Dopo un lungo periodo di silenzio, Nicola Nite, nuovo componente dei Modà, torna a raccontarsi con sincerità. L’ex frontman dei Tazenda ha recentemente debuttato sul palco di San Siro accanto ai Modà, davanti a 56mila persone, segnando una nuova tappa del suo percorso artistico. Ma dietro a questo momento di festa, c’è una storia fatta di scelte difficili, dolore e rinascita.
Per tredici anni, Nite è stato voce e volto dei Tazenda, gruppo simbolo della musica sarda e italiana. Lasciare la band non è stato semplice: «È stato dolorosissimo – confessa a La Nuova Sardegna – I Tazenda sono una grande famiglia, dai fan agli addetti ai lavori. Continuare a suonare con loro mentre sapevo che il mio tempo stava per finire è stato straziante». Un addio maturato per motivi di salute, legati a neuropatie che gli impediscono di reggere il ruolo da frontman in tour impegnativi. «Fare 60 date come frontman è diverso dal dare supporto vocale e chitarristico, come ora faccio con i Modà».
Nicola Nite ci tiene a precisare che non entra a far parte ufficialmente dei Modà, ma che si tratta di un supporto artistico e umano. «Non volevo destabilizzare un gruppo già consolidato da 20 anni. Kekko mi ha chiesto una mano e ho accettato volentieri». Non mancano le voci critiche che insinuano secondi fini dietro questa nuova avventura, ma Nite è netto: «Non si tratta di una scusa per cambiare band. La mia è una scelta consapevole, per salvaguardare la mia salute e la continuità dei concerti».
Nonostante l’addio, il legame con Gino e Gigi resta saldo. «Ci sentiamo spesso, mi hanno appoggiato sin da subito». E sulla nuova formazione, Nite si espone con fermezza: «Serena è bravissima, hanno fatto la scelta giusta. Basta cercare cloni di me o di Andrea Parodi, è giusto voltare pagina».
Un messaggio importante, anche ai fan: «Non toccate i Tazenda. Ho letto cattiverie sui social, specialmente contro Serena. Dietro ogni musicista c’è una persona, basta con questa aggressività gratuita».
Nicola Nite si conferma un artista sensibile e coerente, capace di affrontare con onestà i cambiamenti della vita e del palco. La sua storia è un esempio di resilienza e rispetto per il mestiere del musicista.

Speaker radiofonico, musicista e collaboratore di diverse testate nazionali e internazionali. Segue come inviato il Festival di Sanremo dal 1999 e l’Eurovision Song Contest dal 2014 oltre a numerose altre manifestazioni musicali. In vent’anni ha realizzato oltre 8.000 interviste con personaggi del mondo della musica, dello sport e dello spettacolo. Nel 2020 ha pubblicato il romanzo “La Festa di Don Martello” e nel 2022 “Galeotto fu il chinotto” e “Al primo colpo non cade la quercia”.
📢 Segui iMusicFun su Google News:
Clicca sulla stellina ✩ da app e mobile o alla voce “Segui”
🔔 Non perderti le ultime notizie dal mondo della musica italiana e internazionale con le notifiche in tempo reale dai nostri canali Telegram e WhatsApp.