Cesare Cremonini San Siro

Dopo le parole di Cesare Cremonini, che nel podcast “Supernova” di Alessandro Cattelan ha raccontato il dolore provato per la pubblicazione del libro “Ma che stupida ragazza”, arriva la replica dell’ex fidanzata Martina Maggiore. La giovane autrice e modella ha spiegato in un’intervista a Il Corriere della Sera le ragioni che l’hanno spinta a scrivere il volume, definito da molti come un racconto velatamente autobiografico.

Il libro, uscito nel marzo 2025, ha attirato grande attenzione per i riferimenti alla lunga relazione tra la Maggiore e il cantautore bolognese, durata dal 2018 al 2022. Ma per l’autrice, l’intento non è mai stato quello di puntare il dito, quanto piuttosto di liberarsi da un dolore e ritrovare la propria voce dopo un amore totalizzante.

“Quando l’ho conosciuto avevo vent’anni, ero troppo giovane e mi sono annullata. Poi ci siamo lasciati e la dipendenza è diventata depressione”, ha raccontato la Maggiore, ricordando gli anni vissuti accanto all’artista.

Un libro per guarire, non per accusare

Nel suo libro, Martina Maggiore racconta una storia d’amore intensa e complessa, segnata da momenti di passione e sofferenza. Tra le pagine emergono anche i presunti tradimenti dell’ex compagno, scoperti — come lei stessa rivela — “andando a vedere tra le sue cose”.

Una scelta narrativa che ha inevitabilmente alimentato il dibattito, ma che l’autrice difende con convinzione:

“Forse quella dei tradimenti è la parte più intima che ho scritto. Ma a mio parere non è così privata, perché nel momento in cui tradisci fai entrare altre persone. Non volevo colpire nessuno, solo raccontare la mia esperienza.”

Per Martina, scrivere è stato un modo per dare forma a una sofferenza e trasformarla in consapevolezza. “Ho scritto di emozioni che tutti possono provare: l’amore, la perdita, la rinascita. È un percorso che appartiene a chiunque, non solo a me”, ha aggiunto.

Pochi giorni fa, Cesare Cremonini aveva commentato pubblicamente la vicenda parlando di “una grande sofferenza”.

“Una ragazza ha scritto un libro raccontando la mia vita intima, senza neanche considerarmi. È stata una sofferenza grande”, aveva dichiarato il cantante nel podcast di Cattelan, aggiungendo poi una riflessione sul peso del gossip:
“Ho avuto la spiacevole esperienza di far parte anche io del mondo del gossip, in maniera indiretta. Il gossip non è reale, è una trasformazione della realtà. Bisogna lasciar correre. Io lo faccio.”

Parole che hanno generato molte reazioni tra i fan, divisi tra chi difende il diritto dell’artista alla privacy e chi comprende il bisogno della Maggiore di raccontare la propria storia.

Alla domanda su come abbia accolto le parole dell’ex compagno, Martina Maggiore ha risposto con calma ma fermezza:

“Forse era concentrato su altro. Ma sinceramente non mi aspettavo quelle parole.”

E ha poi aggiunto:

“Dipende da quello che si vuole far passare. Per spiegare ciò che ho vissuto, ho dovuto necessariamente parlare della mia storia. E l’avrei fatto comunque, perché le emozioni, l’amore e soprattutto il dolore sono sentimenti che provano tutti gli esseri umani, al di là del personaggio.”

Il caso ha riportato al centro il tema del confine tra autobiografia e privacy, soprattutto quando una storia coinvolge figure pubbliche. Martina Maggiore, però, rivendica la propria libertà di parola come un atto di crescita personale, lontano da ogni logica di vendetta.

Il suo libro, che unisce narrativa e introspezione psicologica, vuole essere il racconto di una giovane donna che si libera da un legame ingombrante per ritrovare se stessa. “Non ho voluto raccontare la verità, ma la mia verità”, ha sottolineato.

Qui il link per l’acquisto di una copia fisica del libro.

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