Morgan

Morgan, sul palco del Concertone del Primo Maggio di Roma, nel suo intervento celebra la musica italiana e in un monologo se la prende con chi crea non arte, ma… rutti!

“Oggi è un giorno di festa perché i lavoratori festeggiano ed io voglio ringraziare tutte le persone che stanno lavorando a questo spettacolo. Sono persone che hanno studiato che non hanno nessun tipo di tutela legale in questo paese. Perché gli artisti non sono per niente considerati, non vengono rispettati dalla politica. Dalla politica no ma dal popolo sì perché restare senza musica è fare una vita peggiore.”

Afferma Morgan, appellandosi alla politica dal palco del Circo Massimo in occasione del Concertone del Primo Maggio di Roma.

 “Questa è la vostra festa, perché voi avete lavorato e volete lo spettacolo. Noi facciamo un applauso e diciamo ai signori politici che noi italiani siamo inventori della musica in tutto il mondo e lasciare gli artisti privi di tutela legale nelle mani del becero mercato squalo non è degno dell’Itala che deve essere”.

Dopo aver cantato Sì certo l’amore, Morgan interpreta un brano inedito, una critica feroce alla qualità della musica che domina le classifica nell’ultimo periodo. Un pezzo che nel ritornello dice “pubblicano i rutti”!

La performance si chiude con l’esibizione sulle note di Altrove, in duetto con Noemi. Un’esibizione sfumata da Rai 3 per dare spazio al Tg

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