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Noemi, il monologo sul palco del Concertone del Primo Maggio

Noemi Primo Maggio

Noemi, raffinata conduttrice del Concertone del Primo Maggio di Roma, lancia un messaggio del palco del Circo Massimo; un sentito monologo legato alle donne e alle violenze e ai diritti negati.

“Il Primo Maggio deve essere fino in fondo la festa delle lavoratrici e dei lavoratori, per il lavoro, per la giustizia sociale e contro le violenza sulla donne. Sempre!”

Spiega Noemi, che poi mostra sul wall una fotografia.

“Sapete chi è? Claudia Goldin, Nobel all’economia, prima donna a vincerlo da sola. Fin da bambina le piaceva fare la detective. E si chiedeva perché le donne sono trattate peggio e pagate meno sul lavoro. Una domanda che dovremmo farci tutti.”

La cantante, poi, si sofferma sulle criticità del mercato del lavoro in Italia.

“In Italia una donna su due non ha lavoro, molte donne hanno un lavoro precario o povero o costrette al part time. Nel privato lo stipendio è di circa 8mila euro più basso di quello di un uomo. Una donna su cinque lascia il lavoro dopo un figlio. Eppure le donne si laureano di più e con voti più alti. In Italia si continua a dire che dovrebbero fare più figli, ma non si fa abbastanza per conciliare maternità e lavoro. E solo con l’indipendenza economica le donne possono difendersi dai soprusi e dalle violenze. Quando si ribellano, il rischio è di rimanere senza soldi, senza lavoro e con un bimbo da mantenere. Per questo è così difficile denunciare.”

Parole piuttosto dure, pronunciate da Noemi sul palco del Concertone del Primo Maggio, dopo la consueta interruzione per lasciare spazio al Tg3.

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