Mr Rain Sangiovanni

La scelta di Sangiovanni di fermarsi ha colpito tutti; Mr Rain, che con il cantante vicentino ha collaborato nel singolo La fine del mondo, ha parlato di quanto accaduto.

“Lo conoscevo poco, poi ho scoperto che è una persona molto chiusa, molto simile a me. Ha fatto bene, se avrà bisogno di qualsiasi cosa sono disposto ad andare a piedi a casa sua in Veneto per aiutarlo. Tanti non si vergognano più di fermarsi.”

Ha spiegato Mr Rain a Il Giornale. Stesso punto di vista espresso nell’intervista rilasciata a Nico Donvito per noi di iMusicFun.

Ho vissuto una situazione molto simile alla sua, anche se ai tempi non mi ero esposto in modo pubblico, ma mi sono dovuto fermare per un anno e mezzo perché sentivo la necessità di staccare, di pensare al mio benessere mentale e fisico. Questa cosa mi ha allontanato dalla musica, non ho più scritto canzoni fino a quando ho chiuso questo cerchio, racchiudendoli in “Fiori di Chernobyl”. Ho conosciuto bene Sangio, è una persona d’oro, è molto simile a me per certi versi e ci stiamo sentendo spesso, andrei fino in Veneto a piedi per lui. Sa che può contare su di me e credo che abbia fatto la scelta giusta, perché quando vivi in un meccanismo che ti addossa così tante pressioni, devi mostrarti in un certo modo con tempistiche differenti. Il ruolo del cantante è sottoposto a tantissime pressioni, quindi prendersi una pausa per ritrovare se stessi è la cosa più giusta, che sia di un giorno o che sia di un anno.”

Poi una consapevolezza, espressa da Mr Rain che ha appena pubblicato il nuovo album Pianeta di Miller.

“Tra seguire un trend o lasciare il segno, io scelgo la seconda. Penso che a rimanere saranno le canzoni che ti cambiano la vita. Come quelle di Ultimo, ad esempio, lui è uno che canterà fino a cento anni.”