Marracash

Un ragazzo disabile in sedia a rotelle denuncia l’accesso negato alla Sky Box al concerto di Marracash a Milano: il caso riapre il dibattito sull’accessibilità ai live.

Quella che doveva essere una serata di musica e condivisione si è trasformata in un episodio di denuncia destinato a far discutere. A sollevare il caso è Edoardo Bonelli, ragazzo con disabilità, che sui social ha raccontato quanto accaduto all’ingresso dell’Unipol Forum di Milano in occasione del concerto di Marracash.

«Ecco cosa succede quando una persona in sedia a rotelle prova ad andare a un concerto», esordisce così il suo post-sfogo su Instagram, diventato rapidamente virale.

L’accesso negato alla Sky Box nonostante il biglietto acquistato

Secondo quanto raccontato da Edoardo, gli sarebbe stato inizialmente impedito l’accesso alla Sky Box, area VIP per la quale aveva regolarmente acquistato il biglietto. La motivazione fornita dagli addetti alla sicurezza sarebbe stata che “le persone in carrozzina non sono ben accette” in quell’area.

Come mostrato anche in un video diffuso sui social, il personale avrebbe cercato di indirizzarlo verso l’area disabili, nonostante il biglietto fosse valido per un’altra zona del palazzetto. Dopo oltre mezz’ora di discussione, e persino la minaccia di chiamare polizia e vigili del fuoco, Edoardo è riuscito a superare autonomamente i controlli e ad assistere al concerto dal posto per cui aveva pagato.

Se l’accesso finale è stato garantito, la rabbia per il trattamento subito non si è però placata. Sempre sui social, Edoardo ha ampliato il discorso, sottolineando come il suo non sia un caso isolato:

«Episodi simili accadono in tutta Italia, denunciati da tantissime persone con disabilità. Ogni volta la stessa domanda assurda: sarò accettato?».

Una riflessione che va oltre il singolo concerto e tocca un nervo scoperto: la gestione degli eventi live e la reale inclusività delle venue. Edoardo contesta in particolare la logica delle aree disabili, spesso separate, con posti limitati e la possibilità di entrare con un solo accompagnatore:

«Sono stufo di essere rinchiuso nelle aree per disabili. Io voglio pagare il biglietto come chiunque altro. Voglio scegliere dove stare, come vedere il concerto, come vivere l’evento».

Nel suo sfogo, Edoardo ribadisce un concetto chiave: la gestione di una persona in sedia a rotelle non è un problema individuale, ma una responsabilità organizzativa.

«La gestione di una sedia a rotelle non è un problema della persona disabile: è un dovere di chi organizza, di chi accoglie, di chi vende i biglietti. Siamo nel 2025. Non dovrebbe più succedere».

Parole che mettono al centro il diritto all’accesso paritario agli eventi culturali, senza trattamenti speciali né concessioni “di facciata”.

La replica di Friends & Partners: “Artista e organizzazione estranei alla gestione Sky Box”

Sulla vicenda è intervenuta anche Friends&Partners, produttore e organizzatore dei concerti Marra Palazzi 25. In una nota ufficiale, la società ha precisato che l’artista, il management e l’agenzia sono totalmente estranei alla gestione degli Sky Box, affidata esclusivamente al Forum di Assago, al suo personale e alle aziende sponsor collegate alla venue.

Friends&Partners ha inoltre dichiarato di aver richiesto chiarimenti immediati ai responsabili del palasport, specificando di essere venuta a conoscenza dell’accaduto solo attraverso gli organi di stampa, a concerto concluso.

L’episodio avvenuto al concerto di Marracash riporta al centro dell’attenzione un tema spesso sottovalutato: l’accessibilità reale agli eventi dal vivo. Non solo rampe o settori dedicati, ma la possibilità per le persone con disabilità di vivere un concerto alle stesse condizioni di tutti gli altri, senza ostacoli, discussioni o umiliazioni.

Un diritto che, nel 2025, non dovrebbe più essere messo in discussione.

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