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Modà, il bilancio di un 2025 ricco di soddisfazioni

Questo 2025 è stato senza dubbio un anno di grandi soddisfazioni per i Modà, la band milanese che esattamente un anno fa annunciava non solo il ritorno live allo stadio di San Siro ma anche la partecipazione al 75° Festival di Sanremo.

365 giorni dopo il bilancio è più che positivo: “Non ti dimentico” (la canzone in gara all’ultimo Festival) è entrata ormai ufficialmente tra quelle più amate dai fan, “8 canzoni” (l’ultimo album) ha segnato un ruolo importante la band che aveva l’urgenza di condividere con il pubblico dei brani per loro così importanti, e soprattutto il ritorno live.

Tra la grande festa di San Siro, l’appuntamento nell’amata Cagliari e le date nei principali palazzetti italiani, la band milanese ha raccolto attorno a sé oltre 150 mila persone, un risultato che ribadisce ancora una volta il profondo legame che li lega al loro pubblico.

La grande sfida di questo tour è stata quella di dover mettere insieme oltre 20 anni di musica, un viaggio che ha offerto l’occasione ai fan di rivivere l’immaginario sentimentale che ha segnato la carriera della band, in un momento musicale in cui autenticità e vicinanza con il pubblico diventano un valore sempre più raro.  

Brano dopo brano, i Modà hanno costruito uno spettacolo che ha riportato al centro l’emozione pura: quella che nasce dalle parole e dalla condivisione.

Il tour ha registrato grande entusiasmo in ogni città: migliaia di fan accorsi per vivere uno spettacolo emozionante, ricco dei brani simbolo del gruppo e dei racconti che da sempre caratterizzano l’intensa scrittura di Kekko Silvestre. I MODÀ, infatti, hanno scelto un approccio autentico e sincero, facendo leva su emozioni, narrazione e un’energia capace di riempire gli spazi più grandi senza rinunciare alla loro cifra stilistica: storie d’amore, fragilità, ricordi e rinascite raccontate con una scaletta che ha unito nuove tracce e grandi classici.

La band ha riconfermato sera dopo sera la propria identità artistica: liberarsi dal superfluo per restare fedeli a ciò che da sempre la rappresenta, ovvero la capacità di trasformare vissuti personali in memoria collettiva. Un dialogo continuo con chi, negli anni, li ha accompagnati fino all’ultimo abbraccio di Torino.

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