Shablo è il Maestro Concertatore della Notte della Taranta 2024. Una scelta che sorprende, ma un artista in grado di proseguire nel solco dell’innovazione, già iniziato qualche anno fa.
Massimo Bray, Presidente della Fondazione La Notte della Taranta, durante la conferenza stampa ha esaltato la figura del producer di origine argentina.
“A ogni Maestro Concertatore che arriva, spetta la valorizzazione della tradizione, che è importante tutelare. È difficile, molto difficile, perché la cultura è un valore che arriva dappertutto. Shablo ha lavorato per interpretare al meglio una sfida. Dobbiamo operare per trovare costantemente la via migliore per tutelare e valorizzare ciò che abbiamo e quest’anno lo faremo anche grazie alla Rai e alla sua missione culturale. Sono orgoglioso del ruolo della cultura del nostro paese.”
La Notte della Taranta 2024, le parole del Maestro Concertatore Shablo
“È un piacere e un onore essere qui, e vi assicuro che sono ansioso per il concertone di domani sera. Sono mesi che lavoriamo a stretto contatto con l’orchestra e durante questo lungo periodo ho scoperto un repertorio vastissimo che non conoscevo così bene.
Si tratta di cultura a tutti gli effetti, un’esperienza che costruisce la gente attraverso l’arte. Abbiamo un repertorio che rappresenta il vasto territorio della Puglia, e questi mesi sono stati necessari per comprendere la storia che ci lega a certe tradizioni.
Voglio ringraziare Laccio, con cui ho collaborato recentemente per il tour di Sfera Ebbasta, un progetto molto diverso da questo. Ma proprio questa diversità dimostra la vastità dell’arte. Per me, è una sfida. La Notte della Taranta significa integrazione e sperimentazione, e credo sia giusto coinvolgere sempre di più le nuove generazioni. Dardust due anni fa ha portato la manifestazione nella contemporaneità. Dal 1998, dalla prima edizione, a oggi è cambiato tutto!”
Un pensiero, poi, al team con cui Shablo ha lavorato.
“Riccardo Zangirolami, che ha solo 23 anni, è il direttore d’orchestra con cui ho lavorato. È giovanissimo, ma rappresenta esattamente quello che intendo per nuova generazione. Sul palco ci sarà anche il musicista Luca Faraone. C’è un grande team, e non vedo l’ora di farvi sentire quello che abbiamo creato! Il ruolo del Maestro Concertatore richiede leggerezza, ma soprattutto consapevolezza di ciò su cui si sta lavorando. Non devo dare una versione definitiva di un suono tradizionale, ma piuttosto portare un tocco originale e personale.”
Una riflessione, poi, sulla musica urban, che fa il suo ingresso al Concertone della Notte della Taranta dalla porta principale.
“La musica Urban, come il folklore, nasce dalla strada e appartiene al popolo, non a un’élite. Mi occupo sempre di musica di strada, che ha ispirato la cultura degli ultimi anni. Il folklore esiste dal ‘700 e ha sempre raccontato le storie e il disagio della gente comune.”
Un pensiero, poi, agli ospiti che saliranno sul palco del Concertone della Notte della Taranta 2024, fortemente voluti da Shablo.
“La scelta degli artisti è stata naturale. Ste ha una voce incredibile, è stata scelta anche da Spotify Radar, e rappresenta l’integrazione di diverse culture. Un viaggio che parte da Napoli e prosegue altrove. Poi c’è Angelina Mango, lucana piena di energia, e Gaia, che rappresenta la mia metà sudamericana. Lei è da sempre una grande ascoltatrice di ogni genere musicale, ed è una delle voci più belle d’Italia.”
Sul palco della 27° edizione nessun ospite internazionale.
“Non è sempre necessario, poteva essere una cosa in più, come fece Stromae, ma un ospite internazionale ha senso solo se coglie il senso dell’evento. Volevo evitare di chiamare un artista internazionale che non comprendesse quello che succede qua. A volte c’è difficoltà di comunicazione con loro. Alcuni hanno valutato la proposta, come Dua Lupa, Rosalia, Sam Smith, poi non siamo riusciti a trovarci con i nostri tempi.”
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