Non si placa la polemica che vede contrapposti Mara Maionchi e Tiziano Ferro e si arricchisce di una nuova puntata.
Nei giorni scorsi l’intervista a Belve aveva provocato la reazione di Tiziano Ferro, che dapprima aveva risposto a Mara Maionchi attraverso Instagram e poi postato sui social un articolo un cui si faceva riferimento alle presunte pressioni della discografica all’artista, che per poter iniziare una carriera di successo avrebbe dovuto dimagrire e non rivelare la sua omosessualità.
Mara Maionchi scrive a Tiziano Ferro
“La riconoscenza umana, quella che fa proseguire i rapporti al di là della professione, è stata l’assenza che mi è più spiaciuta.”
Afferma Mara Maionchi, che prosegue.
“Ho risposto ad una domanda dando la priorità alla mia di emotività senza argomentare ulteriormente. Finora ho mantenuto rapporti longevi con tanti artisti, quelli dalle carriere più fortunate come quelli che hanno intrapreso altri percorsi. Qualcuno ha odiosamente avanzato l’ipotesi che ti abbia impedito di essere te stesso: sorrido perché la mia storia di vicinanza a questo argomento parla per me che fra l’altro, reputo che la libertà e l’autodeterminazione siano sacre.
In bocca al lupo per i tuoi progetti e per la serenità che ti auguro di trovare: stai stretto alla famiglia perché è solo quello che conta davvero.”
Alberto Salerno, noto autore e marito di Mara Maionchi, difende la moglie.
“Quello che Mara intendeva non era che Tiziano non ci avesse mai ringraziato, perché quello lo ha fatto, ma una telefonata una volta ogni morte di papa uno potrebbe anche farla per sapere almeno come stai. Poteva essere un rapporto che non finiva nel nulla assoluto, ma questa cosa non è mai successa. Questo voleva dire Mara. Quando si sono chiusi i rapporti non si sono mai più sentiti neanche una volta, ma si può mantenere un rapporto amichevole anche senza per forza dover lavorare insieme.”
Alberto Salerno a MowMag respinge anche le accuse formulate da alcune testate.
“Può dire quello che vuole ma non è assolutamente vero, anzi. Se proprio ve la devo dire tutta, noi lo avevamo invitato a raccontare quelli che potevano essere i suoi sentimenti, perché noi ci rendiamo conto di certe situazioni e siamo sempre stati abituati. Sarebbe stata una forzatura al nostro modo di pensare dirgli una cosa del genere. Gli abbiamo persino chiesto se lui avesse delle inclinazioni di quel tipo, ma lui ci disse di no e ci negò questa cosa, per cui è andata esattamente al contrario rispetto a quanto racconta lui. Lo abbiamo agevolato in tutto e non capisco come faccia a dire una cosa del genere, è una vera e propria bugia.”
L’autore parla anche del peso di Tiziano Ferro.
“Pesava 111 chili e gli ho detto che doveva dimagrire perché a 20 anni non poteva pesare così tanto, era una situazione malata. Noi lo abbiamo portato anche da un dietologo, un professore di primo livello. Era una cosa che lui doveva fare per sé stesso, l’ho fatto per la sua salute.”

Speaker radiofonico, musicista e collaboratore di diverse testate nazionali e internazionali. Segue come inviato il Festival di Sanremo dal 1999 e l’Eurovision Song Contest dal 2014 oltre a numerose altre manifestazioni musicali. In vent’anni ha realizzato oltre 8.000 interviste con personaggi del mondo della musica, dello sport e dello spettacolo. Nel 2020 ha pubblicato il romanzo “La Festa di Don Martello” e nel 2022 “Galeotto fu il chinotto” e “Al primo colpo non cade la quercia”.
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