Laura Pausini Museum1

Laura Pausini si racconta a cuore aperto al Corriere della Sera: dal primo singolo estratto dal nuovo progetto musicale alla nascita del museo che conserva la sua storia, passando per un cambio di forma fisica e una riflessione sul palco come luogo di sicurezza emotiva. «Il palco è l’unico posto dove non ho paura», confida la cantautrice, pronta a ripartire con nuove ambizioni artistiche.

Oggi esce La mia storia tra le dita, primo brano che anticipa il nuovo capitolo discografico di Pausini. Dietro al rilancio c’è una lavorazione intensa: l’artista ha dichiarato di aver fatto 84 provini per costruire al meglio il suono e la selezione dei brani. L’obiettivo è ambizioso: offrire un progetto curato in ogni dettaglio e rivolto sia al pubblico italiano che a quello latino.

Per la prima volta Laura pubblicherà due versioni distinte di un album: una italiana e una in spagnolo, con tracklist differenti. Io Canto 2 sarà infatti un doppio omaggio: la versione italiana interpreterà grandi brani della canzone d’autore italiana; quella in spagnolo esplorerà invece il mondo dei cantautori ibero-latini, con una ricerca sonora mirata e specifica. Laura Pausini motiva la scelta come una volontà di rispettare le due tradizioni vocali e testuali a cui si sente legata.

Un capitolo molto personale è il museo che aprirà il 13 settembre nella casa in cui Laura ha vissuto fino ai 18 anni. L’idea, nata dal padre, trasforma la dimora di famiglia in uno spazio a più stanze: la cucina dedicata alla tv, il soggiorno ai tour, una sala ai memorabilia e una sezione con gli oggetti ritrovati per il docufilm. Tra i pezzi più curiosi, fogli con appunti e bozze di La solitudine.

Laura Pausini racconta anche un cambiamento fisico e di salute: durante l’ultimo tour ha perso peso e ha iniziato ad allenarsi con costanza — tre sedute a settimana tra aerobica e allungamento — ritrovando una maggiore energia. «Per una vita sana — dice — bisogna eliminare le persone false e non solo i carboidrati», una frase che sottolinea quanto il benessere per lei sia anche equilibrio relazionale.

Sullo scontro social-editoriale con Grignani, Laura Pausini mantiene toni chiari: il suo omaggio al brano del cantautore milanese è stato fatto col cuore, ma ha ammesso di essersi sentita sorpresa dall’uscita di un duetto dello stesso Gianluca senza essere stata informata per tempo. «Il mio modo di lavorare si basa sempre sul rispetto. Forse stavolta io non l’ho sentito nei miei confronti», dice, senza voler prolungare il confronto.

Sull’ipotesi di condurre o dirigere artisticamente Sanremo, la Pausini è prudente: potrebbe pensare in futuro alla conduzione, ma non alla direzione artistica, perché «sceglierei i miei amici e sarei troppo di pancia e cuore». Sul ruolo dell’AI nella musica, non si dichiara contraria ma invoca trasparenza: «Vorrei che l’uso dell’AI venisse dichiarato».

Laura Pausini torna così sulle scene con la determinazione di chi ha ancora voglia di sperimentare e curare i dettagli. Tra il singolo appena uscito, il museo che si apre ai fan e il doppio album in arrivo, la cantante conferma la sua posizione di protagonista della musica italiana, mantenendo però la sincerità di chi continua a confrontarsi con paure, aspirazioni e valori personali.

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