior Eurovision. L’obiettivo è condividere con un pubblico sempre più vasto, e in modo inclusivo, questo momento internazionale per i giovani talenti.
La scelta di garantire sottotitoli e audio-descrizione testimonia la volontà di rendere lo show accessibile a tutti. Non è solo un impegno televisivo: è un atto di responsabilità culturale e sociale.
La partecipazione di Leonardo Giovannangeli allo Junior Eurovision 2025 dimostra come questo contest sia molto più di una competizione musicale:
- Vetrina internazionale: permette ai giovani artisti italiani di farsi conoscere su un palco europeo.
- Esperienza formativa: grazie a un team professionale (coreografi, registi, produttori), i ragazzi imparano cosa significa preparare uno spettacolo di alto livello.
- Valore educativo: il messaggio “United by Music” non è vuoto: come ha detto Leonardo, la musica è un mezzo per esprimere emozioni, creare connessioni e, perché no, promuovere un mondo migliore.
- Inclusione: l’impegno della RAI per la trasmissione accessibile è un segnale positivo per rendere lo show fruibile da tutti.
La conferenza stampa di presentazione della partecipazione di Leonardo Giovannangeli allo Junior Eurovision Song Contest ha delineato chiaramente non solo un progetto musicale, ma un “viaggio”: quello di un ragazzo che sogna in grande, di una TV pubblica che crede nei giovani talenti, e di un’Europa che continua a costruire ponti attraverso la musica.
Il brano “Rockstar” sarà la sua dichiarazione di ambizione, ma anche di autenticità. Il team che lo supporta, la produzione RAI e i professionisti coinvolti sottolineano la serietà dell’impegno. E il concerto a Foggia, nella sua città, è l’emblema di un percorso che è personale, ma anche profondamente condiviso.
Se riuscirà a conquistare il pubblico europeo, Leonardo non porterà solo la voce di un ragazzo: porterà con sé un pezzo dell’Italia, del suo cuore e delle sue radici.
Speaker radiofonico, musicista e collaboratore di diverse testate nazionali e internazionali. Segue come inviato il Festival di Sanremo dal 1999 e l’Eurovision Song Contest dal 2014 oltre a numerose altre manifestazioni musicali. In vent’anni ha realizzato oltre 8.000 interviste con personaggi del mondo della musica, dello sport e dello spettacolo. Nel 2020 ha pubblicato il romanzo “La Festa di Don Martello” e nel 2022 “Galeotto fu il chinotto” e “Al primo colpo non cade la quercia”.
